È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Chi non avrà creduto sarà condannato” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 8 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 8 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, dopo essere risuscitato dai morti, apparve ai suoi discepoli. Quando apparve agli undici, e apparve loro mentre erano a tavola, disse loro:
“Andate per tutto il mondo e predicate l’Evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato, ma chi non avrà creduto sarà condannato”.
Ponete la massima attenzione su queste parole di Gesù: chi non avrà creduto sarà condannato. Perché e queste sono le parole che vi spiegherò.
Allora, intanto, cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, l’Evangelo di Cristo, e questo è l’Evangelo nel quale, non credendo, l’uomo sarà condannato.
Perché è così grave non credere nell’Evangelo? Perché il non credere nell’Evangelo costa la condanna? Perché nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Questo significa che credendo nel messaggio dell’Evangelo, l’uomo viene giustificato, viene reso giusto. Quindi, siccome che la giustizia di Dio basata sulla fede è rivelata nell’Evangelo, non credere nell’Evangelo equivale, dico equivale, a rimanere sotto il peccato, cioè equivale a rimanere agli occhi di Dio dei peccatori sulla via della perdizione, perché i peccatori sono sulla via della perdizione in quanto nemici di Dio.
I peccatori possono scampare alla perdizione solamente credendo nell’Evangelo, perché credendo nell’Evangelo, l’uomo viene giustificato, giustificato dunque per fede, per la grazia di Dio. Questa è la ragione, dunque, per cui chi non avrà creduto nell’Evangelo sarà condannato. Quindi tu che mi ascolti, devi sapere questo: che se ti rifiuterai di credere nell’Evangelo che ti ho annunziato, tu sarai condannato. Non importa quanto tu possa apparire giusto, buono e bravo al mondo; non importa di che religione tu faccia parte. Devi sapere questo: che se non crederai nell’Evangelo, sarai condannato. La Scrittura dice che “chi crede nel Figliuolo ha vita eterna, ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra di lui”.
È come dunque vi ho annunziato: cioè chi rifiuta di credere nell’Evangelo non vedrà la vita, non vedrà la vita perché non ha vita eterna e l’ira di Dio resta sopra lui. Cioè l’ira di Dio, l’ira di Dio è l’ira di Colui che ha creato tutte le cose. Devi sapere, quindi, che rifiutandoti di credere nell’Evangelo, l’ira di Dio resterà sopra di te e, se l’ira di Dio resterà sopra di te, è evidente che, quando tu morirai, uomo o donna che tu sia, te ne andrai in perdizione nelle fiamme dell’inferno, nelle fiamme di questo luogo di tormento nel quale appunto scendono le anime dei peccatori.
Dunque tu che mi ascolti, io ti esorto a ravvederti, ad abbandonare i tuoi pensieri vani, i tuoi pensieri iniqui e a credere nell’Evangelo, perché credendo nell’Evangelo sarai giustificato, credendo nell’Evangelo sarai liberato dai tuoi peccati, sarai riconciliato con Dio, otterrai la vita eterna. Ma se rifiuterai di credere nell’Evangelo, sarai condannato. Il mio desiderio, la mia preghiera per te che ascolti, è che tu sia salvato e quindi che tu ti ravveda e creda nell’Evangelo della della grazia di Dio. Appunto, della grazia di Dio, perché la salvezza è per grazia, non è in virtù d’opere, affinché nessuno si glori. Quindi, ravvediti e credi nell’Evangelo, altrimenti sarai condannato, te ne andrai in perdizione, è cosa sicura, è cosa sicura.
Chi ha orecchi da udire, oda.