Lirio Porrello, pastore della Chiesa Parola della Grazia di Palermo, nel corso di questa sua predicazione, accusa implicitamente i ministri dell’Evangelo che predicano ai peccatori il ravvedimento, di predicare «l’evangelo terrorista»! Infatti parlando dell’incontro di Gesù con Zaccheo, afferma: ‘… non è che gli dice a Zaccheo: ‘Ti devi ravvedere’, non gli predica l’evangelo terrorista: ‘Se tu non ti ravvedi, te ne vai all’inferno’!». Da queste sue parole quindi deduciamo che – secondo Lirio Porrello – non si deve predicare ai peccatori di ravvedersi altrimenti se ne andranno in perdizione, perché questo messaggio è «l’Evangelo terrorista»!!!
Ma cosa dice la Scrittura? Essa dice che Gesù Cristo predicava alle moltitudini il ravvedimento, dicendo: “RAVVEDETEVI e credete all’evangelo” (Marco 1:15), e che “egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, PERCHÉ NON SI ERANO RAVVEDUTE. Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. E però vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell’Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, ella sarebbe durata fino ad oggi. E però, io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua” (Matteo 11:20-24). Se dunque Gesù Cristo disse che Capernaum sarebbe discesa fino nell’Ades (o all’inferno), – “E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell’inferno” Diodati, “E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fino all’inferno” Nuova Diodati – per non essersi ravveduta, è evidente che sia giusto e biblico dire agli uomini peccatori: «Se non vi ravvedete, ve ne andrete all’inferno!». E difatti i ministri dell’Evangelo predicano agli uomini il ravvedimento, dicendo loro che se non si ravvederanno andranno in perdizione.
Che si continui dunque a predicare agli uomini di ravvedersi, come faceva l’apostolo Paolo, secondo che è scritto che ad Atene, predicando ai Greci, disse: “Iddio dunque, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi” (Atti 17:30), e parlando agli anziani di Efeso disse: “Io non mi son tratto indietro dall’annunziarvi e dall’insegnarvi in pubblico e per le case, cosa alcuna di quelle che vi fossero utili, scongiurando Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo” (Atti 20:20-21), e parlando davanti al re Agrippa disse: “Perciò, o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste visione; ma, prima a que’ di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e ai Gentili, ho annunziato che si ravveggano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento” (Atti 26:19-20).
Non ascoltate dunque Lirio Porrello, e uscite e separatevi dalla PDG.
La storia di Enoch secondo Lirio Porrello, pastore della Chiesa Parola della Grazia di Palermo. In particolare notate quante parole non scritte nella Bibbia che vengono messe da Porrello in bocca a Dio, tra cui queste: ‘Tu non vedrai MAI la morte’. Fratelli, non seguite l’esempio di Porrello, perché è scritto: “Ogni parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui. Non aggiunger nulla alle sue parole, ch’egli non t’abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo” (Proverbi 30:5-6).
Ho assemblato delle battute e delle barzellette di Lirio Porrello, pastore della Chiesa Parola della Grazia di Palermo (che peraltro si presenta anche come apostolo!), fatte e raccontate pubblicamente da lui durante i culti, che vi lasceranno sconcertati. D’altronde, la libertà predicata dalla PDG include anche questo! Non imitate Lirio Porrello, in quanto non è un imitatore dell’apostolo Paolo, e quindi neppure di Cristo. Osservate questo comandamento di Dio: “Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno” (Colossesi 4:6), e ne avrete del bene.
È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “O uomo incredulo, ecco cosa ti aspetta dopo la morte!” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 16 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate quello che sto per annunziarvi.
In Marco, al capitolo 16, leggiamo quanto segue, alcuni versetti. Capitolo 16, leggerò il versetto 14, 15 e 16.
“Di poi, apparve agli undici, mentre erano a tavola; e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l’avevano veduto risuscitato. E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato”.
Dunque Gesù, quando apparve ai suoi undici apostoli dopo essere risuscitato dai morti, diede loro questo comandamento: “Andate per tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura”.
Quindi la predicazione dell’Evangelo per tutto il mondo è qualcosa che è stata ordinata dal Signore Gesù Cristo ai suoi undici apostoli.
Ora ancora oggi l’Evangelo, a distanza di molti secoli, dico l’Evangelo viene tuttora predicato, viene predicato da coloro che Iddio ha mandato a predicarlo e io sono per la grazia di Dio uno di coloro che Dio ha inviato a predicare il suo Evangelo, e quindi ve lo annunzio. L’Evangelo è la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e apparve ai testimoni che erano innanzi stati scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, cioè la buona novella. Questo è l’Evangelo del quale l’apostolo Paolo, apostolo dei Gentili, disse che è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede.”
