Contro le prove di forza

Insegnamenti ed Esortazioni – Indice > Vi sono molti ribelli, cianciatori e seduttori di menti che non sopportano e non vogliono insegnare le cose che insegnava Paolo e che lui ha ordinato di insegnare > Il fine (quello di guadagnare anime a Cristo) non giustifica i mezzi (quali scene teatrali, mimi, musica mondana e prove di forza) > Contro le prove di forza

Ma adesso, nel mezzo della chiesa, alcuni hanno introdotto un’al­tro metodo di evangelizzazione, che consiste nel compiere delle prove di forza. Ecco che cosa il diavolo è riuscito a fare passa­re per buono in mezzo a quei fratelli che non conoscono né la potenza di Dio e neppure le Scritture. Questo che vi dico avviene soprattutto in America, ma siamo persuasi che da qui a poco, questo malcostume verrà adottato pure qui da alcuni credenti disavveduti.

Vi sono alcuni giovani forti e robusti, alcuni dei quali prima di credere nel Signore erano atleti di diverse discipline sportive, che praticando il ‘body building’, e ingerendo alcune particolari sostanze, si sono fatti dei grossi muscoli e si presentano in riunioni di evangelizzazione vestiti in maniera tale da esibire i loro muscoli, ma non solo, essi fanno pure delle prove di forza davanti a tutti per dimostrare la loro forza. Loro dicono che vogliono mostrare così a tutti quanto sia potente Dio, e come Dio può spezzare qualsiasi catena che tiene legato l’uomo che vive lontano da lui. Parlano di Cristo, dicono che Gesù salva, guari­sce e battezza; testimoniano di come il Signore li ha salvati, ma finite le loro testimonianze e la predicazione, si scatenano, compiendo, a suon di musica rock e incitati dalle urla dei tanti giovani che vanno a vederli, ogni sorta di prove di forza. C’è chi si fa ammanettare ai polsi con le manette della polizia e poi le rompe; c’è chi spezza mazze da baseball; c’è chi con delle grosse mazze spezza enormi massi di ghiaccio posti sul petto di qualche suo compagno; vi assicuro che sono spettacoli suggestivi che nei giovani suscitano un grande interesse; questi gruppi di giovani riescono in questa maniera a far giungere nei luoghi dove tengono questi loro spettacoli migliaia di giovani, e questo loro ‘successo’ ha convinto molti pastori ed evangelisti ad invitarli nei locali di culto.

Vi dico che costoro esibiscono la loro forza umana e la loro follia tenendo cotali spettacoli da baraccone; non è affatto la manifestazione della potenza di Dio quella che si vede nelle loro riunioni. Quando si manifesta la potenza di Dio, i peccatori vengono compunti nel cuore dallo Spirito Santo e vengono liberati dalle loro iniquità, i ciechi recuperano la vista, i malati vengono guariti, i sordi sentono, i muti parlano, gli indemoniati vengono liberati, i credenti ricevono dei doni spirituali e vengono presi dal timore di Dio; ma quando si manifesta la poten­za umana non possono avvenire queste cose. Noi siamo convinti della potenza di Dio nel vedere la manifestazione dello Spirito Santo e non nel vedere persone violente compiere le loro prove di forza.

Qualcuno dirà: ‘Eppure sono molti i giovani che vanno a queste riunioni ed hanno l’opportunità di ascoltare delle testimonianze e la parola di Cristo!’ Certo che sono molti, e non può essere altrimenti, perché sappiamo che facendo uso delle concupiscenze mondane si riescono ad attirare facilmente i giovani del mondo anche ad una evangelizzazione. Che faremo? Ci metteremo allora a tollerare e ad incoraggiare qualsiasi mezzo che riesca a fare convogliare tante persone alle riunioni di evangelizzazione? Così non sia. Il fine che noi ci proponiamo è santo e perciò anche i mezzi utilizzati per raggiungerlo devono essere santi. Paolo ha detto: “Se uno lotta come atleta non è coronato, se non ha lotta­to secondo le leggi”;1 ciò significa che non è sufficiente come atleti, partecipare ad una competizione sportiva, per essere in seguito coronati, perché, affinché un atleta che gareggia sia premiato, egli deve gareggiare attenendosi alle leggi che regola­no quella competizione. Così, anche chi predica l’Evangelo, se vuole essere coronato, deve attenersi alle stesse leggi a cui si attennero Gesù prima e poi gli apostoli. Sappiate quindi che chi predica l’Evangelo in maniera leale si studia di non usare l’astuzia per attirare le persone alle sue riunioni, al fine di lottare secondo le leggi. Fratelli, nessuno vi seduca con vani ragionamenti.


1 2 Tim. 2:5