Sri Lanka: Saccheggiato l’edificio di una Chiesa Metodista

Il 5 aprile un gruppo di uomini ha fatto irruzione nell’edificio di una Chiesa Metodista nella città di Dehiwela, distretto di Colombo, ed ha portato via strumenti musicali, bibbie, innari e documenti della chiesa, compreso i registri di battesimo e di matrimonio.

Via | Persecution.net

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Sri Lanka: Cristiani aggrediti a colpi di machete

pannala-bulathkohupitiyaIl 25 marzo, un pastore ed un altro credente della Vineyard Community Church della città di Pannala sono stati aggrediti da un uomo armato di machete, secondo un rapporto della National Christian Evangelical Alliance of Sri Lanka. L’aggressore è penetrato nel locale di culto della Chiesa ed ha ferito gravemente i due fedeli.

Negli ultimi tre mesi i membri dell’Assembly of God church nella città di Bulathkohupitiya, provincia di Sabaragamuwa, hanno subito minacce ed intimidazioni da parte di abitanti dei villaggi locali e di monaci buddisti. La comunità è tenuta sotto controllo. Una petizione per la chiusura del luogo di culto è stata inviata al Ministero degli Affari Religiosi. Come risultato della tensione molti membri della Chiesa non hanno potuto riunirsi per il culto.

Via | Persecution.net

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Sri Lanka: in Parlamento arriva una legge anti-conversione

sri_lankaIl Parlamento dello Sri Lanka potrebbe varare nel breve una legge appositamente dedicata a bloccare le conversioni religiose. Un comitato permanente creato per lavorare su un “Documento per la Proibizione delle Conversioni Forzate” ha presentato il suo rapporto al Parlamento il 6 gennaio scorso, suggerendo la presentazione di meno emendamenti per spianare la strada al voto finale in febbraio.

Il provvedimento criminalizza ogni atto di conversione o tentativo di convertire con la forza o l’inganno una persona da una religione a un’altra. Chi violerà questa legge potrebbe rischiare fino a 7 anni di prigione e/o 500.000 rupie (circa 7.950 euro). I movimenti per i diritti civili e le chiese cristiane dicono che tale provvedimento viola il diritto di libertà religiosa costituzionalmente sancito e legittima la persecuzione a danno delle minoranze religiose. I leader cristiani nello Sri Lanka hanno ripetutamente espresso preoccupazione per il fatto che la legge, così com’è, è pericolosamente aperta a varie e soggettive interpretazioni che potrebbero criminalizzare non solo le legittime attività religiose, ma anche le altrettanto legittime azioni sociali (e umanitarie) fatte da organizzazioni basate su principi religiosi.

“Una donna cristiana, che dirige una fondazione umanitaria a favore degli orfani, mi ha chiesto se potrebbe essere accusata di violare questa nuova legge nel caso in cui tra i bambini di cui si occupa vi siano bambini non cristiani” ci ha detto un avvocato indiano. “Ora le persone ci penseranno due volte prima di aiutare i poveri e i bisognosi, per paura di essere accusati di un crimine a causa di questa legge”.

Fonte: Porte Aperte Italia

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SRI LANKA, Legge anti-conversione: le minoranze temono una stretta sulla libertà religiosa

Colombo (Asianews) – Un progetto di legge anti-conversione dal 6 gennaio attende il pronunciamento del parlamento; entro febbraio potrebbe essere varato. Sui media nazionali il tema non riceve particolare attenzione e la popolazione si interroga su rischi e opportunità di tale proposta.  L’obiettivo principale della normativa dovrebbe essere quello di prevenire le conversioni “forzate”, di chi decide di passare da una religione ad un’altra a seguito di pressioni o in cambio di soldi e vantaggi economici…(continua)

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Sri Lanka, proteste anti-cristiane in una cittadina del sud

A Middeniya è in atto da giorni una campagna contro la presenza di una nuova chiesa protestante. Aggressioni e minacce culminano con una manifestazione di 7mila persone animata dai gruppi e partiti di buddisti radicali.

Colombo – Una vasta campagna di proteste anti-cristiana è in corso nella cittadina di Middeniya – distretto di Hambanthota – nel sud dello Sri Lanka. A promuoverla sono leader buddisti radicali, infastiditi dalle attività dell’Assemblea di Dio (Aog), gruppo protestante arrivato di recente nella zona. Il 22 giugno scorso circa 7mila persone sono scese in piazza con cartelli come “I buddisti sono in pericolo”, “Salviamo Middeniya dai fondamentalisti!”.

La dimostrazione è arrivata dopo alcuni giorni di minacce e aggressioni contro i cristiani del posto. Per tutta la settimana scorsa manifesti per strada e negli autobus chiedevano alla gente di raccogliersi domenica per protestare. Il 12 giugno il tempio buddista di Middeniya aveva lanciato una petizione contro la presenza della chiesa dell’Assemblea di Dio.

La campagna anti-cristiana è sostenuta da due partiti politici estremisti, nella coalizione al governo: il Jathika Hela Urumaya (National Heritage Party, Jhu), composto da monaci buddisti favorevoli a leggi anti-conversione; ed Janatha Vimukthi Peramuna (People’s Liberation Front, Jvp), di matrice marxista.

Beddegama Samitha Thero, monaco buddista della zona, racconta ad AsiaNews che “un pastore della Ago è arrivato da poco nel villaggio, dove ha affittato una casa e iniziato a svolgere incontri di preghiera a cui partecipavano anche alcuni buddisti. Dopo ogni incontro l’uomo distribuiva razioni alimentari ai partecipanti, che così aumentavano di giorno in giorno”. Probabilmente è stato questo ad irritare i leader buddisti locali. “Non vi è, però, motivo di protestare in questo modo – denuncia il monaco – ognuno è libero di seguire e scegliere la propria religione. In un momento di così gravi tensioni etniche interne al nostro Paese, questi buddisti gettano solo benzina sul fuoco e creano ulteriori problemi”.

La National Christian Evangelical Alliance of Sri Lanka denuncia che ora il pastore della Ago, sua moglie e i loro tre figli vivono come murati vivi in casa, per paura di attacchi.

Fonte: AsiaNews – riprodotto con autorizzazione

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