I Giudei lo uccisero, ma Dio lo risuscitò dai morti [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “I Giudei lo uccisero, ma Dio lo risuscitò dai morti” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 17 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate quello che vi sto per annunziare perché è la parola di Dio.

Circa 2000 anni fa nacque a Betlemme di Giudea un uomo a cui fu posto nome Gesù. Questo uomo, all’età di circa 30 anni, lasciò Nazareth e andò al fiume Giordano per esservi battezzato da Giovanni il Battista, un uomo che Dio aveva mandato davanti a Gesù per preparargli la via. E dopo che fu battezzato in acqua, lo Spirito Santo scese su Gesù in forma corporea a guisa di colomba. Fu in quel momento che Dio lo unse di Spirito Santo e di potenza; e, dopo essere stato condotto dallo Spirito di Dio nel deserto per esservi tentato dal diavolo, in effetti Gesù nel deserto fu tentato dal diavolo, però senza peccare. Ebbene, dopo avere passato quel periodo nel deserto, Gesù cominciò a predicare e a insegnare in Israele.

Il suo messaggio era: “Ravvedetevi e credete all’Evangelo”. O meglio, tra le cose che Gesù predicava alle moltitudini, ci sono ci sono queste parole. Egli insegnava la parola di Dio, fece dei discepoli, tra i quali ne scelse dodici, ai quali dette il nome di apostoli, che mandò a predicare e a guarire gli ammalati, e a risuscitare i morti, a mondare i lebbrosi, a cacciare i demoni. Gesù, oltre a predicare e a insegnare, guariva gli ammalati; andò in giro facendo del bene, guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con Gesù. Gesù, dunque, fu accreditato da Dio in mezzo ai Giudei mediante opere potenti, e prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui.

Folle si radunavano per ascoltarlo, per vederlo ed anche per toccarlo: perché da lui usciva una virtù che sanava tutti. Quanti lo toccarono, per fede, e furono guariti. Dio era con Gesù, ma egli, in cambio del bene che fece, ottenne il male: e infatti fu odiato dai Giudei. Odiato e perseguitato perché chiamava Dio il Padre suo. Ma Gesù era il Figlio di Dio e quindi, in maniera legittima, chiamava Dio Padre. E poi perché Gesù guariva in giorno di sabato. E secondo i Giudei, in giorno di sabato non era lecito guarire. Ma secondo la legge, invece, era ed è lecito fare del bene in giorno di sabato.

Ebbene, queste erano le ragioni per cui Gesù veniva odiato e perseguitato dagli Ebrei. E quando arrivò il tempo stabilito da Dio, uno dei suoi discepoli, chiamato Giuda Iscariota, lo tradì e lo diede in mano dei capi sacerdoti, degli scribi, degli anziani, in cambio di denaro. Quindi lo consegnò nelle loro mani. E una volta nelle loro mani, Gesù fu portato davanti al sinedrio e condannato a morte, condannato a morte per il reato di bestemmia. Fu dichiarato un bestemmiatore, praticamente. Perché bestemmiatore? Perché aveva dichiarato di essere il Cristo, il Figlio di Dio, quindi per avere dichiarato la verità.

Egli fu condannato a morte. E i Giudei, dopo averlo condannato a morte, lo diedero in mano di del governatore della Giudea, che era Ponzio Pilato. Il quale, inizialmente, lo voleva liberare perché non trovava in lui nulla che fosse degno di morte. Ma i Giudei insistettero, gridando che fosse crocifisso. Chiesero a Pilato che Gesù fosse crocifisso. E Pilato, alla fine, si arrese alla loro volontà, o meglio, per soddisfare il desiderio dei Giudei, sentenziò che Gesù doveva essere flagellato e crocifisso. E così avvenne che Gesù il Nazareno fu condotto a un luogo detto Golgota e là fu crocifisso, appeso a una croce, in mezzo a due malfattori.

Perché avvenne tutto questo? Perché Gesù fu ucciso dai Giudei? Perché furono i Giudei a ucciderlo, per mano, appunto, di uomini iniqui lo inchiodarono sulla croce. Perché? Perché tutto questo non era altro che quello che si doveva adempiere. Perché Gesù era il Cristo, o il Messia, che doveva morire per i nostri peccati. Infatti, il profeta Isaia aveva detto del Cristo: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Quindi, quel giorno sulla croce fu appeso colui che era il Cristo, l’Unto di Dio, del quale avevano parlato i profeti e che doveva morire a cagione dei nostri peccati, con i nostri peccati nel suo corpo. Ecco perché i Giudei uccisero Gesù il Cristo.

