Guardatevi da quelli che predicano il messaggio della prosperità

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Vi è un messaggio che in questi ultimi anni ha fatto le sue radici in seno a molte chiese, ed è un messaggio che di danno ne ha fatto e ne continua a fare molto; ma assieme al danno, quelli che lo predicano hanno fatto pure molti sostenitori; è chiamato ‘della prosperità’, ma non della prosperità dell’anima, perché essa non è tenuta in nessun conto, ma della prosperità economica e finanziaria, la quale è predicata ed esaltata come se fosse la cosa più importante per un credente.

Questi cianciatori e seduttori di menti insegnano cose che non dovrebbero, e questo lo fanno per amore di disonesto guadagno e perché cercano la gloria degli uomini. Tra le cose che costoro dicono vi sono queste: ‘Noi credenti in Cristo Gesù siamo fi­gliuoli del Re dei re e quindi, come si conviene a dei figli di un re, dobbiamo vivere da re’, il che equivale a dire che dobbia­mo vestire come vestono i principi, dobbiamo abitare case lussuo­se e avere macchine lussuose e molti beni materiali sulla terra. Nei loro discorsi gli aggettivi ‘ modesto’, ‘umile’, ‘semplice’ sono evitati, non sono menzionati perché essi (secondo loro) non s’addicono ai beni materiali che un figlio di Dio deve possedere. Per loro chi è ricco materialmente ha molta fede in Dio ed è una persona benedetta perché fa la volontà di Dio, mentre chi è povero ha poca fede in Dio e non è una persona benedetta da Dio perché non fa la volontà di Dio. Costoro parlano spesso e volen­tieri di denaro, di beni materiali, di ricchezze, e per sostenere la loro dottrina prendono alcuni passi dell’antico patto e del nuovo patto (naturalmente quelli che loro pensano che confermano la loro dottrina e che fanno loro comodo), ma di molte parole di Gesù e degli apostoli non vogliono non solo parlarne, ma neppure sentire parlare, tanto sono arroganti. A questi predicatori piace parlare delle ricchezze materiali che possedettero Abramo, Isac­co, Giacobbe, Salomone e Giobbe: ora, noi non abbiamo nulla da dire contro le ricchezze che possedettero questi uomini perché la Scrittura insegna che, in verità fu Dio a dare loro tutti quei beni ed essi le ottennero in modo lecito senza frode, ma nello stesso tempo non sopportiamo che costoro non solo parlano quasi sempre di denaro e di benessere materiale, ma evitano pure di parlare del tipo di vita che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, condusse sulla terra nei giorni della sua carne, e di molti suoi insegnamenti, come anche evitano volontariamente di parlare del tipo di vita che condussero i santi apostoli e di molti loro insegnamenti.