Il giusto vivrà per la sua fede [Audio Streaming]

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È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Il giusto vivrà per la sua fede” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 13 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate. La Sacra Scrittura, che è la parola di Dio, afferma nell’epistola di Paolo ai santi di Roma quanto segue:

“Poiché, siccome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saranno costituiti giusti”.

Dunque, per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori. Chi è questo chi è questo solo uomo la cui disubbidienza ha prodotto appunto ciò, cioè il fatto che molti siano stati costituiti peccatori? È Adamo, Adamo il primo uomo. E per mezzo di lui infatti il peccato è entrato nel mondo e, naturalmente, con quel peccato la condanna si è estesa a tutti gli uomini. “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”, questo è quanto dice la Sacra Scrittura.

Dunque, questo è quello che è avvenuto, diciamo, a cagione della disubbidienza di Adamo, in quanto Iddio gli aveva dato un ordine che era appunto questo: “Mangia pure liberamente del frutto di ogni albero del giardino, ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai per certo morrai”. Aveva ricevuto quest’ordine quindi di non mangiare quel particolare frutto, il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Ma Adamo disubbidì, Adamo disubbidì e per mezzo appunto della sua disubbidienza i molti sono stati costituiti peccatori.

Però la Scrittura dice anche che “per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti”. Questo uno solo, la cui ubbidienza ha fatto sì che molti siano costituiti giusti, è Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che il Padre ha mandato nel mondo nella pienezza dei tempi. E infatti Gesù ha eseguito un ordine che aveva ricevuto dall’Iddio e Padre suo. Fu Gesù stesso a parlare di questo ordine quando disse: “Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho potestà di deporla e ho potestà di ripigliarla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio”.

Quindi, Gesù Cristo ricevette l’ordine da parte dell’Iddio e Padre suo di deporre la sua vita come anche di ripigliarla. In virtù quindi della sua morte e della sua resurrezione, avvenuta tre giorni dopo la sua morte, ecco che appunto l’uomo che crede in lui viene costituito giusto, cioè viene giustificato.

Che cosa significa l’uomo che crede in in lui? Significa l’uomo che crede che Gesù è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Perché questo è l’Evangelo di Cristo nel quale l’uomo deve credere per essere giustificato, per essere costituito giusto.

Infatti, è nell’Evangelo che è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Dunque, l’uomo viene costituito giusto o giustificato soltanto mediante la fede in Gesù Cristo, senza le opere della legge, quindi affinché nessuno affinché l’uomo non si glori. Quindi la giustificazione è per grazia mediante la fede. Ecco perché è scritto che “il giusto vivrà per la sua fede”, così come è scritto nel libro del profeta Habacuc.

Dunque, nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio, la giustizia di Dio che si basa sulla fede, la giustizia che viene da Dio appunto basata sulla fede. E questo naturalmente fa sì che l’Evangelo sia potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco.

Quindi, considerate la potenza dell’Evangelo: è potenza di Dio. Tenete bene a mente queste parole. L’Evangelo non è una parola qualsiasi, l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, perché è parola di Dio vivente, permanente. E appunto credendo in essa, nella parola di Dio, appunto l’uomo viene salvato dai suoi peccati, quei quei peccati che contaminano la sua coscienza, quei peccati che lo dominano perché appunto egli serve il peccato. E appunto nel momento in cui l’uomo crede nell’Evangelo, viene salvato, affrancato dal peccato e i suoi peccati gli vengono cancellati grazie appunto al sangue prezioso di Gesù che egli sparse sulla croce per la remissione dei nostri peccati.

Dunque, la giustificazione che dà vita l’ha procurata Gesù, il Figlio di Dio, ubbidendo all’Iddio e Padre suo. Quindi, è gratuita la giustificazione che dà vita. Non si ottiene per opere giuste compiute, non si non si merita; si ottiene solamente, esclusivamente, per la grazia di Dio. E infatti, si ottiene mediante la fede. Ecco perché vi proclamo che “il giusto vivrà per la sua fede”.

Quindi, ravvedetevi e credete nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, affinché credendo in essa siate giustificati, costituiti giusti, perché allo stato attuale delle cose siete dei peccatori, siete dei nemici di Dio. L’ira di Dio è sopra di voi. Se moriste in questo momento senza Cristo andreste all’inferno, andreste in perdizione, perché è lì che vanno i peccatori.

Per quello vi esorto a ravvedervi e a credere nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, perché nella buona novella è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Sappiate che le cose avvengono come la Scrittura dice, perché la Scrittura è la parola di Dio vivente e permanente. Se c’è scritto: “Il giusto vivrà per la sua fede”, sappiate che è così.

Io che vi parlo ho sperimentato la giustificazione che dà vita. Quando ho creduto nell’Evangelo, il Signore mi ha giustificato, e quello appunto che il Signore ha fatto in me è quello che appunto è l’adempimento di quello che dice la Sacra Scrittura. Per quello che sono fiducioso nel Signore, pienamente fiducioso. E nel momento in cui vi ravvederete e crederete nell’Evangelo, il Signore vi giustificherà. Il Signore vi giustificherà e quindi non sarete più sulla via della perdizione, ma sarete sulla via della salvezza. Non sarete più su quella via che mena all’inferno, ma sarete sulla via che mena in cielo, nel regno dei cieli, in paradiso, dove appunto coloro che entrano si riposano dalle loro fatiche.

Però appunto vi devo avvertire, perché se rifiuterete di credere nell’Evangelo, sarete condannati. Gesù l’ha detto: “Chi non avrà creduto sarà condannato”. Condannato, capite cosa significa? Cioè quando morirete, spirerete, spirerete e l’anima vostra se ne andrà all’inferno, in questo luogo di tormento dove esiste un fuoco, un fuoco, un vero fuoco, e nel quale sarete tormentati.

Quindi, sappiate che state andando incontro a una orribile fine, una terribile fine. Tutte le sofferenze che un uomo può, diciamo, patire sulla faccia della terra non sono assolutamente paragonabili a quelle che patisce una volta che muore senza Cristo, ossia che muore nei suoi peccati, e va all’inferno. All’inferno veramente c’è il tormento, c’è un tormento continuo in mezzo al fuoco.

Ecco perché, vedete, Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Sì, questa è una parola certa, degna di essere accettata, questa è la verità. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è il Salvatore del mondo. Il Padre lo ha mandato nel mondo per essere il Salvatore del mondo. Infatti, egli ha compiuto, mediante il suo sacrificio, lui il Giusto, caricandosi dei dei nostri dei nostri peccati, egli che cosa ha compiuto? Egli ha compiuto un un’opera di redenzione, di espiazione perfetta, perfetta. E quindi adesso chi crede in lui viene giustificato, costituito giusto.

Non è meraviglioso questo? Sì, è meraviglioso. Chi vi parla ve lo proclama con ogni franchezza: è una meraviglia. E appunto, nel momento in cui quindi crederete nell’Evangelo, non vi sentirete più dei peccatori sulla via della perdizione, con l’ira di Dio sopra la la propria testa, ma vi sentirete appunto dei giusti. Vi sentirete dei giusti, lavati, imbiancati nel sangue dell’Agnello, redenti, che appunto sulla via della sulla via della salvezza. E avrete la certezza, la certezza che quando morirete, morirete nel Signore, e vi dipartirete dal corpo per andare ad abitare con il Signore nel regno dei cieli.

Quindi, ravvedetevi, credete nell’Evangelo. Il Signore avrà misericordia di voi, vi salverà, vi perdonerà, vi giustificherà e vi darà la vita eterna. Chi ha orecchi da udire, oda.