Dunque questo è l’Evangelo di Dio nel quale credendo otterrete la salvezza dai vostri peccati, perché voi, dato che siete dati al peccato, siete schiavi del peccato perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. Avete bisogno di essere affrancati dal peccato per essere resi liberi e questo affrancamento, questa liberazione, la potete ottenere solamente credendo nell’Evangelo.
Badate che credendo nell’Evangelo otterrete anche la remissione dei peccati perché: “Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome”. Credendo nell’Evangelo otterrete la giustizia di Dio che viene dalla fede e quindi sarete giustificati, sarete resi giusti e sempre credendo nell’Evangelo otterrete la vita eterna, perché disse Gesù: “Chi crede ha vita eterna.” Non dice “avrà” ma “ha” perché chi crede ha il Figliuolo di Dio e chi ha il Figliuolo ha la vita.
Dunque non può essere altrimenti perché Gesù Cristo il Figlio di Dio è la vita eterna, lui è la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata. Quindi chi crede nell’Evangelo ha, possiede la vita eterna. Dunque una volta che crederete nell’Evangelo dovete, dovete essere battezzati, battezzati in acqua per immersione, immersione totale nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Questo è quello che ha comandato il Signore Gesù Cristo. Il battesimo in acqua che viene ministrato a coloro che hanno creduto nell’Evangelo è la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio e dunque una volta che crederete nell’Evangelo dovrete farvi battezzare in acqua per totale immersione.
Ora questo è quello che avveniva anticamente: infatti coloro che credettero, che credevano nell’Evangelo venivano battezzati e venivano battezzati subito. Dunque anche voi se crederete nell’Evangelo dovrete essere battezzati subito. Quindi chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato, sarà naturalmente salvato dai suoi peccati ma sarà salvato dal Signore nel suo regno celeste, perché il fine della fede è la salvezza dell’anima. Dunque coloro che hanno la fede quando muoiono, essendo che muoiono nel Signore Gesù Cristo, il Signore li salva nel suo regno celeste dove regna la pace, dove c’è la gloria, dove non c’è più pianto, non c’è più dolore, dove le anime adorano il Signore, lo esaltano, lo celebrano, dove le anime si riposano dalle loro fatiche.
Ebbene questo è quello che aspetta coloro che hanno creduto e che credono nell’Evangelo: la gloria nel regno dei cieli. Gesù lo ha detto: “Chi crede ha vita eterna” e disse anche: “Chi crede in me anche se muoia vivrà.” Vivrà, dove vivrà? Vivrà appunto in cielo, nel regno dei cieli. Ma voglio anche farvi sapere che se non crederete nell’Evangelo non vedrete la vita, l’ira di Dio resterà sopra di voi e sarete condannati. Quindi o uomo incredulo ascoltami: se tu perseveri nella tua incredulità tu sarai condannato.
Gesù Cristo lo ha detto: “Chi non avrà creduto sarà condannato.” Quindi ti voglio far sapere o uomo incredulo quello che ti aspetterà dopo la morte, quello che ti accadrà una volta che tu spirerai, te lo voglio fare sapere affinché tu non abbia da dire: “Nessuno me l’aveva detto.” Quando spirerai l’anima tua si dipartirà dal corpo perché tu hai un’anima e quest’anima scenderà, scenderà, scenderà, fin a che raggiungerà un luogo di tormento che si chiama Ades, comunemente conosciuto con il termine inferno, luogo di sotto, luogo inferiore. È un luogo di tormento perché là arde il fuoco e le anime che scendono sono tormentate in mezzo al fuoco.
O uomo incredulo, ecco quello che ti aspetta dopo la morte: il tormento in mezzo al fuoco. E bada bene, poi verrà il giorno del giudizio quando risusciterai in risurrezione di condanna, comparirai davanti al trono di Dio, sarai giudicato secondo le tue opere e gettato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo o la Geenna dove sarai tormentato nei secoli dei secoli, anima e corpo. Quindi è evidente che gli increduli non saranno salvati, gli increduli saranno condannati. È certa la loro condanna, è una sentenza già scritta.
Per quello che vi esorto a voi che siete sotto il peccato a ravvedervi e a credere nell’Evangelo, perché l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente e credendo solamente nell’Evangelo che potete essere salvati, perdonati, giustificati, riconciliati con Dio e ottenere la vita eterna. Solo credendo nell’Evangelo, quindi affrettatevi, non dite: “Non ho tempo adesso, ci penserò domani o dopodomani.” Non ti vantare del domani perché non sai quello che un giorno possa produrre.
