Abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte [Audio Streaming]

bibbia microfono mondo

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 11 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 11 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate perché questa è la parola di Dio, dell’Iddio vivente e vero che ha fatto il cielo, la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi.

La Sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma che Cristo Gesù “essendo in forma di Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini; ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al disopra d’ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.

Dunque Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l’Unigenito del Padre, essendo in forma di Dio, non reputò rapina o non reputò cosa da ritenere con avidità l’essere uguale a Dio. Infatti, il Figlio di Dio era Dio. Infatti, la Sacra Scrittura afferma in maniera inequivocabile che “nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. Dunque il Figlio di Dio, che era Dio da ogni eternità, che cosa fece? Annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini. Infatti, “la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi”, dice l’Apostolo Giovanni, “piena di grazia e di verità”. E continua sempre Giovanni dicendo: “E noi abbiamo contemplata la sua gloria, gloria come quella dell’Unigenito venuto da presso al Padre.”

Ecco che Dio Padre ha dunque mandato il suo Figliuolo nel mondo in carne, simile a carne di peccato, e questo a motivo del peccato. Perché? Perché Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto nel mondo per offrire se stesso in sacrificio a Dio. Sì, proprio così: è venuto nel mondo per dare se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio qual profumo d’odor soave. E tutto questo a motivo del peccato. Infatti, Egli diede la sua vita per noi per espiare i nostri peccati. Ecco perché Dio ha mandato nel mondo il suo Figliuolo in carne simile a carne di peccato, a motivo del peccato, affinché mediante il suo sacrificio il Figlio di Dio annullasse il peccato.

Egli infatti si fece ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce, perché noi sappiamo che Gesù fu crocifisso, morì per i nostri peccati. Egli si caricò dei nostri peccati nel suo corpo per compiere l’espiazione dei nostri peccati mediante il suo prezioso sangue. Ecco perché si fece ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. E tutto questo perché era stato naturalmente preannunziato che dovesse avvenire, cioè il Cristo o il Messia doveva morire per i nostri peccati. Il profeta Isaia infatti aveva detto: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”.

Ecco dunque, lo ripeto, la ragione per cui Gesù si fece ubbidiente fino alla morte e alla morte della croce: per amore nostro, per appunto per i nostri peccati, affinché mediante il suo sangue i nostri peccati fossero espiati. Dunque vi annunzio che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è morto per i nostri peccati secondo le Scritture. Vi annunzio anche che Egli fu seppellito, ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti secondo le Scritture. Sì, anche qui affinché si adempissero le Scritture profetiche secondo le quali il Cristo doveva risuscitare dai morti.

Era impossibile, era impossibile che il Cristo fosse dalla morte ritenuto. Infatti, perché era impossibile? Perché si dovevano adempiere queste parole di Davide, il dolce cantore di Israele, che aveva preannunziato appunto in questa maniera la risurrezione del Cristo: “E anche la mia carne riposerà in isperanza; poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Di chi parlò? Di chi parlò? Di che cosa parlò Davide? Egli, antivedendola, parlò della resurrezione di Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione.

Noi vi attestiamo che Gesù Cristo appunto risuscitò dai morti il terzo giorno affinché si adempissero le Scritture. Quindi queste Scritture si sono adempiute. Gesù Cristo è veramente risuscitato dai morti e dopo essere risuscitato dai morti si fece vedere dai suoi discepoli e Egli si manifestò ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Perché Gesù risuscitò? Risuscitò dai morti a cagione della nostra giustificazione, dunque affinché noi ottenessimo la giustizia che viene da Dio basata sulla fede, ossia affinché noi fossimo giustificati.

Dunque, ecco la buona novella che il Signore ha ordinato di predicarvi affinché, credendo in essa, voi otteniate la salvezza dai vostri peccati, la remissione dei vostri peccati, la giustificazione; siate riconciliati con Dio e otteniate la vita eterna in Cristo Gesù, il Signore.

Dunque qualcuno dirà: “Ma allora è tutto per grazia?” Sì, è tutto per grazia. La verità e la grazia sono venute per mezzo di Gesù Cristo. Io vi annunzio la grazia di Dio che è in Cristo Gesù. Dunque ravvedetevi e credete nell’Evangelo affinché il Signore abbia misericordia di voi perdonandovi, salvandovi, giustificandovi, riconciliandovi a a lui e poi affinché scampiate in questa maniera alle fiamme dell’inferno, di questo luogo di tormento dove voi siete diretti perché voi siete senza Cristo, senza Dio nel mondo, siete sotto il peccato e quindi figliuoli di ira sulla via della perdizione.

Ma io vi annunzio il ravvedimento e vi annunzio l’Evangelo affinché voi vi ravvediate, affinché voi crediate nell’Evangelo e credendo nell’Evangelo siate salvati. Perché il mio desiderio è che voi siate salvati, il mio desiderio è che voi siate giustificati, perdonati, riconciliati con Dio e che scampiate appunto a questo luogo di tormento che è l’inferno dove vanno tutti coloro che muoiono nei loro peccati. Quindi ricordatevi, appunto tenete bene a mente l’Evangelo che vi ho annunziato e credete in esso, credete in esso affinché veramente siate salvati.

L’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Sappiate dunque che credendo nell’Evangelo l’uomo viene salvato, l’uomo viene giustificato, tutto naturalmente gratuitamente, gratuitamente. Ravvedetevi dunque e credete nell’Evangelo della grazia di Dio.

Ricordatevi, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò se stesso facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. Già, fino alla morte della croce. Ma Gesù Cristo, dopo essere stato ucciso per crocifissione, Egli risuscitò dai morti, Egli vive nei secoli dei secoli. In questo momento, mentre io vi sto parlando, Gesù Cristo è seduto alla destra del Padre dove intercede per i santi. Sì, ecco dove è Gesù, e dovete sapere che angeli, principati e potenze gli sono sottoposti e che tutti gli angeli di Dio lo adorano. Infatti, Dio ha comandato che tutti gli angeli lo devono adorare, e difatti lo adorano come lo adoriamo noi suoi discepoli, perché Egli è Dio benedetto in eterno.

Quindi ravvedetevi e credete nell’Evangelo, e il Signore avrà misericordia di voi. Chi ha orecchi da udire, oda.