L’apostolo Paolo afferma che “Davide proclama la beatitudine dell’uomo al quale Iddio imputa la giustizia senz’opere, dicendo: Beati quelli le cui iniquità son perdonate, e i cui peccati sono coperti. Beato l’uomo al quale il Signore non imputa il peccato” (Romani 4:6-8). Ecco dunque perché sono beati coloro che hanno la giustizia che viene da Dio basata sulla fede: perché le loro iniquità sono perdonate, i loro peccati sono coperti e Dio non gli imputa il loro peccato! Questo che cosa significa quindi? Che la giustizia che Iddio ci imputa senza opere, è PERFETTA! E questa giustizia è da fede a fede, per cui è una giustizia che viene dalla fede dall’inizio alla fine, e quindi è per grazia fino alla fine. Era per fede quando abbiamo creduto al principio, è per fede ora che crediamo, e continuerà ad essere per fede fino alla fine della nostra vita, secondo che è scritto: “Il giusto vivrà per la sua fede” (Habacuc 2:4). Coloro dunque che insegnano che alla giustificazione per fede che abbiamo conseguito e che abbiamo tuttora, vanno aggiunte le nostre opere buone per integrarla, ossia per completarla, o renderla completa, sono degli scellerati, degli eretici, dei nemici di Dio, perché sono nemici della Sua giustizia che Egli nella sua grazia ci imputa senz’opere. Essi sono nemici della grazia di Dio; perché “se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia” (Romani 11:6). Detto in altre parole, questi uomini malvagi vorrebbero farvi credere che le vostre iniquità sono perdonate, i vostri peccati sono coperti, e il Signore non vi imputa il peccato, a condizione che voi aggiungiate alla vostra fede delle opere buone!!! E’ una follia la loro, lo so, ma le cose stanno così. Per cui dopo avere creduto, secondo questi uomini spregevoli, le nostre iniquità sono perdonate, i nostri peccati coperti, e il Signore non ci imputa il peccato, anche grazie alle opere buone che compiamo (che ripeto per l’ennesima volta, sono opere utili per le quali in quel giorno riceveremo un premio dal Signore), e non solo per fede! Per cui le opere buone diventano di fatto delle opere riparatorie o espiatorie, per così dire. In questa maniera, essi attaccano in maniera spudorata la grazia di Dio, annullandola, ma anche il sangue prezioso di Cristo, annullando il suo glorioso potere, perché la Scrittura afferma che noi ora siamo “giustificati per il suo sangue” (Romani 5:9). Comprendete? SIAMO GIUSTIFICATI PER IL SUO SANGUE! E’ grazie al sangue di Cristo infatti che le nostre iniquità sono perdonate, i nostri peccati coperti, e il Signore non ci imputa il peccato. Possiamo forse noi con le nostre opere buone aggiungere qualche cosa all’opera meravigliosa e gloriosa del sangue di Cristo, per il quale siamo giustificati? No, niente, assolutamente niente. Ma questi eretici, che hanno in avversione la giustizia di Dio, si sono messi a dire sostanzialmente che è anche per le nostre opere buone che le nostre iniquità sono perdonate, i nostri peccati coperti, e il Signore non ci imputa il peccato! La cosa è molto seria dunque, fratelli, perché costoro di soppiatto introducono fra i fratelli questa eresia distruttiva, che non solo rende di fatto imperfetta la giustizia di Dio, ma rende inefficace il sangue di Cristo. Costoro vogliono fare scadere dalla grazia i santi, e fargli perdere la giustizia di Dio basata sulla fede, facendoli così sprofondare nella disperazione e nella confusione, per menarli poi in perdizione. Vi scongiuro nel nome del Signore Gesù a non avere niente a che fare con costoro!
Giacinto Butindaro
Tratto da: La nuova Via