Una parola d’esortazione finale

Insegnamenti ed Esortazioni – Indice > Non è giusto, sotto la grazia, imporre il pagamento della decima ai santi > Una parola d’esortazione finale

Ho voluto dimostrare che imporre la decima ai santi sotto la grazia non è legittimo; l’ho voluto fare perché so che l’imposi­zione della decima fa nascere (è inevitabile questo) delle di­scussioni in seno alla fratellanza e questo non perché i fratelli non vogliono dare, ma perché ritengono fastidioso e opprimente che alcuni pastori stabiliscono in questa maniera di togliergli una parte precisa delle loro entrate. Alcuni tra costoro arrivano al punto di andare a controllare la busta paga dei credenti per vedere se hanno dato veramente la decima parte del loro salario; questo è vergognoso e scandaloso! Ora, voglio terminare di scri­vere su questo soggetto, esortandovi a dare, come hanno fatto prima di me Gesù, e poi gli apostoli.

Fratelli, è vero che non vi deve essere imposta la decima, ma è altresì vero che vi dovete guardare da ogni avarizia. Giovanni ha detto: “Noi abbiamo conosciuto l’amore da questo: che Egli ha data la sua vita per noi; noi pure dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli”;1 queste parole stanno a dimostrare che a noi è comandato di dare tutto per i fratelli; sì, la nostra vita, come Gesù diede la sua per dei malfattori quali eravamo noi. Quanto ha dato Gesù per noi? Quanto ha offerto Gesù di quello che possedeva per l’opera di Dio? La risposta è: Tutto! Che si può dire dinnan­zi all’esempio che ci ha lasciato Gesù? Solo che esso è perfetto, completo; non ci resta che imitare il Maestro, Colui che a giusta ragione noi chiamiamo Signore. In che maniera? Facendo come faceva Paolo per i santi. Egli disse ai Corinzi: “E io molto volentieri spenderò e sarò speso per le anime vostre”.2 Spendiamo la nostra vita per la buona causa del Vangelo; impieghiamo quello che abbiamo nell’opera del Signore; facciamo parte ai bisognosi dei nostri beni materiali; ricordatevi di quelli che vi ammae­strano nella Parola per fare loro parte di tutti i vostri beni affinché nulla manchi loro perché essi ne sono degni.

L’apostolo Paolo, dopo avere detto: “Dia ciascuno secondo che ha deliberato in cuore suo; non di mala voglia, né per forza perché Iddio ama un donatore allegro”,3 ha detto: “E Dio è potente da fare abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che v’è necessario, abbondiate in ogni opera buona”;4 noi crediamo in queste parole; le abbiamo sperimentate e le continueremo a sperimentare se continueremo a dare allegramen­te.

Infine, ricordatevi che ciascuno di noi mieterà quello che semina e che alla raccolta nessuno di noi potrà incolpare Dio di fargli mietere meno di quello che sta seminando, perché Dio è giusto e non commette ingiustizie.

Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo per la sua eccelsa giustizia. Amen


1 1 Giov. 3:16

2 2 Cor. 12:15

3 2 Cor. 9:7

4 2 Cor. 9:8,9