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Questo video contiene immagini forti.
http://it.youtube.com/watch?v=iVV2pGInuW4
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La compagnia Pelephone (n.d.r. telefono miracolo, miracle phone) ha appena inaugurato un nuovo modello del suo telefono cellulare con, per la prima volta al mondo, una versione in ebraico della Bibbia (Tanah). Questo programma, sviluppato dalla società israeliana Zed-Mobile per Pelephone, permette ai proprietari di un apparecchio di seconda (2,5) e di terza generazione di sfogliare facilmente e rapidamente la Tanah e di consultare la Parashà della settimana. Il direttore del dipartimento dei programmi della Pelephone, Motty Cohen, ritiene che questo nuovo modello diventerà rapidamente molto popolare presso la clientela.
CDP
Fonte: Arouts Sheva [ 05-03-2008 08:23 ]
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E’ una delle tante applicazioni web 2.0 che riguardano gli alberi genealogici, sull’esempio di Geni o Ancestry; ma la particolarità di JWorld è che offre la possibilità a tutti gli ebrei di costruire il loro albero genealogico e di connettersi ad altre famiglie sparse per il mondo trovando degli antenati in comune. Una sorta di albero genealogico allargato al mondo. Sicuramente un buon modo per riscoprire le loro radici familiari. All’interno del sito oltre a poter raccontare le proprie origini con foto e storie vere e proprie, è possibile consultare anche un database di cognomi ebraici, in cui andare alla scoperta della provenienza e del significato del tale cognome o della variante di quello stesso cognome.
Via: Jerusalem Post
Fonte: Religione20.net
L’Istituto del Tempio a Gerusalemme ha reso noto che è terminata la costruzione della piastra d’oro del Sommo Sacerdote, in ebraico detta “Zitz”. E’ pronta per il servizio nel Tempio. La fabbricazione della “Zitz” è durata più di un anno. E’ di oro puro ed è opera degli artisti dell’Istituto. Adesso aspetta il prossimo Sommo Sacerdote, che la userà per il suo servizio nel Terzo Tempio. Sulla piastra sono incise, come si trova nell’originale biblico, le parole di Esodo 28:36: “Santo al Signore”. Il rabbino Chaim Richman, direttore dell’Istituto del Tempio, ha detto che nel frattempo, fino a quando se ne farà un uso effettivo, la piatra sarà esposta nella Mostra permanente dell’Istituto, insieme ad altri attrezzi del Tempio e vesti sacerdotali già preparate.
(israel heute, 3 dicembre 2007 – trad. www.ilvangelo.org)
da: Notizie su Israele 408 – 4 dicembre 2007, ilvangelo.org
Il Corriere della Sera, 25/10/2007
Un’associazione di genitori dice no alla pratica. Ma il 97 per cento dei cittadini la rispetta
Israele, nasce la protesta laica «Basta con la circoncisione»
Lo scrittore Shalev: «Un mistero che non capisco»
di Davide Frattini
GERUSALEMME — Udi vorrebbe far causa ai genitori per quello che gli hanno tolto. Trentotto anni fa, quando aveva otto giorni. Eran, se potesse, tornerebbe indietro. Così ha deciso di «risparmiare» almeno il figlio. Di non circonciderlo. Di non cedere alle pressioni della madre («è la legge religiosa»), di non ascoltare i fratelli («stai commettendo un’ingiustizia verso il bambino»). «Adesso sono felice per lui. Il piccolo Tal potrà provare qualcosa che io non ho mai sentito».