Insegnamenti ed Esortazioni – Indice > Si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini > A quali condizioni verranno esaudite le nostre preghiere
Il nostro Dio ha promesso di esaudire le nostre supplicazioni a queste condizioni.
– Se preghiamo con fede
Gesù ha detto: “Tutte le cose che domanderete nella preghiera, se avete fede, le otterrete”.1 Ora, “la fede è certezza di cose che si sperano”,2 quindi quando noi preghiamo con fede, siamo certi di ottenere quello che chiediamo a Dio. Gesù disse: “Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le avete ricevute e voi le otterrete”;3 anche in queste parole è presente il fatto che quando preghiamo dobbiamo credere per essere esauditi. Ma che cosa dobbiamo credere? Dobbiamo credere di aver ricevuto ciò per cui preghiamo. Diletti, sappiate che prima di ricevere si deve credere, infatti prima è scritto: “Crediate che le avete ricevute”,4 e poi: “E voi le otterrete”.5 Giacomo, il fratello del Signore, nella sua epistola, ha confermato le parole di Gesù dicendo: “Se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata. Ma chiegga con fede, senza stare punto in dubbio; perché chi dubita è simile a un’onda di mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Non pensi già quel tale di ricevere nulla dal Signore, essendo uomo d’animo doppio, instabile in tutte le sue vie”.6 Notate l’ordine in cui sono scritte anche qui le cose; prima è scritto: “La chiegga a Dio”7 (con fede), e poi: “E gli sarà donata”;8 come potete vedere, per ricevere sapienza da Dio, bisogna domandargliela con fede, senza dubitare.
Se da un lato, chi prega Dio con fede viene esaudito, dall’altro, chi prega dubitando non viene esaudito. Chi dubita è instabile in tutte le sue vie, ed è simile a un’onda di mare agitata dal vento e spinta qua e là, e Giacomo dice che chi dubita non deve pensare di ricevere alcun che dal Signore. Le parole dell’apostolo sono forti, ma nello stesso tempo vere.
Gesù, un giorno disse ai suoi discepoli: “Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico che chi dirà a questo monte; Togliti di là e gettati nel mare, se non dubita in cuore suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto”.9 Vorrei brevemente soffermarmi su queste parole del Signore, per spiegarvi cosa significa pregare senza dubitare ma credendo. Notate che Gesù ha detto: “Se non dubita in cuor suo”;10 ora, dal cuore procedono le sorgenti della vita, perciò è necessario custodirlo più d’ogni altra cosa, perché se noi preghiamo Dio non credendo col cuore che otterremo quello che gli domandiamo (perché pensiamo in cuor nostro che la cosa che domandiamo è troppo difficile per il Signore e Lui non ce la può dare), noi non otterremo nulla dal Signore, se non rimproveri.
Quando noi preghiamo, il nostro cuore deve essere fermo, fidente nell’Eterno; allora otterremo quello che chiediamo a Dio. Nella preghiera dobbiamo credere, non solo che Dio può fare quello che gli domandiamo di fare, ma anche che Egli lo farà, perché è scritto: “Crediate che le riceverete”,11 ed anche: “Se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà…”.12 Per spiegarvi cosa significhi credere che quel che si dice avverrà, vi citerò un episodio che avvenne ai giorni di Gesù, in Capernaum.
È scritto: “Or quand’egli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo: Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente tormentato. Gesù gli disse: Io verrò e lo guarirò. Ma il centurione rispondendo disse: Signore, io non sono degno che tu entri sotto al mio tetto; ma dì soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito. Poiché anch’io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Và, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa questo, ed egli lo fa. E Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato cotanta fede….E Gesù disse al centurione: Và; e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quell’ora stessa”.13 Quel centurione romano, avendo udito parlare di Gesù, venne a lui pregandolo per il suo servitore che era paralitico, e Gesù gli disse che sarebbe andato e lo avrebbe guarito, ma il centurione gli rispose di non darsi quell’incomodo, perché egli non si reputava degno che lui entrasse sotto il suo tetto. Egli disse a Gesù di dire soltanto una parola, e il suo servitore sarebbe stato guarito. La fede di quell’uomo fu ammirevole, perché non solo credette che Gesù poteva guarire il suo servo, ma anche che il suo servo sarebbe stato guarito alla parola di Cristo. Gesù vide la fede che era in lui e soddisfò la sua richiesta.
Notate l’espressione del centurione: “Dì soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito”,14 perché essa sta a dimostrare che egli non dubitò affatto in cuor suo, ma credette che il Signore avrebbe guarito il suo servo solo con una parola. Ma notate anche la risposta che gli diede Gesù, perché essa mostra come al centurione fu fatto come aveva detto e creduto. Non è forse scritto: “Se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto”?15
La preghiera del giusto fatta con fede non è gradita al nostro avversario, perciò, quando si prega, è necessario resistere al diavolo, stando fermi nella fede. Sappiate che il diavolo tenta in tutte le maniere di farci dubitare delle promesse del Signore per non farci vedere il loro adempimento nella nostra vita; vi assicuro che quando si piegano le ginocchia dinnanzi all’Iddio Onnipotente e lo si prega con fede, i nostri nemici non rimangono indifferenti.
Di loro il diavolo si usa per spaventarci e indurci a pensare che Dio non può esaudirci, che quello che chiediamo non è più per noi oggi, ed altre cose nocive; ma voi diletti, non vi spaventate, perché Gesù ha detto: “Quel che chiederete nel mio nome, lo farò”;16 abbiate fede in queste parole del nostro Signore e vedrete le vostre preghiere esaudite…al tempo fissato da Dio.