E dopo che morì, fu preso il suo corpo da un uomo che si chiamava Giuseppe d’Arimatea, un uomo ricco che era un discepolo di Gesù, il quale venne e chiese il corpo di Gesù a Ponzio Pilato. Pilato, diciamo, glielo concesse, e allora Giuseppe d’Arimatea prese il corpo di Gesù e lo pose in una tomba nuova che lui aveva fatto scavare nella roccia; e poi rotolò una pietra davanti davanti a quel sepolcro. E così avvenne il suo seppellimento.

Ma il terzo giorno Iddio lo risuscitò dai morti affinché si adempissero le Scritture, perché non era possibile che egli fosse ritenuto dalla morte. Perché Davide aveva detto: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Queste parole Davide le disse per lo Spirito Santo, ed egli parlò del Cristo, parlò della resurrezione del Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione.

Dunque si adempirono le Scritture concernenti la resurrezione del Cristo. E dopo essere risuscitato, Gesù apparve ai suoi discepoli, ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio; si fece vedere da loro per diversi giorni. Ora, questa è la storia di Gesù di Nazareth, il Cristo, il Figlio di Dio. Che cosa è venuto a fare Gesù nel mondo? È venuto per salvare il mondo. La salvezza, dunque, è in Gesù Cristo, il Figlio di Dio e in nessun altro, perché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati.

Dunque, la salvezza dal peccato è in Gesù Cristo, perché è Lui colui che è morto per i nostri peccati ed è risuscitato il terzo giorno a cagion della nostra giustificazione. Dunque, voi che mi ascoltate e che siete sotto il peccato, sotto il dominio del peccato, signoreggiati dal peccato, che servite il peccato, dovete sapere questo: che per ottenere la salvezza dovete ravvedervi e credere nell’Evangelo, nella buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio.

Questo è l’Evangelo, la buona notizia nel quale credendo l’uomo viene salvato dai suoi peccati, perché l’Evangelo, sì, l’Evangelo, è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente; quindi ecco perché vi esorto a credere nell’Evangelo: sarete liberati dal peccato e non solo: sarete anche perdonati, otterrete la remissione dei vostri peccati, otterrete la giustificazione, sarete resi giusti e quindi sarete riconciliati con Dio e otterrete la vita eterna. La vita eterna, sì, perché la vita eterna è il dono di Dio in Cristo Gesù. Vedete quante cose si ottengono credendo nell’Evangelo? Quindi per grazia, per la grazia di Dio.

Però vi avverto: se vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nell’Evangelo, ciò che vi aspetta—dico ciò che vi aspetta—è un’orribile fine. Perché quando morirete, morirete nei vostri peccati e ve ne andrete in un luogo di tormento chiamato Ades, dove c’è il fuoco e dove sarete tormentati in attesa del giorno del giudizio, quando poi risorgerete—sì, ma in risurrezione di condanna—per essere giudicati da Dio e poi scaraventati in un altro luogo di tormento, questa volta però anima e corpo, chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo, dove sarete tormentati per l’eternità.

Quindi la salvezza che vi ho annunziato in Cristo Gesù è una grande salvezza. L’Evangelo che vi ho annunziato, mediante il quale la salvezza si ottiene, è un messaggio importantissimo: è il messaggio più importante che tu possa ascoltare dalla bocca di un uomo. L’Evangelo, ricordati, la buona novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è venuto nel mondo per appunto salvare i peccatori, morendo sulla croce per i nostri peccati e poi risuscitando il terzo giorno a cagione della a cagion della nostra giustificazione. L’Evangelo, ricordatevi questo. L’Evangelo non è per opere, non è per opere che l’uomo viene salvato, che può essere salvato. No, assolutamente, è solamente per grazia, credendo nell’Evangelo della grazia di Dio. Sì, perché l’Evangelo è chiamato l’Evangelo della grazia di Dio. Quindi non è in virtù d’opere affinché nessuno si glori.

Quindi non indugiate, non vi fate beffe dell’Evangelo, non vi fate beffe dell’Evangelo! Ravvedetevi e credete nell’Evangelo, altrimenti la fine che vi aspetta è terribile, è orribile. Ma ci pensate? Un’eternità nel fuoco! Ci pensate, eh, nel fuoco a piangere e a stridere i denti? Ma ci pensate quanto sia orribile l’eternità che vi aspetta, eh? Quindi io vi scongiuro, nel nome del Signore, a ravvedervi e a credere nell’Evangelo. Perché lo ripeto: l’Evangelo è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente, di ognuno che crede, del Giudeo prima e poi del Greco. Ma bada bene, bada bene: se rifiuterai di credere, sarai condannato. Gesù l’ha detto: “chi non avrà creduto sarà condannato”. Quindi io vi ho avvertito, vi ho avvertito da parte di Dio. Chi ha orecchi da udire, oda.