È ora disponibile online la registrazione audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio“, trasmessa in diretta streaming nella serata di ieri.
Dettagli tecnici:
– Formato: MP3
– Dimensioni: • 13 MB circa (qualità 128 Kbps) • 3 MB circa (qualità 24 Kbps)
– Durata: approssimativamente 13 minuti
Per accedere all’archivio completo delle registrazioni, visita: Archivio Predicazioni
È possibile ascoltare direttamente lo streaming dell’audio tramite il player integrato qui sotto.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili: ascoltate.
La Sacra Scrittura dice che voi siete sotto il peccato. Infatti, è scritto nell’epistola di Paolo ai santi di Roma, al capitolo 3: “tutti, Giudei e Greci, sono sotto il peccato, siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppure uno. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno di aspidi sotto le loro labbra. La loro bocca è piena di maledizione e d’amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Sulle loro vie è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via della pace. Non c’è timore di Dio dinanzi agli occhi loro.”
Dunque, questo è quello che dice la parola di Dio, che è verità, in merito a coloro che sono sotto il peccato. Che cosa significa essere sotto il peccato? Significa essere signoreggiati dal peccato, significa essere schiavi del peccato, perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. Che cos’è il peccato? Il peccato è la violazione della legge. Iddio ha dato una legge, la sua legge è santa, e coloro che la violano si rendono colpevoli nei confronti di Dio, perché violano la sua legge e appunto questa violazione costituisce il peccato.
Dunque, gli uomini senza Dio sono sotto il peccato. Voi siete sotto il peccato. Siete signoreggiati dal peccato, infatti non potete fare a meno di peccare, prendete piacere nel peccare e dunque, a motivo di ciò, siete nemici di Dio, nemici di Dio nella vostra mente e nelle vostre opere malvagie, perché le vostre opere sono malvagie. E, essendo che siete dei nemici di Dio, l’ira di Dio è sopra di voi, cioè Dio è indignato con voi, Dio è adirato verso di voi, perché Dio è santo, Dio è giusto e non tollera l’iniquità che voi commettete. Dunque, l’ira di Dio è sopra di voi e quindi siete privi della gloria di Dio. Infatti, dice la Scrittura: “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.”
Voi siete sulla via che mena in perdizione, proprio perché siete dei peccatori. È chiamata via che mena in perdizione perché è una via che mena in un luogo di tormento, un luogo di tormento dove c’è il fuoco. Questo luogo è l’inferno. Voi siete diretti all’inferno, voi non siete diretti in paradiso, voi siete privi della gloria di Dio, tenetelo ben presente questo. Dunque, siete diretti all’inferno, in questo luogo di tormento dove scendono le anime di coloro che muoiono nei loro peccati, essendo appunto schiavi del peccato. L’inferno è un luogo reale, il fuoco che c’è all’inferno è un fuoco reale, il tormento che c’è all’inferno è un tormento reale e voi ci state andando.
Ma sappiate anche questo: che nella pienezza dei tempi l’Iddio che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi ha mandato nel mondo il suo unigenito Figliuolo per essere il Salvatore del mondo, per salvare i peccatori, per affrancarli dal peccato e portarli sotto la grazia. Dunque, è venuto nella pienezza dei tempi il Figliuolo di Dio, il suo nome è Gesù Cristo, è venuto e ha compiuto l’opera di redenzione che era stata preordinata da Dio prima della fondazione del mondo. Infatti, Egli è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito e risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e poi apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio.
Tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti, secondo le quali le cose appunto dovevano avvenire così. Queste Scritture dei profeti concernevano il Cristo, cioè l’Unto che Dio aveva promesso ab antico per mezzo dei suoi profeti di mandare nel mondo per salvarlo.
E dunque, vi annunzio che chi crede nell’Evangelo, cioè nel messaggio che vi ho appena annunziato, viene affrancato, liberato dai suoi peccati, viene giustificato perché viene reso giusto, viene perdonato perché i suoi peccati gli vengono rimessi mediante il nome di Cristo Gesù, viene riconciliato con Dio perché appunto mediante Cristo Gesù viene la pace con con Dio, e chi crede nell’Evangelo ottiene anche la vita eterna. Quindi, egli viene strappato dal fuoco dove era diretto.
Quindi, io vi esorto a ravvedervi e a credere nell’Evangelo perché l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: “ma il giusto vivrà per fede”. Dunque, vi scongiuro nel nome del Signore a ravvedervi, cioè a cambiare mente, ad abbandonare i vostri pensieri iniqui e a credere nella buona novella che Gesù è il Cristo. Credendo nella buona novella, o Evangelo, sarete salvati, affrancati dal peccato e appunto sarete trasportati sotto la grazia. Non sarete più sotto il peccato, ma sotto la grazia di Dio, cioè l’immeritato favore di Dio, perché? Perché la salvezza, il perdono dei peccati, la giustificazione, la riconciliazione, la vita eterna sono tutte cose che si ricevono per grazia di Dio, non per opere giuste che si sono fatte, nella maniera più assoluta, ma per grazia, affinché nessuno si glori nel cospetto di Dio.
Quindi, sappiate che siete sulla via della perdizione, ma se vi ravvedete e credete nell’Evangelo, sarete salvati e strappati quindi al fuoco dove siete diretti. Sarete strappati da quel fuoco e la morte non vi farà più paura perché voi adesso avete paura della morte, non sapete dove andate. La morte non vi farà più paura perché avrete la vita eterna. Avete la certezza che, quando vi dipartirete dal corpo, andrete nel regno dei cieli, in paradiso. È là che il Signore salverà la vostra anima. Ma se voi perseverate nella vostra incredulità, ciò che vi aspetta quando morirete è questo luogo di tormento chiamato inferno, che è un luogo terribile, orrendo, dove coloro che ci sono sono tormentati.
Quindi, io vi ho annunziato il ravvedimento, ma vi ho anche annunziato l’Evangelo, la buona novella, nella quale credendo, l’uomo viene salvato, perdonato, giustificato, riconciliato con Dio ed ottiene la vita eterna. Che farete? Indurerete il vostro cuore o crederete? Sappiate che, se indurerete il vostro cuore, ciò che vi aspetta è la condanna. Gesù Cristo lo ha detto chiaramente: “chi non avrà creduto sarà condannato”. Non illudetevi, non date ascolto a coloro che vi dicono che Dio salverà tutti, a prescindere quello che gli uomini credono e fanno.
Ascoltate: coloro che vi dicono queste cose sono dal diavolo. Ravvedetevi e credete nell’Evangelo, altrimenti per voi non ci sarà assolutamente alcuna possibilità di salvezza, nessuna. Ciò che vi aspetta è il tormento, il tormento prima nel fuoco dell’inferno, e poi e poi nel fuoco dello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda, nel nel quale sarete gettati il giorno del giudizio, quando risusciterete e comparirete davanti al trono di Dio per essere giudicati, e poi gettati in quest’altro luogo di tormento terribile, dove sarete tormentati nei secoli dei secoli, anima e corpo.
Quindi, io vi ho avvertiti, vi ho avvertiti. Chi ha orecchi da udire, oda.