– Se osserviamo i suoi comandamenti
Gesù ha detto: “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto”.17 Anche in queste parole del nostro Signore, vi è un ‘se’ al quale dobbiamo porre molta attenzione, perché esso ci fa capire a quale condizione Dio ci darà quello che gli domandiamo. Ora, ma che cosa significa dimorare in Cristo? Dimorare in Cristo significa osservare i suoi comandamenti, secondo che è scritto: “Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Lui, ed Egli in esso”.18
Gesù ha detto anche: “Se…le mie parole dimorano in voi”,19 quindi è necessario anche che le parole di Gesù abitino in noi per essere esauditi da Dio. A tal riguardo vi ricordo che quello di far dimorare le parole di Cristo in noi, è un comandamento di Dio, infatti Paolo ha scritto: “La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente”;20 quindi, chi non vuole riporre le parole di Cristo nel suo petto non rispetta il comandamento divino, e di conseguenza, quando prega non sarà esaudito.
Alcuni dicono che affinché le nostre preghiere siano esaudite bisogna avere solo fede, ma la Scrittura insegna che per ottenere quello che si domanda a Dio, è necessario anche avere una condotta giusta, infatti Giovanni ha scritto: “Qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciam le cose che gli sono grate”.21 Chi pensa che anche tenendo una condotta empia, le sue preghiere saranno esaudite confida nell’illusione. Oggi, sono molti quelli che si illudono e illudono gli altri facendo loro pensare che non importa come si comportano, Dio esaudirà le loro preghiere, ma io vi dimostro con le Scritture come coloro che camminano secondo la caparbietà del loro cuore, senza dare ascolto al Signore non vengono esauditi da Dio quando pregano Dio.
L’apostolo Pietro dice: “Parimente, voi, mariti, convivete con esse (le vostre mogli) colla discrezione dovuta al vaso più debole ch’è il femminile. Portate loro onore, poiché sono anch’esse eredi con voi della grazia della vita, onde le vostre preghiere non siano impedite”.22 Che significa questo? Significa che se un marito credente disprezza la propria moglie, le è infedele, e non le mostra affatto amore, maltrattandola e percuotendola, quando egli pregherà, Dio non gli risponderà a cagione della sua condotta indegna.
Diletti, Dio non ci lusinga con le sue parole; possono lusingarci gli uomini, ma non Dio, perché Egli è santo e giusto.
Ricordatevi di quello che avvenne a Saul, re d’Israele; la Scrittura dice che quando i Filistei si accamparono a Sunem per muovergli guerra, “Saul consultò l’Eterno, ma l’Eterno non gli rispose né per via di sogni, né mediante l’Urim, né per mezzo dei profeti”.23 Sapete perché Dio non gli rispose? perché Saul non aveva osservato i comandamenti che Dio gli aveva dato tramite il profeta Samuele; Dio gli era diventato avversario e quando egli si trovò nella distretta e consultò Dio, Egli non gli rispose.
Ascoltate ora le parole che Dio rivolse ai capi della casa d’Israele tramite il profeta Michea: “Ascoltate, vi prego, o capi di Giacobbe, e voi magistrati della casa d’Israele: Non spetta a voi conoscere ciò ch’è giusto? Ma voi odiate il bene e amate il male, scorticate il mio popolo e gli strappate la carne di sulle ossa. Costoro divorano la carne del mio popolo, gli strappan di dosso la pelle, gli fiaccan le ossa; lo fanno a pezzi come ciò che si mette in pentola, come carne da mettere nella caldaia. Allora grideranno all’Eterno, ma egli non risponderà loro; in quel tempo, egli nasconderà loro la sua faccia, perché le loro azioni sono state malvage”.24 Anche da queste parole si comprende chiaramente che Dio non risponde a coloro che compiono azioni malvage e gridano a lui nella loro distretta.
Ecco cosa dice la sapienza ai beffardi: “Allora mi chiameranno (nella loro distretta), ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno. Poiché hanno odiato la scienza e non hanno scelto il timore dell’Eterno e non hanno voluto sapere dei miei consigli e hanno disdegnato ogni mia riprensione”.25 Diletti, lo ripeto: Guardate che se noi non diamo ascolto a Dio, neppure Lui darà ascolto a noi.
Sapete come si conducevano gli Israeliti durante il tempo in cui vissero Isaia, Geremia ed Ezechiele? In questa maniera; essi sprezzavano padre e madre, opprimevano lo straniero, calpestavano l’orfano e la vedova e il povero, calunniavano con la loro lingua, commettevano adulteri ed incesti, prestavano denaro ad interesse ed a usura, rubavano, uccidevano, si prostravano davanti agli idoli delle nazioni e offrivano loro profumi e sacrifici, e dopo tutto ciò trovavano pure il coraggio di presentarsi nei cortili dell’Eterno per pregarlo. Ma Dio rispose loro: “Quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto…poiché le vostre mani sono contaminate dal sangue, e le vostre dita dalla iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità”.26 Gli Israeliti pensarono che anche camminando seguendo il loro cuore caparbio, Dio avrebbe ascoltato le loro preghiere, ma questo loro pensiero risultò vano. Anche oggi, in seno al popolo di Dio, alcuni intrattengono nel loro cuore lo stesso pensiero vano, illudendosi. Vi dico quello che succede: Alcuni che dicono di avere creduto, calpestano l’orfano, la vedova e il povero, sfruttano il proprio fratello negli affari, innalzano nel loro cuore i più svariati idoli, percuotono empiamente col pugno, ingannano il loro prossimo con le menzogne, vanno a scoprire la loro nudità sulla spiaggia del mare, rimangano impalati davanti alla televisione per ore ed ore pascendosi lo sguardo di vanità ed oscenità, vanno ai parchi di divertimento, nelle sale da ballo ed al cinema a spendere il frutto delle loro fatiche per ciò che non sazia; servono Mammona, e poi vanno al culto e pregano Dio, dicendogli: ‘Signore, noi t’amiamo, rispondici, e noi daremo la gloria dovuta al tuo nome’. Ma che pensate? Che Dio possa rinnegare se stesso? Che Dio sia ingiusto e risponda a delle persone che con la bocca fanno mostra di molto amore, ma il loro cuore va dietro alla cupidigia? La Scrittura dice: “Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio”,27 ed anche che “chi chiude l’orecchio al grido del povero, griderà anch’egli, e non gli sarà risposto”.28 Queste parole non si dipartano mai dai vostri occhi, affinché nessuno vi seduca con vani ragionamenti.
