Il sangue dell’Agnello

Gesù Cristo è l’Agnello di Dio che nella pienezza dei tempi offerse sé stesso per i nostri peccati. Egli era stato preordinato prima della fondazione del mondo a morire per i nostri peccati e quando giunse il tempo stabilito da Dio Egli fu mandato in questo mondo a morire sulla croce per i nostri peccati, a spargere il suo prezioso sangue per la remissione dei nostri peccati, e mediante il suo sangue salvarci dall’ira a venire.

Sì, c’è un’ira di Dio che ancora deve essere manifestata contro il mondo degli empi, ma noi figlioli di Dio, in virtù del sangue di Cristo con il quale siamo stati cosparsi, siamo sicuri di essere liberati da questa ira. Dio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo (1 Tess. 5:9).

Nella stessa maniera che gli Israeliti in Egitto, dopo che ebbero messo del sangue dell’agnello pasquale sui due stipiti e sull’architrave delle loro case, erano sicuri che il distruttore non sarebbe entrato nelle loro case per colpire i loro primogeniti, così noi che siamo stati cosparsi con il sangue di Cristo siamo sicuri di scampare all’ira di Dio a venire.

Gloria al suo nome ora e in eterno. Amen

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Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Temere Dio

“Ma a voi che siete miei amici, io dico: Non temete coloro che uccidono il corpo, e che dopo ciò, non possono far nulla di più; ma io vi mostrerò chi dovete temere: Temete colui che, dopo aver ucciso, ha potestà di gettar nella geenna. Sì, vi dico, temete Lui” (Luca 12:4-5)

Queste parole di Gesù ci fanno capire chiaramente che i nostri nemici possono agire contro di noi fino ad un certo punto, cioè loro possono uccidere il nostro corpo, ma non possono uccidere la nostra anima, che è immortale quindi, in Matteo infatti Gesù disse: “E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l’anima; temete piuttosto colui che può far perire e l’anima e il corpo nella geenna” (Matteo 10:28). Non solo, essi non possono neppure gettare la nostra anima nel fuoco dell’Ades che è il luogo di tormento che riceve le anime dei perduti dopo la loro morte. La nostra anima è nelle mani di Dio perché salvata per mezzo del sangue di Cristo e quindi quando essa si dipartirà dal nostro corpo andrà in Paradiso. Come anche essi non potranno impossessarsi del nostro corpo immortale che otterremo alla risurrezione dei morti e gettarlo nello stagno ardente di fuoco e di zolfo che è il luogo di tormento dove gli empi saranno gettati una volta risorti e giudicati. Sapere questo ci consola grandemente.

Ci fu un tempo qui in Europa quando infierì una persecuzione a morte contro i credenti, e molti di loro furono messi a morte con il fuoco, cioè bruciati vivi. E alcuni di loro prima di essere condannati al rogo dissero ai loro persecutori che preferivano essere bruciati e consumati dal fuoco ma andare con il Signore in cielo, anziché rinnegare il loro Salvatore, scampare a quel fuoco terreno ma non scampare al fuoco dell’inferno. Credevano di avere un anima immortale e che era molto meglio perdere il proprio corpo anziché la propria anima. Sia questo il nostro sentimento, fratelli e sorelle, quello che ci aspetta dopo la morte è la gloria celeste, un luogo meraviglioso dove regnano la pace e la gioia. Quand’anche i nostri nemici ci prendessero e ci condannassero a morte a motivo del Vangelo, riteniamo ferma fino alla fine la nostra professione di fede. Noi sappiamo che la nostra anima continuerà a vivere in Paradiso dove ci riposeremo dalle nostre fatiche in attesa della resurrezione quando otterremo un corpo glorioso, immortale e incorruttibile.

Ma se è vero che non dobbiamo temere gli uomini, è altresì vero che noi dobbiamo temere Dio che non solo può uccidere il corpo ma può pure fare scendere l’anima all’inferno e in quel giorno gettare il corpo e l’anima (che saranno riuniti tramite la resurrezione) nel fuoco eterno.

Il timore di Dio è il principio della sapienza, beati coloro che perseverano nel timore di Dio fino alla fine.

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Pensieri (Vol. 1)

Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Gli increduli saranno per certo condannati! [Audio Streaming]

Gli increduli saranno per certo condannati!
bibbia microfono mondo

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Gli increduli saranno per certo condannati!” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 13 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina https://illuminatobutindaro.org/audio/?p=archive&cat=all . Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

La buona guerra

L’apostolo Paolo scrisse a Timoteo: “Io t’affido quest’incarico, o figliuol mio Timoteo, in armonia con le profezie che sono state innanzi fatte a tuo riguardo, affinché tu guerreggi in virtù d’esse la buona guerra, avendo fede e buona coscienza; della quale alcuni avendo fatto getto, hanno naufragato quanto alla fede. Fra questi sono Imeneo ed Alessandro, i quali ho dati in man di Satana affinché imparino a non bestemmiare” (1 Tim. 1:18-20)

Ora, a prescindere del ruolo che ognuno di noi ha nel Corpo di Cristo, noi tutti figliuoli di Dio siamo chiamati a guerreggiare una guerra che è definita buona, quindi che vale la pena guerreggiare. Non è però una guerra carnale contro nemici carnali, perché noi non combattiamo contro carne e sangue, ma contro i principati, le potestà, i dominatori di questo mondo di tenebre e le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti.

E quindi le nostre armi non sono carnali, ma comunque esse sono potenti nel cospetto di Dio. Le nostre armi sono la verità, la giustizia, la prontezza che dà l’evangelo della pace, la fede, la salvezza, la Parola di Dio e la preghiera.

Facendo uso di queste armi riusciremo a stare saldi contro le insidie del diavolo e quindi il nemico delle anime nostre non riuscirà a fare breccia in noi.

Combatti dunque, fratello, non abbassare mai la guardia contro i tuoi nemici, essi sono spietati e sono pronti a farti del male, molto male, se tu glielo permetti.

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Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro

Il tempio dello Spirito Santo

La Scrittura dice che il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo (1 Cor. 6:19) perché lo Spirito di Dio abita in noi e siccome questo tempio è santo noi dobbiamo conservarlo in santità ed onore, non dandoci a passioni di concupiscenza come fanno i pagani che non conoscono Dio. Queste passioni sono numerose e svariate, basta considerare la condotta dei pagani per rendersene conto.

Quindi, badiamo a noi stessi e non permettiamo a queste passioni di penetrare in noi e vincerci perché ne avremmo un grosso danno. Ci corromperemmo e ci metteremmo di nuovo a servire le vanità ingannatrici la cui fine è la morte.

Beati coloro che prestano le loro membra al servizio della giustizia e non più al servizio dell’iniquità.

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Butindaro Giacinto, Roma 2015 – Versione aggiornata. Pagine 728.
Giacinto Butindaro