La morte ti potrebbe cogliere pure in questo momento, o tra poco, che ne sarà dell’anima tua? Che ne sarà dell’anima tua? Te l’ho detto: la perderai. Se tu morissi in questo momento senza Dio, senza Cristo, andresti all’inferno e per te non ci sarebbe più possibilità di salvezza.
Ecco perché ti scongiuro nel nome del Signore, te lo ripeto, a ravvederti e a credere nell’Evangelo della grazia di Dio. Il tuo cuore sarà, quando crederai nell’Evangelo, sarà ripieno di gioia, ripieno di pace e di riconoscenza verso Colui che è il Salvatore del mondo cioè Gesù Cristo, il quale è venuto nel mondo per compiere la propiziazione per i nostri peccati, per ordine dell’Iddio e Padre suo. Considera dunque lo stato in cui ti ti trovi, la via in cui ti trovi perché tu sei sulla via della perdizione, ma considera anche che Gesù Cristo è il Salvatore del mondo, considera anche che il suo Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente.
Quindi ravvediti o uomo che sei sotto il peccato, ravvediti, convertiti dalle tue vie malvage e credi nell’Evangelo che Gesù Cristo il Figlio di Dio ha comandato di predicare per ad ogni creatura.
Cosa farai dopo avere sentito questo messaggio? Il mio desiderio, la mia preghiera è che tu ti ravveda e creda nell’Evangelo. Questa è la mia, la mia preghiera perché per questo mi affatico, per questo appunto predico l’Evangelo, perché voglio che coloro che ascoltano l’Evangelo credano in esso e siano salvati.
Quindi te lo ripeto: ravvediti e credi nell’Evangelo della grazia di Dio e Dio avrà misericordia di te, ti perdonerà, ti salverà, ti giustificherà, ti darà la vita eterna. Ma se rifiuterai di credere nell’Evangelo sappi che farai un’orribile fine, quando morirai te ne andrai nelle fiamme dell’inferno, è sicuro.
Vi metto in guardia da Lirio Porrello, pastore della Chiesa Parola della Grazia di Palermo, perché Lirio Porrello insegna l’eresia distruttiva che quando Gesù venne sulla terra aveva un corpo «come il corpo che avremo alla resurrezione, incorruttibile e immortale», e quindi «non poteva morire»!!! Gesù quindi poté morire, perché prima di morire fisicamente morì spiritualmente, si, perché Gesù – secondo Porrello – morì prima spiritualmente, come morì Adamo («è dovuto divenire con la natura di Adamo caduto»), e poi fisicamente! Gesù dunque avrebbe patito anche una morte spirituale prima di patire la morte fisica! Quella spirituale fu indispensabile per poter morire fisicamente! Ma ciò che dice Porrello sul corpo di Gesù è falso, è una eresia distruttiva, in quanto il corpo di Gesù non era incorruttibile, come non era immortale e neppure era potente, perché è ovvio che seguendo il ragionamento di Porrello per forza di cose il corpo di Gesù era anche potente prima di caricarsi dei nostri peccati, ossia prima di morire spiritualmente, in quanto alla resurrezione il nostro corpo sarà anche potente (“è seminato debole, e risuscita potente” 1 Corinzi 15:43). Come confutiamo questa eresia di perdizione? Dicendo che se Gesù avesse avuto un corpo come quello che noi avremo alla resurrezione non avrebbe dovuto né piangere e neppure stancarsi, perché quando risusciteremo non piangeremo più e non ci stancheremo più, mentre Gesù pianse secondo che è scritto: “Gesù pianse” (Giovanni 11:35), ed anche: “E come si fu avvicinato, vedendo la città, pianse su lei” (Luca 19:41), e si stancò, secondo che è scritto: “Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte” (Giovanni 4:6). Per quanto riguarda poi la cosiddetta morte spirituale patita da Gesù prima di quella fisica è anch’essa una eresia distruttiva, in quanto il fatto che Dio lo fece “essere peccato per noi” (2 Corinzi 5:21), come dice Paolo ai santi di Corinto, non significa che morì spiritualmente come morì Adamo, perché per morire spiritualmente bisogna peccare, ossia commettere peccato, in quando “il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23), cioè bisogna servire il peccato, e Gesù non servì mai il peccato, infatti è scritto che “in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare” (Ebrei 4:15). Quindi Gesù non patì alcuna morte spirituale per noi, ma solo una morte fisica, e difatti è di questa morte che parla la Scrittura, quando afferma che “Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture” (1 Corinzi 15:3). Guardatevi dunque da questo lievito malvagio di Lirio Porrello, perché sovverte l’Evangelo di Cristo. Porrello annuncia un altro Gesù! Uscite e separatevi dalla PDG.