Quando la Scrittura dice che “molto può la supplicazione del giusto, fatta con efficacia”,29 intende dire che può molto la preghiera della fede di colui che osserva i comandamenti di Dio, perché il giusto è colui che oltre ad essere stato giustificato mediante la grazia di Dio, fa ciò che è giusto agli occhi di Dio, osservando i suoi comandamenti. Ascoltate quello che disse Dio tramite Ezechiele: “Se uno è giusto e pratica l’equità e la giustizia, se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gli idoli della casa d’Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non s’accosta a donna mentre è impura, se non opprime alcuno, se rende al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se dà il suo pane a chi ha fame e copre di vesti l’ignudo, se non presta ad interesse e non dà ad usura, se ritrae la sua mano dall’iniquità e giudica secondo verità fra uomo e uomo, se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni operando con fedeltà, quel tale è giusto..”.30 Leggendo queste parole, noi siamo giunti alla conclusione che il giusto è colui che dimora in Cristo, e nel quale dimorano le parole di Cristo, quindi le parole di Giacomo: “Molto può la supplicazione del giusto fatta con efficacia”31 confermano pienamente quelle di Gesù: “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto”.32 Certo, se da un lato possiamo dire che la preghiera della fede del giusto può fare molto, dall’altro dobbiamo dire che la preghiera di chi rifiuta di ubbidire a Dio non può fare nulla.
Fratelli, esaminiamo attentamente le nostre vie e “purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio”,33 come dice Paolo; diciamo la verità al nostro prossimo, facciamo il bene attenendoci ad esso, sosteniamo la mano dell’afflitto e del povero facendogli parte dei nostri beni materiali ed amiamoci gli uni gli altri sinceramente, gettando lungi da noi le ipocrisie, e allora saremo sicuri di essere ascoltati da Dio e di ricevere da Lui tutte le cose che gli domandiamo.
– Se gli domandiamo delle cose che sono nella sua volontà per noi.
Giovanni dice: “E questa è la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, Egli ci esaudisce; e se sappiamo ch’Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo domandate”.34 Fratelli, quando Gesù disse: “Domandate quello che volete e vi sarà fatto”,35 non intendeva dire che, non importa cosa chiediamo o per quale motivo la chiediamo, perché la riceveremo di certo. Sappiate che le cose che vogliamo devono essere secondo la volontà di Dio, affinché le riceviamo.
Giacomo dice a coloro che non vengono esauditi da Dio perché nel loro cuore hanno di mira l’iniquità: “Domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri”.36 Come potete vedere , quando le richieste notificate a Dio non sono in accordo con la volontà di Dio, esse non vengono esaudite da Dio. Ora, Dio vuole che noi domandiamo a Lui delle cose buone, ma se Egli vede che noi domandiamo male (cioè, se vede che noi gli domandiamo delle cose per utilizzarle poi male), allora non ci esaudisce. Sono sicuro che se tu temi Dio e tremi dinnanzi alla sua parola, e ti studi di governare bene la tua famiglia, allevando i tuoi figliuoli in ammonizione del Signore, e un giorno uno dei tuoi figli venisse da te e ti dicesse: ‘Papà, dammi i soldi perché voglio andare al cinema’, tu non gli daresti ciò che ti chiede, ma lo riprenderesti severamente. Ma perché non gli daresti quello che ti chiede? perché ti ha chiesto male per spendere nei suoi piaceri. Mettiamo il caso che tua moglie, passando presso una gioielleria ti dica: ‘Voglio cominciare a mettermi dei gioielli addosso, per piacerti di più; ti prego, comprami una collana d’oro e degli orecchini d’oro?’ Che farai fratello che temi Dio e sai che quello che ella ti sta chiedendo di comprare, Dio non vuole che se lo metta addosso? Per certo non acconsentirai alla sua richiesta, ma non perché non l’ami, ma proprio perché la ami, come Cristo ha amato la Chiesa. Ora, se tu che temi Dio non acconsentiresti a certe richieste di quelli di casa tua, perché Dio, che è santo e giusto, dovrebbe esaudire certe richieste di alcuni della sua famiglia che non sono secondo la sua volontà?
Quelli che domandano e non ricevono, perché domandano male per spendere nei loro piaceri, sono quelli che amano il mondo e le cose che sono nel mondo, i quali, andando dietro alle concupiscenze della carne e alla concupiscenza degli occhi ed essendosi insuperbiti in cuore loro, sono diventati nemici di Dio, il quale gli resiste in faccia.
Bisogna dire anche che vi sono alcune preghiere fatte a Dio che non vengono esaudite non perché chi le fa sia ingiusto, amante del piacere e superbo, ma perché Dio ha decretato di fare altrimenti, e quelle richieste non sono secondo la sua volontà (benché quelle preghiere siano fatte con fede e con sincerità di cuore).
La Scrittura ci insegna che Gesù Cristo, nel Getsemani, prima di essere arrestato, pregò il Padre suo e disse: “Abba, Padre! ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Ma pure, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi”.37 Luca dice che Gesù pregò dicendo: “Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta”.38
Come avrebbe potuto Dio allontanare quel calice da Gesù, quando lui stesso aveva innanzi prestabilito che il suo Unto soffrisse e fosse crocifisso? Riconoscete fratelli che ‘allontanare quel calice da Gesù’, non rientrava affatto nel piano di Dio. Sia glorificato Dio perché qualunque sia la sua volontà verso noi, essa è per il nostro bene e per quello degli altri; è vero, noi soffriamo quando Dio non ci esaudisce in qualche cosa che gli chiediamo perché non è secondo la sua volontà, ma alla fine dobbiamo sempre riconoscere che se Dio non ci ha esaudito quando lo volevamo noi o come volevamo noi, e se non ci ha dato quella particolare cosa, ma un’altra, Egli lo ha fatto esclusivamente per il nostro bene.
