A coloro che credono di essere giustificati per opere [Audio Streaming]

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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “A coloro che credono di essere giustificati per opere” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 12 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La Sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma che: “per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato”.

Quindi, con queste parole, Iddio esclude che l’uomo possa essere giustificato per le sue opere, per opere, diciamo, come oggi vengono chiamate in molte circostanze, riparatorie. Comunque il Signore fa sapere che per le opere buone, per le opere giuste, nessuno sarà giustificato al Suo cospetto. Questo perché la legge che Dio ha dato, e nella cui in questa legge ci sono tanti precetti che ordinano di fare naturalmente opere opere buone, dico mediante la legge è data la conoscenza del peccato, non la giustificazione dal peccato.

Cioè la legge che Dio ha dato, mi riferisco alla legge che Dio ha dato ad Israele sul Monte Sinai, non è stata data affinché l’uomo sia giustificato per mezzo delle opere della legge, ma per dare al popolo la conoscenza del peccato. Quindi la Sacra Scrittura è categorica a tale riguardo: per le opere della legge nessuno sarà giustificato al Suo cospetto.

Dunque voi mi direte: “Ma allora la giustificazione come è ottenibile, come si può ottenere?” Ora la giustificazione che dà vita si ottiene soltanto per fede, cioè credendo nel Signore Gesù Cristo. Infatti cosa dice sempre la Scrittura? Che “Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v’è distinzione; difatti, tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, e sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù; il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d’esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond’Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù”.

Dunque, la giustizia di Dio, o la giustizia che viene da Dio, è basata sulla fede e, quindi, l’uomo la, la diciamo, la ottiene mediante la fede in Gesù Cristo. Tenete presente che questa è chiamata la giustizia di Dio e quindi è una giustizia perfetta, non è una giustizia imperfetta che manca di qualcosa, o e quindi bisogna aggiungervi qualche cosa perché non è completa. No, la giustizia di Dio è perfetta, completa e dunque chi la riceve viene da Dio costituito giusto.

Ora, questo concetto, o meglio, questa dottrina della giustificazione per fede, è confermata dalla dalle parole di un profeta, che è il profeta Habacuc, il quale disse che “il giusto vivrà per la sua fede”. Non dice “il giusto vivrà per le sue opere”, no, ma “il giusto vivrà per la sua fede”. E dovete sapere che la giustizia di Dio, appunto basata sulla fede, è rivelata nell’Evangelo perché è scritto che “in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: Ma il giusto vivrà per fede”.

Che cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, cioè l’Unto che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dei morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, questa è la parola dell’Evangelo nel nel quale è rivelata appunto la giustizia di Dio, appunto la giustizia di Dio. Quindi chi crede nell’Evangelo viene giustificato, viene reso giusto, costituito giusto.

Quindi, la giustificazione si ottiene credendo nel Signore Gesù Cristo senza le opere della legge, senza opere buone quindi. Cioè Dio imputa al credente la giustizia senza opere. In sostanza Iddio compie quello che compì con Abramo il patriarca, che del quale viene detto: “Or Abramo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia”. Che cos’è quel “ciò”? È la sua fede. La sua fede gli fu messa in conto di giustizia.

E dunque, Abramo fu giustificato non secondo la carne, non per le opere. Notate bene questo, perché se Abramo fosse stato giustificato per le opere, avrebbe avuto di che gloriarsi davanti a Dio. Ma, dinnanzi a Dio, Abramo non ha di che gloriarsi, proprio perché Iddio gli ha imputato la giustizia senza opere, quando lui credette, e credette appunto una promessa che Iddio gli aveva fatto.

E così, ancora oggi, chi crede in Colui che ha risuscitato dai morti Gesù, a lui gli viene messa in conto di giustizia la fede. Quindi tu, peccatore che mi ascolti, devi sapere questo: che tu puoi essere giustificato. Ma finora hai pensato di poterti, di poter essere giustificato mediante le tue opere, ma devi sapere che questo è impossibile. È impossibile, ti risulterà sempre impossibile. La tua giustizia farà sempre difetto, non potrai mai pervenire alla giustificazione.

Ma credendo nell’Evangelo conseguirai la giustizia di Dio che è appunto mediante la fede, perché è scritto che “il giusto vivrà per la sua fede”, e quindi sarai giustificato. Ecco perché ti esorto a ravvederti e a credere nell’Evangelo. Sì, nell’Evangelo. L’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco.

Credendo infatti nel nell’Evangelo sarai giustificato, reso giusto. Non solo, sarai anche salvato dai tuoi peccati, peccati che appunto ti signoreggiano. Da essi sarai liberato, sarai lavato dai tuoi peccati perché il sangue di Gesù ti purificherà da ogni peccato. E poi sarai riconciliato con Dio per mezzo di Cristo, perché in questo momento sei un nemico di Dio a motivo dei tuoi peccati. E poi otterrai la vita eterna, perché credendo nel Signore Gesù Cristo l’uomo ottiene la vita eterna, perché è scritto: “Chi crede ha vita eterna”.

Quindi ti annunzio la buona novella proprio nella speranza che tu, ascoltando l’Evangelo, tu possa credere nell’Evangelo e così essere salvato, giustificato, perdonato. Perché credendo nell’Evangelo si ottiene la remissione dei peccati, pure la remissione dei peccati. E poi affinché tu possa ottenere la vita eterna ed essere così sicuro che quando morirai andrai ad abitare col Signore in paradiso. Perché per coloro che muoiono nella fede, muoiono in Cristo Gesù, appunto c’è il paradiso, il regno dei cieli.

A differenza, invece, di quelli che muoiono nei loro peccati. Cosa succede a quelli che muoiono nei loro peccati? Cosa succede, quindi, agli increduli? Agli increduli, quando quando muoiono, succede qualcosa di terribile, perché essi muoiono e vanno all’inferno, in un luogo di tormento dove arde il fuoco e dove, appunto, le anime di coloro che vi che vi sono scese sono tormentate.

Quindi, considera che cosa ti aspetta, o uomo o donna. Che cosa ti aspetta, se non ti ravvederai e non crederai nell’Evangelo della grazia di Dio. Dopo la morte, ti aspetta veramente un tormento terribile, nelle fiamme dell’inferno. Quindi, è per questo che ti ho annunziato l’Evangelo della grazia di Dio, affinché tu, credendo in in esso, tu veramente possa essere salvato, perdonato, giustificato per la grazia di Dio. E non avrai, quindi, niente di che gloriarti davanti a Dio, perché, appunto, non è in virtù d’opere, ma è per la grazia di Dio, mediante la fede in Gesù Cristo.

Chi ha orecchi da udire, oda.