Svizzera, EPER: Aiuti a favore delle vittime della fame e del colera in Zimbabwe

fame-zimbabweL’EPER (Entraide Protestante Suisse), l’Opera di aiuto delle Chiese protestanti svizzere, stanzia 200.000 franchi per aiutare le vittime della fame e del colera in Zimbabwe. Il progetto di aiuto si svilupperà dal mese di gennaio al mese di maggio 2009, periodo considerato critico, poiché le riserve di cibo sono esaurite e il raccolto non è ancora cominciato.

L’EPER opera in collaborazione con l’organizzazione locale Lutheran Devlopement Service (LDS) nella regione prioritaria del Matabeleland Meridionale.

Ogni mese verranno distribuite razioni di cibo a circa 4.000 persone colpite dalla fame e dal colera. Le razioni sono composte da 12 kg di mais, 1 kg e mezzo di fagioli e 600 millilitri di olio.

Via | ProtestInfo

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Svizzera – EPER: Aiuti a favore delle vittime della carestia in Etiopia

L’EPER, l’Opera di aiuto delle Chiese protestanti svizzere, ha stanziato 350.000 franchi per offrire un aiuto d’urgenza a favore delle vittime della carestia in Etiopia, dove più di undici milioni di persone soffrono la fame. Le ripetute siccità sono all’origine della mancanza di cibo, soprattutto nel sud del paese. Questa situazione d’urgenza è rafforzata dal forte aumento dei prezzi sul mercato che rendono proibitivi i generi alimentari. Il progetto si svilupperà dal mese di agosto al mese di ottobre 2008, periodo considerato critico dal punto di vista dei bisogni della popolazione. L’EPER opera in collaborazione con l’organizzazione locale OSHO (Oromo Selbst-Hilfe Organisation) nella regione prioritaria di Borena. Nei prossimi mesi saranno distribuiti dei pacchi di cibo alle persone nel bisogno – 15 kg. di mais, 1 kg e mezzo di lenticchie e mezzo litro d’olio. Queste quantità sono sufficienti per permettere alle famiglie di sopravvivere durante il periodo critico dei prossimi tre mesi. Inoltre, saranno distribuiti 1.800 attrezzi quali pale e picconi. E’ pianificata la costruzione di quattro bacini di ritenuta delle acque che si faranno in collaborazione con gli abitanti dei villaggi interessati.

Fonte: ProtestInfo

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