L’apostolo Paolo ha scritto: “E perché io non avessi ad insuperbire a motivo della eccellenza delle rivelazioni, m’è stata messa una scheggia nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi ond’io non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”.39 Anche in questo caso, siccome Paolo pregò Dio di fare una cosa che Dio non voleva fare, non venne esaudito da Dio; ma tutto ciò per il suo bene, affinché rimanesse umile e non s’insuperbisse. Cari fratelli, quando noi diciamo: ‘Sia fatta la volontà del Signore’ intendiamo dire che siamo disposti a fare la volontà di Dio anche se essa non corrisponde alla nostra: quindi quando riceviamo dal Signore una risposta ‘negativa’ o una risposta che non corrisponde alle nostre aspettative, non lamentiamoci, ma accettiamola con gratitudine e sottomissione, sapendo che Dio è più savio di noi e sa perfettamente ciò che è per il nostro bene.
Mosè un giorno, ricordando ad Israele le cose che erano avvenute durante il viaggio nel deserto, disse: “In quel medesimo tempo (dopo che Dio diede in potere d’Israele Sihon, re di Heshbon e Og, re di Basan), io supplicai l’Eterno, dicendo: O Signore, o Eterno, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; poiché qual’è l’Iddio, in cielo o sulla terra, che possa fare delle opere e dei portenti pari a quelli che fai tu? Deh, lascia ch’io passi e vegga il bel paese ch’è oltre il Giordano e la bella contrada montuosa e il Libano! Ma l’Eterno si adirò contro di me, per cagion vostra; e non mi esaudì. E l’Eterno mi disse: ‘Basta così; non mi parlare più di questa cosa. Sali in vetta al Pisga, volgi lo sguardo a occidente, a settentrione, a mezzogiorno e ad oriente, e contempla il paese con gli occhi tuoi; poiché tu non passerai questo Giordano….”.40 Ora, Dio aveva detto a Mosè e ad Aaronne, alle acque di Meriba (dopo che Mosè percosse la roccia due volte invece di parlarle come Dio gli aveva ordinato): “Siccome non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi dei figliuoli d’Israele, voi non introdurrete questa raunanza nel paese che io le do”,41 quindi Mosè conosceva il decreto di Dio, ma pure volle supplicarlo di concedergli di passare il Giordano. Dio, però, questa volta non lo esaudì; eppure Mosè era un uomo molto mansueto, un uomo con cui Dio parlava a faccia a faccia, un uomo di cui Dio rese questa testimonianza: “È fedele in tutta la mia casa”.42
Anche il profeta Elia in un occasione non fu esaudito da Dio, vediamo quale. La Scrittura dice: “Or Achab raccontò ad Izebel tutto quello che Elia aveva fatto, e come aveva ucciso di spada tutti i profeti. Allora Izebel spedì un messo ad Elia per dirgli: ‘Gli dèi mi trattino con tutto il loro rigore, se domani a quest’ora non farò della vita tua quel che tu hai fatto della vita d’ognun di quelli’. Elia, vedendo questo, si levò, e se ne andò per salvarsi la vita; giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e vi lasciò il suo servo; ma egli s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: Basta! Prendi ora, o Eterno, l’anima mia, poiché io non valgo meglio dei miei padri!…”,43 ma Dio non gli rapì l’anima sua e non lo fece morire come lui aveva chiesto, e questo perché Dio aveva stabilito di trasportarlo in cielo senza fargli vedere la morte, ed anche perché Elia doveva ancora adempiere dei servigi per il Signore, infatti quaranta giorni dopo, al monte Horeb, Dio gli disse: “Và, rifà la strada del deserto, fino a Damasco; e quando sarai giunto colà, ungerai Hazael come re di Siria; ungerai pure Jehu, figliuolo di Nimsci, come re d’Israele, e ungerai Eliseo, figliuolo di Shafat da Abel-Mehola, come profeta, in luogo tuo…”.44
Anche il re Davide, in un occasione non fu esaudito da Dio. La Scrittura dice che dopo che Davide commise adulterio con Bath-Sheba e gli fece morire il marito, Dio mandò Nathan da Davide ad annunziargli i suoi giudizi su lui e la sua casa. Nathan, tra le altre cose, disse a Davide: “Il figliuolo che t’è nato dovrà morire”.45 “E l’Eterno colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide, ed esso cadde gravemente malato. Davide quindi fece supplicazioni a Dio per il bambino, e digiunò; poi venne e passò la notte giacendo per terra”.46 Ma Dio non lo esaudì perché “avvenne che il settimo giorno il bambino morì”.47 Anche in questo caso, Dio avrebbe potuto arrendersi alle preghiere di Davide, ma Egli rifiutò di esaudirlo. Che diremo, dopo aver citato questi esempi di preghiere non esaudite da Dio? Forse che Dio è ingiusto e spietato? Così non sia. Noi sappiamo e proclamiamo che Dio è giusto e pieno di compassione; ma non solo quando ci esaudisce, ma anche quando non ci esaudisce.
