È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Il Cristo di Dio doveva soffrire e risuscitare dai morti il terzo giorno” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 11 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 11 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate.
Così è scritto in Luca al capitolo 24:
“Or mentr’essi parlavano di queste cose, Gesù stesso comparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Ma essi, smarriti e impauriti, pensavano di vedere uno spirito. Ed egli disse loro: Perché siete turbati? E perché vi sorgono in cuore tali pensieri? Guardate le mie mani ed i miei piedi, perché son ben io; palpatemi e guardate; perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io. E detto questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma siccome per l’allegrezza non credevano ancora, e si stupivano, disse loro: Avete qui nulla da mangiare? Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito; ed egli lo prese, e mangiò in loro presenza. Poi disse loro: Queste sono le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che bisognava che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, ne’ profeti e nei Salmi, fossero adempiute. Allora aprì loro la mente per intendere le Scritture, e disse loro: Così è scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remissione dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Or voi siete testimoni di queste cose. Ed ecco, io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa città, finché dall’alto siate rivestiti di potenza. Poi li condusse fuori fino presso Betania; e levate in alto le mani, li benedisse. E avvenne che mentre li benediva, si dipartì da loro e fu portato su nel cielo. Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande allegrezza; ed erano del continuo nel tempio, benedicendo Iddio”.
Dunque, Gesù di Nazareth, o il Nazareno, dopo essere risuscitato dai morti il terzo giorno, apparve ai suoi discepoli, si fece vedere da loro vivente. E quando apparve loro, appunto ricordò loro praticamente quello che aveva detto loro, ossia Gesù volle ricordargli che quelle erano le cose che lui gli aveva detto quando era ancora con loro. Cioè, quali erano queste cose? Che bisognava che tutte le cose scritte di lui nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi fossero adempiute. E allora Gesù aprì loro la mente, cioè aprì ai suoi discepoli la mente per intendere le Scritture.
Effettivamente, Gesù aveva preannunziato ai suoi discepoli che doveva soffrire molte cose e risuscitare dai morti. Infatti, leggiamo per esempio in Matteo che “Da quell’ora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno”. Questa fu una delle occasioni in cui Gesù parlò loro in quei termini, ma ce ne furono anche altre. E questo perché? Perché Gesù sapeva perché il Padre lo aveva mandato nel mondo, affinché naturalmente si adempissero le Scritture concernenti il Cristo di Dio, ossia l’Unto di Dio, secondo cui il Cristo di Dio doveva morire per appunto i peccati degli degli uomini, perché Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.
E infatti il profeta, il profeta Isaia cosa aveva scritto? “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. E Gesù sapeva anche che doveva risuscitare dai dai morti, proprio sempre per la stessa ragione, perché appunto così appunto doveva accadere secondo quanto scritto dai dai profeti. Infatti, Davide aveva aveva parlato della risurrezione del Cristo dicendo: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. E in un altro, e in un’altra, in un altro luogo Davide predisse la risurrezione del Cristo appunto con queste parole che sono scritte nei Salmi: “Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato”.
Dunque, Gesù sapendo che queste cose erano state scritte del del Cristo che doveva venire nel mondo, e naturalmente sapendo che lui era il Cristo, aveva appunto preannunziato ai suoi discepoli che doveva soffrire molte cose a Gerusalemme e risuscitare dai morti il terzo giorno. E questo è quello che si adempì.
Infatti, vi annunziamo la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, e risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è quello che è chiamato l’Evangelo, la buona novella che è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, del Giudeo prima e poi del Greco, poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”.
Quindi vi esorto a ravvedervi e a credere nell’Evangelo, affinché mediante la fede nell’Evangelo siate salvati dai vostri peccati, otteniate la remissione dei vostri peccati, siate giustificati e otteniate la vita eterna, scampando così alle fiamme dell’inferno dove siete diretti. Perché voi, in quanto peccatori, siete diretti in perdizione, siete sulla via che mena in perdizione, siete appunto su una via la cui fine è una fine è una fine orribile. È una fine orribile perché coloro che l’hanno l’hanno percorsa e sono e sono morti, sono morti nei loro peccati e ora si trovano appunto nelle fiamme dell’inferno, di questo luogo di tormento dove appunto le anime di coloro che sono morti nei loro peccati sono tormentate.
E quindi, mediante credendo nell’Evangelo, si viene si viene salvati e si e si viene strappati alle fiamme del fuoco. Per cui la salvezza, ricordatevi, è per grazia mediante la fede, non è per opere affinché nessuna carne si glori nel cospetto di Dio. Non illudetevi, non illudetevi! Se voi pensate che possiate salvarvi con le vostre opere, con delle opere meritorie, con dei sacrifici, con delle opere giuste, sappiate, sappiate che vi state illudendo, perché non è così che si ottiene la salvezza. La salvezza è per grazia mediante la fede; la si ottiene da Dio. Perché? Perché è Dio che ha provveduto la salvezza in Cristo Gesù, mandando Gesù Cristo, il suo Figliuolo, nel mondo per essere il Salvatore del mondo.
E quindi, e quindi per essere per essere salvato, l’uomo deve credere in Colui che è il Salvatore del mondo. Badate bene, non uno dei salvatori, come se ce ne fossero tanti. No, perché c’è solo un Salvatore ed è Gesù, il Cristo di Dio, come dice la Scrittura: “In nessun altro è la salvezza, poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”.
Quindi, la salvezza è per grazia mediante la fede e si ottiene soltanto credendo in Colui che è il Salvatore del mondo, Gesù di Nazareth, il Cristo che è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Quindi, quindi ravvedetevi, credete nel suo nome affinché il Signore abbia misericordia di voi e vi affranchi dal peccato, vi dia la remissione dei dei peccati cancellando tutti i vostri peccati, vi renda giusti quindi giustificandovi. Perché il Signore è buono, il Signore è pronto a salvare, pronto a salvare sì coloro che credono nell’Evangelo.
Ricordatevi, l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza, per la salvezza d’ognuno che crede. L’Evangelo non è altro che l’adempimento quindi di quello che Iddio aveva preannunziato dover avvenire, che il Cristo doveva soffrire e risuscitare dai morti il terzo giorno. Ravvedetevi e credete nell’Evangelo.
Chi ha orecchi da udire, oda.