[Video] Come un ateo è riuscito a fingersi predicatore pentecostale

Marjoe Gortner era un famoso ‘bambino evangelista’ (nato nel 1944) che imparò dai suoi genitori i ‘trucchi del mestiere’ utilizzati da molti cianciatori che oggi predicano dai pulpiti.
Fu ordinato ministro ufficialmente all’età di 4 anni, e di lui parlavano tutti in seno al Movimento Pentecostale a quel tempo. Grandi sale si riempirono di tante persone che venivano ad ascoltare questo bambino predicatore pentecostale.
Diventato adulto, Marjoe continuò a predicare sotto tende, facendo migliaia di dollari, ingannando moltissime persone. Lo vedrete ‘parlare in lingue’, imporre le mani agli ammalati, spingere a terra le persone, e parlare di Gesù esattamente come fanno tanti predicatori oggi.
Alla fine degli anni ’60, Marjoe decise di lasciare il suo ‘ministerio’ e fare conoscere al mondo come era riuscito a fingersi evangelista e ingannare tante persone.
E così con un team di produttori e delle telecamere – mentre ancora era riconosciuto predicatore e teneva le sue riunioni – fece il suo documentario per mostrare al mondo come era riuscito ad estorcere tanti soldi alle persone facendo finta di essere un Evangelista. In questo video vedrete alcuni estratti di quel documentario.
Marjoe ammise che lui non credeva neppure nell’esistenza di Dio.
Fratelli, spero che dopo aver visto questo video di qualcosa realmente accaduto, riflettiate seriamente, molto seriamente, e vi guardiate da tutti coloro che predicano ma il loro solo fine è quello di ARRICCHIRSI, e difatti estorcono tanto denaro alla gente usando i metodi e i sofismi più svariati.

La grazia sia con tutti coloro che amano il Signore con purità incorrotta

Giacinto Butindaro

 

Campagna pubblicitaria atea in Svizzera: l’Alleanza Evangelica è pronta ad appoggiarla

Hansjörg Leutwyler, segretario generale dell’Alleanza Evangelica Svizzera, ha appena messo mano al portafogli per fare un dono agli organizzatori della campagna.

L’Alleanza Evangelica Svizzera (AES) appoggia l’organizzazione in Svizzera di una “campagna atea” sui mezzi pubblici come la si vede in Inghilterra e in Spagna. Una tale campagna spingerebbe gli Svizzeri a riflettere sulla questione di Dio.

L’AES accoglie positivamente il progetto. Gli sembra che lo slogan-modello dei Britannici “Probabilmente Dio non esiste” lasci la porta aperta al dubbio e quindi all’esistenza di Dio. “Coloro che si pongono seriamente e freddamente la questione della vita sulla terra e di Dio giungono spesso alla conclusione che egli esista e che si preoccupi di noi”, indica Hansjörg Leutwyler, segretario generale dell’AES, che ha appena messo mano al portafogli per fare un dono agli organizzatori della campagna. Egli intende così appoggiare il lancio di un dibattito “giusto, equo e senza ideologie”. Oltre a ciò, egli ritiene che questa campagna pubblicitaria verta su una questione esistenziale, lontano dalle preoccupazioni materiali e dal consumerismo che dominano il mondo della pubblicità.

La raccolta di fondi per una campagna di affissione è cominciata ieri lunedì 23 febbraio, sotto la spinta “dell’Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori”, un’associazione centenaria. Quest’ultima indica che spera di raccogliere circa 100.000 franchi svizzeri.

Via | Christianismeaujourdhui.info – riprodotto con autorizzazione

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CONTRO la pubblicità a favore dell’ateismo

“LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”. E’ questa la versione italiana della campagna (firmata Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), a favore dell’ateismo che dal 4 febbraio tappezzerà due autobus pubblici a Genova.

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Proprio in questi giorni un’iniziativa simile sta ‘viaggiando’ per le strade di Londra e di Barcellona. In entrambi i casi il messaggio è lo stesso, tradotto nelle rispettive lingue: «Probabilmente Dio non esiste. Smetti di preoccuparti e goditi la vita».

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Un messaggio per gli atei

Ascoltatemi, voi tutti atei. Quello che voi affermate è falso, in quanto Dio esiste, e non solo esiste, ma ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Unigenito Figliuolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna (Giovanni 3:16). Dunque ravvedetevi e convertitevi dai vostri pensieri malvagi e dalle vostre opere malvagie e credete nella morte espiatoria di Gesù Cristo e nella sua resurrezione, affinché i vostri peccati vi siano rimessi e siate salvati dal fuoco dell’inferno dove siete diretti nella vostra ignoranza.

Dunque, alla luce di tutto ciò,

la cattiva notizia è che voi errate grandemente in quanto siete stati sedotti dal diavolo e state quindi andando all’inferno, mentre quella buona è che se vi ravvedete e convertite dai vostri peccati e credete nel Figliuolo di Dio, Dio vi perdonerà e vi salverà dall’inferno.

Un ultima cosa, ma non meno importante: sappiate che “lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è Dio” (Salmo 14:1)

Giacinto Butindaro

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Nei Paesi Bassi la testimonianza di un pastore ateo diventa un best-seller

Il pastore protestante olandese Klaas Hendrikse, che si considera come un “pastore ateo” e afferma che non crede nell’esistenza di Dio, ha pubblicato un libro all’inizio di novembre che è diventato un best-seller. “Credere in un Dio che non esiste: manifesto di un pastore ateo” è stato ristampato due volte nel corso del mese. In questa opera il ministro spiega che la sua convinzione che Dio non esiste si è rafforzata col tempo. “L’inesistenza di Dio non è per me un ostacolo, ma una condizione preliminare per credere in lui”, spiega egli nel suo libro. “Dio non è per me un essere, ma una parola che designa ciò che può esistere tra due persone. Se per esempio una persona vi promette di non abbandonarvi ed essa realizza questa promessa, è assolutamente opportuno chiamare questa relazione Dio”. Bas Plaisier, segretario generale della Chiesa, ha criticato il pastore Hendrikse accusandolo di trattare la fede cristiana come “un dogma che può essere gettato via”. La Chiesa non prevede tuttavia per ora misure legali o sanzioni disciplinari contro il pastore.

Fonte: ProtestInfo/Eni

“Lo stolto ha detto nel suo cuore: non c’è Dio.” (Salmo 14:1)

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