Dio vuole darci delle buone cose, di questo siamo certi; ma egli vuole anche che noi gliele domandiamo, infatti Gesù disse: “Chiedete…”48 ed anche: “Se dunque voi che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà Egli cose buone a coloro che gliele domandano?”.49
Vedete fratelli, il fatto che Dio conosca le cose di cui noi abbiamo bisogno, prima che gliele chiediamo, non significa affatto che non c’è bisogno che noi gliele domandiamo, altrimenti Gesù non ci avrebbe ordinato di chiederle. Quindi, anche quello di chiedere è un ordine e non qualcosa di facoltativo. Il Signore ha ordinato di chiedere ed ha promesso di dare a coloro che gli chiedono, infatti Gesù ha detto: “Chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa”.50 Noi attestiamo la veracità di queste parole, perché le abbiamo sperimentate molte volte; ogni qual volta ci siamo trovati nel bisogno, il nostro cuore languiva, ma dopo che abbiamo chiesto a Dio di supplire al nostro bisogno e che abbiamo ricevuto quello che gli avevamo domandato, esso è stato riempito di grande allegrezza, tanto da farci esclamare a Dio: “Tu m’hai messo più gioia nel cuore che non provino essi quando il loro grano e il loro mosto abbondano”.51 Sì, il Signore è fedele, ed ancora oggi vigila sulla sua parola per mandarla ad effetto.
Qualcuno dirà: ‘Ma che cosa posso e devo chiedere a Dio?’ Tutto quello di cui hai bisogno, perché è scritto: “In ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione..”,52 ed ancora: “Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché Egli v’innalzi a suo tempo, gettando su lui ogni vostra sollecitudine, perch’Egli ha cura di voi”.53 Diletti, sappiate che Dio, non solo sa le cose di cui voi avete bisogno, ma vuole anche supplire ad ogni vostro bisogno (secondo le sue ricchezze e con gloria), perch’Egli si prende cura di voi. Non pensate che Dio sia lontano da voi e che non gl’interessa nulla di voi, e non pensate neppure che ci sia qualcosa che Lui non possa fare per voi. Il nostro Dio che serviamo è grande “e la sua grandezza non si può investigare”;54 “immenso è il suo potere”,55 perciò accostatevi con piena fiducia al suo trono, ricordandovi che è Lui che ha formato e piantato l’orecchio nell’uomo (quindi non può non sentirvi quando lo pregate), ed anche che è sempre Lui che ha fatto i cieli, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi (quindi non c’è qualcosa di troppo difficile per Lui). Paolo ha scritto che Dio è “Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente al di là di quel che domandiamo o pensiamo”;56 ah!… che Dio illumini gli occhi del nostro cuore, affinché sappiamo “qual sia verso noi che crediamo, l’immensità della sua potenza”!57
Ora voglio dirvi quello che molti hanno domandato e ricevuto.
Ci sono coloro che hanno domandato a Dio lo Spirito Santo e lo hanno ricevuto, e si è adempiuta la parola che dice: “Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano!”;58 ci sono coloro che dopo aver ricevuto lo Spirito Santo hanno pregato Dio di poter interpretare ciò che essi dicevano in altra lingua (secondo che è scritto: “Chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare”),59 e Dio li ha esauditi; ci sono coloro che hanno domandato a Dio anche altri doni dello Spirito Santo, e Dio li ha esauditi adempiendo il desiderio del loro cuore; ci sono coloro che hanno domandato a Dio sapienza e Dio gliel’ha data, secondo che è scritto: “Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata”;60 ci sono coloro che, in mezzo alla loro malattia, hanno pregato Dio di guarirli (come fece Geremia quando disse: “Guariscimi, o Eterno, e sarò guarito”),61 e per la loro fede sono stati guariti da Dio, e si è adempiuta in loro la parola che dice: “Allora gridarono all’Eterno nella loro distretta, e li salvò dalle loro angosce. Mandò la sua parola e li guarì, e li scampò dalla fossa”,62 ed anche quella che dice: “Per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione”;63 ci sono coloro che, desiderosi di sposarsi, hanno domandato a Dio una moglie giudiziosa e l’hanno ricevuta, e si è adempiuta in loro la parola che dice: “Iddio dona al solitario una famiglia”;64 diletti, sappiate che “una moglie giudiziosa è un dono dell’Eterno”,65 e che coloro che l’hanno domandata e ricevuta, tutt’ora si rallegrano e rendono grazie a Dio per essa.
Ci sono coloro che non potendo avere figli, li hanno chiesti a Dio, sapendo che “i figliuoli sono un’eredità che viene dall’Eterno”,66 e al tempo fissato da Dio li hanno ricevuti; ci sono coloro che dopo avere ricevuto la lettera di sfratto, hanno domandato a Dio una casa e Dio li ha esauditi; ci sono coloro che hanno chiesto a Dio di rivelargli il ministerio da adempiere e Dio li ha esauditi, confermando poi nel cospetto dei fedeli e per mezzo dei fedeli di averli chiamati a quel determinato ministerio; ci sono coloro che hanno chiesto a Dio di rivelargli dove andare a predicare l’Evangelo (il luogo preciso, come la nazione, la regione, la città) e Dio li ha esauditi, e si è adempiuta la parola che Dio disse a Geremia: “Invocami, e io ti risponderò, e t’annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci”.67
Vi sono molti e molti altri esempi che potrei citarvi per confermarvi che Dio è fedele e che “quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in lui il loro sì”,68 ma ritengo che questi qui sopra citati sono sufficienti per adesso. Fratelli, vi esorto a piegare le vostre ginocchia e a pregare Dio con fede, per qualsiasi cosa di cui sentite la necessità per voi e per gli altri.
