Ayyad, 26 anni, è stato sequestrato all’uscita della libreria che dirigeva in città
Si moltiplicano minacce e intimidazioni contro la piccola comunità cristiano-palestinese
GERUSALEMME – Rami Ayyad, 26 anni, cristiano di culto evangelico, sposato e padre di due figli, un terzo in arrivo, era, a Gaza, una delle tremila “mosche bianche” perse tra un milione e mezzo di musulmani. Dopo averlo rapito all’uscita della “Libreria protestante della sacra bibbia” che dirigeva nel rione Zaitun, il cuore della città, l’hanno ucciso in modo brutale: coltellate e colpi di pistola. Il delitto fa tremare la piccola comunità cristiano-palestinese e getta nell’imbarazzo il governo di fatto guidato da Hamas, che promette: “Prenderemo i responsabili del crimine”.
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