È per grazia, non è in virtù d’opere [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “È per grazia, non è in virtù d’opere” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 10 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate: la salvezza dal peccato è per grazia, ossia è gratuita e non è in virtù d’opere affinché nessuno si glori. Questo è quello che insegna la Sacra Scrittura che è la Parola di Dio.

Esiste la salvezza dal peccato perché esiste la schiavitù del peccato. Infatti, dovete sapere che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Questo lo dovete tenere bene a mente per capire che cos’è la salvezza.

Ora, che cos’è il peccato invece? La Scrittura dice che “il peccato è la violazione della legge”. Di quale legge? Della legge di Dio, perché Dio ha dato una legge ad Israele fatta di comandamenti e la violazione della legge costituisce appunto peccato agli occhi di Dio.

Allora, del peccato che voi servite o dal peccato che voi servite potete essere salvati, o meglio dovete essere salvati. Salvati, cioè affrancati, liberati, questo significa. Ora, l’unica maniera affinché voi possiate essere salvati dal peccato è credere nell’Evangelo.

Che cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, o Messia, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco.

Che cosa significa questo? Che se tu, che mi ascolti, credi nell’Evangelo, nel momento in cui crederai nell’Evangelo sarai salvato, sarai liberato dai tuoi peccati. Perché appunto l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente. Mediante l’Evangelo l’uomo viene salvato, naturalmente a condizione che creda nell’Evangelo.

Quindi quello che ti esorto a fare, a te peccatore che sei sulla via della perdizione, è questo: ravvediti, cioè cambia modo di pensare, cambia mente, abbandonando i tuoi pensieri vani e iniqui che peraltro ti rendono nemico di Dio, e credi nell’Evangelo che ti ho annunziato. Credendo nell’Evangelo sarai appunto salvato, e questo appunto conferma che la salvezza è per grazia mediante la fede.

Dunque è gratuita la salvezza, non è qualcosa che si può meritare, non è qualcosa che si può comprare, quindi non è qualcosa che l’uomo può, diciamo, acquistare o farsi dare da Dio in cambio di opere buone, no. La salvezza è per grazia, è un immeritato favore sostanzialmente che Dio concede a coloro che credono nell’Evangelo.

Non è dunque in virtù d’opere: tu non puoi essere salvato sforzandoti di fare il bravo o di essere buono. Non puoi essere salvato, diciamo, recitando preghiere o digiunando, facendo digiuni o facendo elemosine, no. Non puoi essere salvato per opere perché se la salvezza fosse per opere l’uomo si potrebbe gloriare una volta ricevuta la salvezza. Invece la salvezza è per grazia mediante la fede e così tutto ciò toglie all’uomo ogni vanto. All’uomo viene tolto ogni vanto dunque per la legge della fede.

A te che pensi di poter essere salvato per le opere, ti dico che ti stai illudendo. Ti stai illudendo: fai parte di quei di quei centinaia di di milioni di persone che in tutto il mondo pensano di essere salvati appunto per le loro opere buone. Ti stai illudendo perché, poi, quando morirai, intanto rimani schiavo del peccato, perché non importa quante opere tu compia, tu rimani schiavo del del peccato senza credere nell’Evangelo.

Ma poi, quando morirai, che cosa ti succederà? Cosa ti succederà? Quando spirerai, l’anima tua si dipartirà dal corpo tuo perché tu hai un’anima, e si dipartirà per scendere, scendere, scendere e andare in un luogo di tormento che si chiama Ades, comunemente conosciuto con il nome di inferno, e in questo luogo c’è il fuoco che arde, e là sono tormentati coloro che appunto muoiono nei loro peccati, schiavi del peccato.

Capito cosa cosa sta succedendo? Tu ti stai illudendo, ti stai illudendo, sei sulla via che va all’inferno. Ti hanno detto: “Ma sì, ma poi alla fine il Signore ti salverà, fai questo, fai quell’altro, poi alla fine il Signore ti salverà in paradiso”. No, il Signore non ti salverà nel suo regno celeste, ti farà scendere nell’Ades, nell’inferno, ti farà scendere all’inferno dove c’è un fuoco non attizzato da mano d’uomo e là sarai tormentato.

Quindi, siccome che il mio desiderio è che voi che mi ascoltate, che siete sotto il peccato, il mio desiderio è che voi siate – non solo il desiderio anche la mia preghiera – che voi siate salvati, io vi scongiuro nel nome del Signore a ravvedervi e a credere nell’Evangelo perché credendo nell’Evangelo sarete salvati, sarete salvati mediante la fede, per grazia.

Allora in quel giorno gioirete, gioirete di un’allegrezza ineffabile e gloriosa, perché avrete ricevuto la salvezza. Questa così grande salvezza che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è disceso dal cielo per acquistarci col suo prezioso sangue, morendo sulla croce e poi resuscitando appunto dai morti il terzo giorno. Opera gloriosa compiuta da Gesù, un’opera di redenzione, un’opera di redenzione che appunto oggi permette all’uomo di ricevere, all’uomo che crede, di ricevere la salvezza dal peccato mediante la fede nell’Evangelo.

Dunque sappilo, te lo ripeto, la salvezza dal peccato è per grazia, è gratuita, non è in virtù d’opere affinché nessuno si glori. Quindi ravvedetevi, credete nell’Evangelo, il Signore avrà misericordia di voi, vi salverà, vi perdonerà, vi giustificherà, vi darà la vita eterna e vi strapperà alle fiamme del fuoco dove siete diretti e quando morirete, seppur avrete perseverato fino alla fede nella fede fino alla fine, quando morirete il Signore vi salverà nel suo regno celeste.

Quindi affrettatevi, affrettatevi, non vi vantate del domani perché non si sa quello che un giorno possa produrre, il domani quello che possa produrre, non si sa. Oggi, in questo momento anzi, ravvedetevi e credete nell’Evangelo, che è l’Evangelo della grazia di Dio, affinché siate salvati per grazia mediante la fede.

Chi ha orecchi da udire, oda.

Il blog di Illuminato Butindaro
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