Nel corso dei secoli, tutti coloro che hanno domandato a Dio qualcosa secondo la sua volontà in verso loro sono stati esauditi. È grandissimo il numero di quelli che hanno ubbidito alla Parola di Dio e ne hanno ricevuto del bene assai, ma è grande anche il numero di coloro che pur sapendo che Dio dona cose buone a coloro che gliele domandano, non domandano a Dio e non ricevono, e s’adempie in loro ciò che scrisse Giacomo: “Non avete, perché non domandate”.69
Fratello, tu non devi mai dire, quando preghi Dio per ottenere qualcosa di particolare: ‘Questa preghiera non è secondo la volontà di Dio perché non conosco nessuno della chiesa di cui sono membro che l’abbia mai fatta’, o: ‘Questa preghiera non è secondo la volontà di Dio perché il pastore della comunità non ha mai detto di avere mai chiesto una tale cosa a Dio’, o: ‘Questa preghiera che sto facendo non può essere secondo la volontà di Dio, perché quell’evangelista molto famoso non ha mai detto di averla fatta a Dio’, o: ‘Non c’è nulla di simile che mi è lecito chiedere a Dio nello statuto della mia denominazione’. Non è così che capirai se quella preghiera che stai facendo a Dio è secondo la volontà di Dio o no. Innanzi tutto, esamina accuratamente le Scritture per vedere se altri prima di te nell’antichità hanno chiesto la stessa cosa o qualcosa di simile, e se è così, persevera nella tua preghiera in attesa della risposta da Dio. Inoltre, sappi queste cose; forse nessun membro della comunità che frequenti ha mai avuto lo stesso tuo desiderio; forse nessun membro della comunità che frequenti ha la stessa misura di fede che Dio ha dato a te. Può essere pure che gli altri fratelli, non conoscendo le Scritture giudicano erratamente il tuo buon desiderio, e ti reputano anche strano; ma tu non temere fratello, prega Dio con fede, osservando i suoi comandamenti, persevera nella preghiera senza dare ascolto a tutte quelle voci che vorrebbero metterti a tacere. Ricordati che quando a Bartimeo, cieco mendicante, gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno, egli gridò: “Gesù, Figliuol di Davide, abbi pietà di me!”,70 ma la moltitudine si mise a sgridarlo perché tacesse, ma lui si mise a gridare più forte. Sai cosa avvenne allora? Avvenne che Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato, e quando gli fu vicino gli diede la vista, quello che lui desiderava ricevere.
Un cieco voleva che Gesù avesse pietà di lui; non voleva dei vestiti lussuosi, non voleva ricchezze e neppure voleva diventare famoso, ma voleva vedere con i suoi occhi, un desiderio lecito per un cieco, eppure vi furono coloro che quando lo sentirono gridare: “Figliuol di Davide, abbi pietà di me!”,71 si misero a sgridarlo per farlo tacere. Fratello, pure tu comincerai ad essere sgridato e reputato uno che disturba la comunità, quando comincerai a gridare a Dio affinché faccia segni e prodigi per trarre all’ubbidienza della fede i peccatori, o quando comincerai a desiderare ardentemente i doni spirituali come fecero gli antichi discepoli del Signore, ma sappi che non stai affatto disturbando Dio, ma solamente dei credenti che dormono e non vogliono svegliarsi o qualcuno che vuole avere il primato come Diotrefe. Ti posso dire per esperienza che se tu ti umili davanti a Dio e cerchi la sua faccia, e con fede cominci a chiedere a Dio cose spirituali necessarie per l’edificazione della chiesa, avrai tutti quelli che in seno alla fratellanza camminano secondo le concupiscenze mondane contro di te; essi ti rattristeranno con le loro parole amare e con la loro indifferenza verso le cose spirituali, ma tu non desistere, non arrenderti, non rassegnarti, ricordati che per il nostro Dio non v’è nulla di troppo difficile, e che non sei il primo credente che fa quella specifica richiesta a Dio perché altri che tu non conosci l’hanno fatta a Dio e sono stati a suo tempo esauditi. Ricordati, tu che temi Dio e lo ami e lo cerchi del continuo con tutto il cuore, che ci sono quelli che non avendo mai voluto conoscere la potenza di Dio e la potenza delle sue opere e non avendo mai desiderato i doni dello Spirito Santo e né che il Signore rivelasse loro qualcosa di utile, non vogliono neppure che altri desiderino queste cose, e così avviene che quelli che non hanno ricevuto perché non hanno domandato sprezzano e vogliono mettere a tacere quelli che vogliono ricevere le cose “che Dio ha preparate per coloro che l’amano”.72
Vediamo ora alcune richieste che avrebbero potuto sembrare ‘non secondo la volontà di Dio’ a qualcuno che si fosse trovato lì ad ascoltarle mentre venivano fatte, ma che furono esaudite da Dio perché fatte con piena certezza di fede ed in accordo con la sua volontà.
È scritto: “Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni che noi, e pregò ardentemente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi”.73 Qualcuno dirà: ‘Come! Un uomo pregò affinché non piovesse e Dio lo esaudì? Ma come è possibile una tale cosa? Certo, è più facile sentire che qualcuno abbia pregato affinché piovesse che sentire che qualcuno abbia pregato affinché non piovesse; ma questo nulla toglie alla preghiera di Elia, uomo di Dio. Per capire perché Elia pregò in quella maniera, bisogna esaminare quale fosse la condotta del re che regnava su Israele al suo tempo e quella del popolo d’Israele in mezzo al quale viveva Elia. La Scrittura ci insegna che ai giorni d’Elia, il popolo d’Israele aveva abbandonato Dio e aveva piegato il suo ginocchio davanti a Baal e la sua bocca l’aveva baciato, tranne un residuo di settemila persone. Oltre a ciò i figliuoli d’Israele avevano demolito gli altari dell’Eterno ed avevano ucciso i profeti di Dio. Anche Achab e sua moglie erano da biasimare, infatti è scritto: “E veramente non v’è mai stato alcuno che, come Achab, si sia venduto a far ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, perché v’era istigato da sua moglie Izebel. E si condusse in modo abominevole, andando dietro agli idoli, come avevano fatto gli Amorei che l’Eterno aveva cacciati dinnanzi ai figliuoli d’Israele”.74
Come potete vedere i peccati del popolo d’Israele erano gravi e meritavano una punizione. Dio aveva avvertito gli Israeliti nella legge, dicendogli: “Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti, se disprezzate le mie leggi…spezzerò la superbia della vostra forza; farò che il vostro cielo sia come di ferro, e la vostra terra come di rame”.75 Elia conosceva questo avvertimento di Dio, quindi non c’è da meravigliarsi se pregò ardentemente affinché non piovesse e Dio lo esaudì. Badate che non sto dicendovi di pregare affinché non piova sugli empi, ma solo che per alcuni particolari motivi e bisogni, uno, anche oggi, può essere sospinto dallo Spirito a pregare affinché non piova per un determinato tempo in un determinato luogo e Dio lo esaudisce.
