Dio nel biasimare il popolo d’Israele perchè lo aveva abbandonato per andare dietro agli dèi stranieri e all’iniquità, gli disse: “È la tua perdizione, o Israele, l’essere contro di me, contro il tuo aiuto” (Osea 13:9).
Le stesse parole continuano a tuonare contro tutti coloro che in mezzo alla Chiesa hanno abbandonato il Signore per andare dietro ai piaceri del mondo, alle svariate concupiscenze della carne: ‘E’ la vostra perdizione essere contro il Signore!’ Ma perchè è la loro perdizione? Perchè questa è la fine che aspetta coloro che smettono di servire il Signore, e si mettono a servire il peccato. Paolo per esempio dice di coloro che servono il proprio ventre, e quindi il peccato, che la fine loro è la perdizione (cfr. Fil. 3:19). Se l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio, come dice Giacomo, e diventare amici del mondo significa automaticamente diventare nemici di Dio, è inevitabile che un credente che smetta di essere amico di Dio vada in perdizione.
Ma costoro si illudono pensando che nulla di male potrà accadergli, e ancora peggio di ciò vengono illusi da pastori che invece di pascere il gregge del Signore pascono loro stessi a danno dell’anima loro. ‘Dio è con noi, non contro di noi, non temete’, ripetono questi uomini corrotti accecati dalle tenebre. Ascoltate, voi che leggete queste mie parole, se siete tra gli amanti del mondo, dovete sapere per certo che siete contro Dio, siete diventati suoi nemici per cui Dio è indignato contro di voi, altamente indignato e per spegnere questa sua ardente ira dovete convertirvi dalle vostre vie malvage, dovete abbandonarle e mettervi a camminare sui sentieri antichi, sui sentieri di giustizia che calcavate all’inizio. Esaminate le vostre vie e tornate al Signore, allora Egli sarà la vostra salvezza e quando verrà per voi l’ora del trapasso, l’anima vostra si involerà verso il paradiso.