Molti sono diventati ricchi in modo disonesto e non perché Dio ha benedetto l’opera delle loro mani

Insegnamenti ed Esortazioni – Indice > Guardatevi da quelli che predicano il messaggio della prosperità > Molti sono diventati ricchi in modo disonesto e non perché Dio ha benedetto l’opera delle loro mani

La sacra Scrittura ci insegna che ci sono persone che sono diven­tate ricche in modo fraudolento, cioè derubando e ingannando il prossimo.

Dio disse tramite il profeta Geremia: “Fra il mio popolo si trovano degli empi che spiano, come uccellatori in agguato; essi tendono tranelli, acchiappano uomini. Come una gabbia è piena d’uccelli, così le loro case sono piene di frode; perciò diventa­no grandi e s’arricchiscono. Ingrassano, hanno il volto lucente, oltrepassano ogni limite di male”;1 diletti, queste parole sono attuali e parlano dell’esistenza in mezzo al popolo di Dio di gente senza scrupoli e senza timore di Dio che è diventata ricca e potente derubando il suo prossimo e ingannandolo; certo, sono vestiti elegantemente, hanno un volto lucente, hanno delle belle case, ma tutto quello che hanno lo hanno accumulato con la frode, e vogliono fare passare la loro abbondanza di beni come una particolare benedizione di Dio su loro dicendo: ‘È vero noi ci siamo arricchiti, ci siamo acquistati dei beni; però in tutti i frutti delle nostre fatiche non si troverà alcuna nostra iniqui­tà, alcunchè di peccaminoso’. Ma Dio conosce le loro opere e rende di loro questa testimonianza: ‘Mi circondano di menzogne e di frode, sono dei Cananei che tengono in mano bilance false; essi amano estorcere’.

Giacomo, il fratello del Signore, scrisse queste parole ai ricchi disonesti che c’erano in seno alla fratellanza: “A voi ora, o ricchi; piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! Le vostre ricchezze sono marcite, e le vostre vesti sono rose dalle tignole. Il vostro oro e il vostro argento sono arrug­giniti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro a voi, e divorerà le vostre carni a guisa di fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto i vostri campi, e del quale li avete frodati, grida; e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. Voi siete vissuti sulla terra nelle delizie e vi siete dati ai piaceri; avete pasciuto i vostri cuori in giorno di strage. Avete condannato, avete ucciso il giusto; egli non vi resiste”.2 Da queste parole di Giacomo si capisce chiaramente che la faccia del Signore e contro coloro che accumulano beni e s’arricchiscono facendo lavorare per nulla i loro operai; questo è confermato anche da Paolo, il quale dopo avere detto che Dio vuole che noi ci santifichiamo, che fuggiamo la fornicazione e che possediamo il nostro corpo in santità ed onore e che nessuno sfrutti il proprio fratello negli affari, dice: “perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose”3 (perciò il Signore si vendica di quelli che fanno lavorare per nulla i loro operai o che non gli danno ciò che è giusto ed equo).

Ma i disonesti non si arricchiscono solo derubando i loro operai della loro mercede (violando il comandamento che dice: “Non defrauderai il mercenario povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, entro le tue porte..”),4 ma anche non pagando le tasse allo Stato in altre parole, evadendo il fisco per non pagare tutto quello che si deve dare a Cesare (violando il comandamento che dice: “Rendete a Cesare quel ch’è di Cesare”).5


1 Ger. 5:26-28

2 Giac. 5:1-6

3 1 Tess. 4:6

4 Deut. 24:14

5 Mar. 12:17