Vi fu un altro profeta che chiese a Dio di fare delle cose particolari in una specifica circostanza: Eliseo.
La Scrittura dice che il re di Siria, quando seppe da uno dei suoi servi che Eliseo faceva sapere al re d’Israele perfino le parole che egli diceva nella camera dove dormiva, mandò a pigliare Eliseo. Il re mandò a Dothan (dove aveva sentito che si trovava Eliseo) cavalli, carri e gran numero di soldati, i quali giunsero di nottetempo e circondarono la città. “Il servitore dell’uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, uscì fuori, ed ecco che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la città. E il servo disse all’uomo di Dio: ‘Ah, signor mio, come faremo?’ Quegli rispose: ‘Non temere, perché quelli che sono con noi son più numerosi di quelli che sono con loro’. Ed Eliseo pregò e disse: ‘O Eterno, ti prego, aprigli gli occhi, affinché vegga!’ E l’Eterno aperse gli occhi del servo, che vide ad un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno ad Eliseo. E come i Siri scendevano verso Eliseo, questi pregò l’Eterno e disse: ‘Ti prego accieca cotesta gente!’ E l’Eterno l’accecò, secondo la parola d’Eliseo. Allora Eliseo disse loro: ‘Non è questa la strada, e non è questa la città; venitemi appresso, ed io vi condurrò all’uomo che voi cercate’. E li menò a Samaria. Quando furono entrati in Samaria, Eliseo disse: ‘O Eterno, apri loro gli occhi affinché veggano’. L’Eterno aperse loro gli occhi, e a un tratto videro che si trovavano nel mezzo di Samaria”.76 Dopo che Eliseo fece mettere davanti a quei soldati del pane e dell’acqua, il re d’Israele li licenziò, “e quelli tornarono al loro signore; e le bande dei Siri non vennero più a fare incursioni sul territorio d’Israele”,77 dice la Scrittura.
Come potete vedere, Eliseo pregò Dio di fare qualcosa di particolare sia in verso il suo servo e sia in verso i Siri. Qualcuno dirà: ‘A che cosa servirono queste preghiere di Eliseo? Esse servirono, perché il suo servo, nel vedere il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco, fu rassicurato, mentre quello che avvenne ai Siri fece sì che “le bande dei Siri non vennero più a fare incursioni sul territorio d’Israele”.78 Noi, dal canto nostro, non possiamo non riconoscere, ancora una volta, che “molto può la supplicazione del giusto fatta con efficacia”.79
E veniamo ora a ciò che domandò Gedeone a Dio. La Scrittura dice: “E Gedeone disse a Dio: ‘Se vuoi salvare Israele per mia mano, come hai detto, ecco, io metterò un vello di lana sull’aia: se c’è della rugiada sul vello soltanto e tutto il terreno resta asciutto, io conoscerò che tu salverai Israele per mia mano come hai detto’. E così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si levò per tempo, strizzò il vello e ne spremè la rugiada: una coppa piena d’acqua. E Gedeone disse a Dio: ‘Non s’accenda l’ira tua contro di me; io non parlerò più che questa volta. Deh, ch’io faccia ancora un’altra prova sola col vello: resti asciutto soltanto il vello, e ci sia della rugiada su tutto il terreno’. E Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto, e ci fu della rugiada su tutto il terreno”.80 Qualcuno dirà: Dio aveva già parlato a Gedeone dicendogli: “Và con codesta tua forza, e salva Israele dalla mano di Madian…perché io sarò teco tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo”,81 perché dunque Gedeone chiese quei segni a Dio? Gedeone avvertì la necessità di chiederli a Dio, ed io non mi sento affatto di criticare Gedeone per il suo comportamento. Voglio ricordarvi però che Gedeone di lì a poco sarebbe dovuto andare a combattere contro un esercito di circa centotrentacinquemila Madianiti con solo trecento uomini. Rendetevi conto che egli doveva avere le sue mani ben fortificate e che quei segni che lui chiese a Dio gliele fortificarono.
Nessuno può dire che Gedeone tentò Dio, chiedendogli quei segni, perché Gedeone non domandò quei segni per tentare Dio, ma affinché Dio gli confermasse che voleva salvare Israele per mano sua.
Alcuni hanno definito quello di Gedeone ‘un povero esempio da imitare’; ma io mi domando: ‘Cosa avrebbero fatto costoro che hanno da ridire pure sul comportamento di Gedeone, nel vedere tutta quella moltitudine di Madianiti? Alcuni parlano di avere fede in Dio, e poi, invece di domandare il danaro di cui hanno bisogno a Dio nella loro cameretta, aspettando che lui provveda, lo estorcono ai credenti con l’astuzia (loro sanno come fare), e poi senti dire proprio a loro che chiedere segni a Dio non s’addice a noi che abbiamo creduto in Cristo, perché è una mancanza di fiducia in Dio. Intanto, Dio esaudì Gedeone, e quello che lui chiese a Dio e fece per Israele è scritto, e ci serve d’ammaestramento.
