È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Egli l’ha fatto esser peccato per noi” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 10 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate.
La Sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma quanto segue: “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l’ha fatto essere peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.”
Chi è colui che non ha conosciuto peccato? È Gesù di Nazareth, il Cristo di Dio, il quale fu generato dallo Spirito Santo, perché sua madre Maria rimase incinta per virtù dello Spirito Santo, mentre era fidanzata a colui che poi diventò suo marito, cioè a Giuseppe.
Ebbene, Gesù, il Cristo, durante la sua vita terrena non commise alcun peccato. Egli fu tentato in ogni cosa come noi, però senza peccare. Egli dunque era il Santo, il Giusto, ma Iddio l’ha fatto essere peccato per noi. Perché? Perché egli, essendo il Cristo, doveva caricarsi, doveva portare i nostri peccati e dunque Iddio fece cadere su lui l’iniquità di noi tutti, e così egli morì per i nostri peccati, affinché si adempisse quello che era scritto del Cristo. E questo, queste parole furono scritte secoli prima che Gesù venisse al mondo: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità.” Egli dunque portò nel suo corpo i nostri peccati, li portò sul legno della croce, perché egli fu crocifisso sotto Ponzio Pilato, che era il governatore della Giudea, il quale sentenziò che di Gesù fosse fatto quello che il popolo dei Giudei chiedeva a gran voce, cioè che fosse crocifisso. Ma ciò avvenne per il determinato consiglio di Dio, perché Iddio appunto aveva prestabilito che il suo Cristo dovesse morire per i nostri peccati. Egli dunque, cioè Dio, l’ha fatto essere peccato per noi. Per quale ragione? Affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui, quindi affinché noi fossimo giustificati, affinché noi ricevessimo da Dio la sua giustizia che è basata sulla fede, e ricevendo la sua giustizia, noi siamo diventati giustizia di Dio in lui.
Dunque bisogna considerare la ragione per cui il Cristo morì per i nostri peccati. Ma egli non solo morì per i nostri peccati, ma egli, dopo essere stato ucciso, fu seppellito, e il terzo giorno risuscitò dai morti, affinché si adempisse quanto era stato detto da Davide, che era profeta, il quale infatti aveva detto per lo Spirito: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione.” Davide, antivedendola, parlò della risurrezione del Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Quelle parole si sono adempiute in Gesù di Nazareth, quindi egli è risuscitato dai morti affinché si adempissero le Scritture.
Dopo essere risuscitato dai morti, si fece vedere dai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio, ai quali apparve, con i quali mangiò, bevve, parlò. Dunque egli è risuscitato dai morti ed ora chi crede in lui riceve la remissione dei suoi peccati, dei propri peccati, mediante il suo nome, perché il Cristo ha sparso il suo prezioso sangue per la remissione dei nostri peccati. Chi crede in lui viene giustificato e quindi diventa giustizia di Dio in lui. Chi crede in lui viene perdonato, perdonato, perché i suoi peccati vengono cancellati e poi chi crede in lui ottiene la vita eterna, perché la vita eterna è il dono di Dio.
Dunque tu che mi ascolti, che sei sotto il peccato, devi ravvederti, cioè devi cambiare mente, modo di pensare, abbandonando i tuoi pensieri iniqui e vani, e devi credere, devi credere nell’Evangelo che ti ho annunziato, che è l’Evangelo di Dio, ossia che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo nel quale devi credere per essere salvato, perché è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima, poi del Greco, poiché in essa la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede.”
Quindi considera attentamente che non c’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini per il quale noi abbiamo ad essere salvati. Quel nome è il nome di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, colui che non ha conosciuto peccato e che Dio ha fatto essere peccato per noi affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. È dunque nel suo nome che io ti esorto a credere affinché tu sia salvato dai tuoi peccati, perdonato, giustificato, riconciliato con Dio e scampi così alle fiamme dell’inferno dove sei diretto, perché tu in quanto peccatore e schiavo del peccato sei sulla via della perdizione e sei diretto all’inferno, in questo luogo di tormento che accoglie le anime di coloro che muoiono nei loro peccati. Quindi ti scongiuro nel nome del Signore a ravvederti, a credere nell’Evangelo affinché tu ottenga la vita eterna e scampi a quell’orribile fine a cui stai andando incontro.
Ravvediti, credi nell’Evangelo, credi in colui che è morto ed il terzo giorno è risuscitato dai morti. Chi ha orecchi da udire, oda.