Vorrei che notaste inoltre che Dio, dopo che concesse quei segni a Gedeone, lo mandò nel campo di Madian per udire un sogno che un Madianita aveva fatto e la sua interpretazione. Perché Dio volle che Gedeone sentisse quel sogno divino e la sua interpretazione che preannunziavano la disfatta di Madian? Per fortificare le sue mani infatti gli aveva detto: “Udrai quello che dicono; e dopo questo, le tue mani saranno fortificate per piombar sul campo”.82 E poi che dire? Gedeone, nella epistola agli Ebrei, è incluso tra coloro che ebbero “una buona testimonianza per la loro fede”;83 lui è tra coloro che per fede “divennero forti in guerra”84 e “misero in fuga eserciti stranieri”.85 Piacesse a Dio che nel suo popolo ce ne fossero molti di più di uomini valorosi come Gedeone, disposti (anche dopo avere chiesto dei segni a Dio) a servirlo in un determinato ministerio con pura coscienza, rinunziando alle cose nascoste e vergognose; sì, proprio a quelle cose di cui i corrotti si vantano ma che tornano a loro vergogna.
Fratelli, non è peccato chiedere dei segni a Dio per essere confermati in una determinata opera che ci si accinge a compiere alla gloria di Dio. C’è un modo di parlare da parte di alcuni che insegnano la parola di Dio che oltre a non essere chiaro, lascia intravedere la loro incredulità in determinate cose e la loro avversità ad esse. Pare proprio che non vogliono parlare di visioni, di sogni, di segni, come se la Scrittura li definisse ‘cose da nulla’, o ‘cose da non ardire a chiedere a Dio’, o ‘cose malvage da cui guardarsi’. La verità è che molti tante cose non le hanno mai sperimentate, anche perché non ci hanno mai dato l’importanza che hanno, e per questo parlano contro ad esse e vogliono far capire che per gli antichi quelle cose andavano bene, ma per noi che siamo ‘moderni’ no. Molti giudicano erratamente le richieste particolari di alcuni fratelli e sorelle sinceri e fedeli a Dio, perché non hanno la medesima loro fede o perché ritengono che Dio non sia in grado di esaudirle o che abbia smesso di agire come faceva anticamente. È sempre Dio poi, a dimostrare la sua immutabilità e che “ai giusti è concesso quello che desiderano”86 e che “le sue vie sono quelle d’un tempo”.87 Ci sono stati credenti che pensavano che Dio avesse cessato di comunicare il dono dello Spirito Santo e poi si sono ravveduti; ci sono stati quelli che pensavano che Dio non guarisse più come una volta e poi si sono ravveduti; ci sono stati quelli che pensavano che lo Spirito Santo avesse smesso di distribuire i suoi doni con la morte degli apostoli e poi si sono ravveduti; ci sono stati quelli che pensavano che Dio avesse smesso di parlare per via di sogni e di visioni ai nostri giorni e poi si sono ravveduti; ci sono stati quelli che pensavano che chiedere segni a Dio come fecero gli antichi non era più per noi e poi si sono ravveduti. Non è la prima volta che quelli che erano reputati ‘credenti che avevano perduto la ragione’ (a motivo della loro fede in Dio) o ‘sognatori e visionari’ (a motivo delle parole che Dio rivelava loro), poi sono stati dichiarati sani nella mente e nella fede (quantunque non ne avessero bisogno, perché già lo erano). Diletti, credete nelle sacre e fedeli promesse di Dio, e non nei vani ragionamenti di alcuni che non camminano secondo lo Spirito.
1 Matt. 21:22
2 Ebr. 11:1
3 Mar. 11:24
4 Mar. 11:24
5 Mar. 11:24
6 Giac. 1:5-8
7 Giac. 1:5
8 Giac. 1:5
9 Mar. 11:22,23
10 Mar. 11:23
11 Mar. 11:24 (Diod. )
12 Mar. 11:23
13 Matt. 8:5-10,13
14 Matt. 8:8
15 Mar. 11:23
16 Giov. 14:13
17 Giov. 15:7
18 1 Giov. 3:24
19 Giov. 15:7
20 Col. 3:16
21 1 Giov. 3:22
22 1 Piet. 3:7
23 1 Sam. 28:6
24 Mic. 3:1-4
25 Prov. 1:28-30
26 Is. 1:15; 59:3
27 Prov. 28:9
28 Prov. 21:13
29 Giac. 5:16
30 Ez. 18:5-9
31 Giac. 5:16
32 Giov. 15:7
33 2 Cor. 7:1
34 1 Giov. 5:14,15
35 Giov. 15:7
36 Giac. 4:3
37 Mar. 14:36
38 Luca 22:42
39 2 Cor. 12:7-9
40 Deut. 3:23-27
41 Num. 20:12
42 Num. 12:7
43 1 Re 19:1-4
44 1 Re 19:15,16
45 2 Sam. 12:14
46 2 Sam. 12:15,16
47 2 Sam. 12:18
48 Matt. 7:7
49 Matt. 7:11
50 Giov. 16:24
51 Sal. 4:7
52 Fil. 4:6
53 1 Piet. 5:6,7
54 Sal. 145:3
55 Sal. 147:5
56 Ef. 3:20
57 Ef. 1:19
58 Luca 11:13
59 1 Cor. 14:13
60 Giac. 1:5
61 Ger. 17:14
62 Sal. 107:19,20
63 Is. 53:5
64 Sal. 68:6
65 Prov. 19:14
66 Sal. 127:3
67 Ger. 33:3
68 2 Cor. 1:20
69 Giac. 4:2
70 Mar. 10:47
71 Mar. 10:47
72 1 Cor. 2:9; Is. 64:4
73 Giac. 5:17
74 1 Re 21:25,26
75 Lev. 26:14,15,19
76 2 Re 6:15-20
77 2 Re 6:23
78 2 Re 6:23
79 Giac. 5:16
80 Giud. 6:36-40
81 Giud. 6:14,16
82 Giud. 7:11
83 Ebr. 11:39
84 Ebr. 11:34
85 Ebr. 11:34
86 Prov. 10:24
87 Hab. 3:6