È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “La fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 17 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, ascoltate quello che vi sto per annunziare. Voglio spiegarvi qual è la fine che faranno quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio. Perché? Perché è una fine orribile, è una fine orribile.
Gesù Cristo, il Figlio di Dio, disse queste parole ai suoi apostoli: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato”. Dunque dovete sapere che ciò che aspetta tutti coloro che non credono nell’Evangelo di Dio è la condanna. La condanna è certa, sicura, non c’è alcun dubbio che gli increduli saranno condannati.
Ora, che cosa avverrà dunque, che cosa avviene agli increduli quando muoiono? Avviene questo: che essi si dipartono dal corpo e scendono in un luogo di tormento chiamato Ades, comunemente conosciuto con il termine inferno. La Sacra Scrittura parla di questo luogo, Gesù ha parlato di questo luogo, è un luogo reale, è un luogo di tormento dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati, e gli increduli sono tra coloro che muoiono nei loro peccati.
Ora, in questo luogo di tormento chiamato Ades c’è il fuoco. Sì, arde il fuoco che dunque non è un fuoco simbolico, metaforico, come dicono i bugiardi, ma è un fuoco reale. E in mezzo a questo fuoco le anime di coloro, che appunto sono morti nei loro peccati, in mezzo a questo fuoco sono tormentate. Capite dunque che cosa vi aspetta a voi che siete sotto il peccato? Se moriste in questo momento nella vostra incredulità, ossia nei vostri peccati, ve ne andreste dritti dritti all’inferno.
Qualcuno dirà: “Ma non c’è il purgatorio?” No, il purgatorio non esiste, il purgatorio è un’invenzione di alcuni cosiddetti padri della chiesa, ma non esiste nella Sacra Scrittura, la Sacra Scrittura non parla di nessun purgatorio. Esiste l’inferno, quello sì, dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati. E poi esiste il paradiso, il regno dei cieli, dove vanno coloro che muoiono in Cristo, ossia coloro che hanno creduto nell’Evangelo o ubbidito all’Evangelo e perseverano nella fede fino alla fine.
Dunque, esiste questo luogo di tormento dove voi che siete sotto il peccato siete diretti. Io, naturalmente, è mio dovere avvertirvi, devo farlo, guai a me se non lo facessi. Ciò che vi aspetta è la perdizione, d’altronde siete sulla via della perdizione in quanto siete dei peccatori. E io quindi vi devo avvertire su dove state andando. State andando in perdizione, ma sono anche costretto, perché l’amore di Cristo mi costringe, ad annunziarvi l’Evangelo nella speranza che voi, credendo nell’Evangelo, appunto siate salvati dai vostri peccati, giustificati, riconciliati con Dio, e quindi nella speranza così che voi possiate scampare a questa fine orribile a cui state andando incontro.
Allora, che cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona notizia che Gesù di Nazareth è il Cristo o Messia che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò al terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo nel quale, credendo, l’uomo viene salvato, perdonato, giustificato, riconciliato con Dio e ottiene la vita eterna. E quindi viene strappato dalla potestà delle tenebre, e viene trasportato nel regno del Figliuolo di Dio, viene strappato alla via della perdizione, e viene posto sulla via della salvezza, viene strappato, credendo nell’Evangelo, alle fiamme dell’inferno.
Attenzione, l’inferno o Ades è il luogo di tormento dove vanno le anime dei peccatori, quindi è lo stato di coloro che sono morti nei loro peccati tra il loro stato tra la morte e la resurrezione. Perché? Perché arriva il giorno in cui ci sarà la resurrezione degli ingiusti. A questa resurrezione parteciperanno coloro che si trovano nell’Ades. E che cosa accadrà in quel giorno quando appunto coloro che sono morti nei loro peccati risusciteranno? Essi compariranno davanti al trono di Dio per essere da lui giudicati secondo le loro opere e gettati in un luogo di tormento chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda. Perché la parte degli increduli sarà là.
Quindi lo stagno ardente di fuoco e di zolfo è un altro luogo di tormento; infatti si chiama Geenna o fuoco eterno anche. E in questo luogo di tormento gli increduli saranno tormentati giorno e notte nei secoli dei secoli, quindi per l’eternità. Il loro tormento non avrà mai fine. Quindi, non date ascolto a coloro che vi dicono che poi in quel giorno ci sarà l’annichilimento dei malvagi. Non esiste nessun annichilimento dei malvagi. I malvagi in quel giorno risorgeranno in resurrezione di giudicio per essere gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, quindi anima e corpo, per esservi tormentati per l’eternità. Non illudetevi, non illudetevi.
Quindi, capite qual è la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio? È una fine orribile, lo ripeto, orribile, tremenda, spaventosa, ignominiosa, vergognosa. E c’è solo una maniera per scampare a questa orribile fine. Vi dovete ravvedere e credere nell’Evangelo. Vi ho annunziato l’Evangelo, ma vi devo annunziare anche il ravvedimento, perché vi dovete ravvedere e credere nell’Evangelo. Ravvedersi significa cambiare mente. Dovete lasciare i vostri pensieri iniqui, vani, perché sono in abominio a Dio. Voi siete nemici nella nemici nella vostra mente, nemici di Dio nella vostra mente e quindi dovete lasciare i vostri iniqui pensieri. Dovete cambiare mente, modo di pensare, e poi credere nell’Evangelo.
Allora qualcuno dirà: “Ma allora la salvezza non è per opere?” No, non è per opere. Se fosse per opere, l’uomo una volta ottenuta si potrebbe gloriare nel cospetto di Dio di essersela meritata. Ma la salvezza è per grazia, mediante la fede nell’Evangelo, affinché nessuno si glori. Noi che abbiamo ottenuto questa così grande salvezza da Dio, infatti, ci gloriamo nel Signore. Noi non ci siamo meritati la salvezza, noi l’abbiamo ricevuta gratuitamente da Dio. Iddio è stato misericordioso verso di noi e abbiamo gustato la sua bontà. E quindi il nostro desiderio è quello che anche voi, che in questo momento siete senza Dio e senza Cristo nel mondo, anche voi possiate gustare la bontà di Dio, ottenendo questa così grande salvezza.
Dunque, vi dicevo c’è solo una maniera, una via per scampare a questa orribile fine. Vi dovete ravvedere e credere nell’Evangelo. Ma allora qualcuno dirà: “Io sono musulmano, Maometto non mi può salvare?” Maometto non ti può salvare, hai detto bene. Le tue opere, le tue opere non ti possono salvare. Tu puoi essere salvato solamente ravvedendoti e credendo nell’Evangelo, perché perché nell’Evangelo è rivelata la giustizia di Dio da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”. Dunque, è solamente credendo nell’Evangelo che puoi essere giustificato. Non puoi essere giustificato facendo opere buone, opere giuste, di misericordia. No, puoi essere giustificato davanti a Dio solamente credendo nell’Evangelo appunto che ti ho annunziato. E quindi la salvezza, la giustificazione, sono per grazia, non per opere. Te lo ripeto affinché nessuno si glori.
E naturalmente poi ci sono i cattolici romani che dicono: “Ma allora io che mi vado a confessare al prete come sto messo?” Stai messo male, stai messo come stanno messi i musulmani, sei sulla via della perdizione anche te. Perché? Perché il prete al quale tu ti vai a confessare non può rimetterti i tuoi peccati. I peccati li può rimettere, i tuoi peccati li può rimettere solo Iddio, e Iddio rimette i peccati all’uomo quando l’uomo crede nell’Evangelo, crede in Cristo Gesù. Perché di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome. Quindi, non è andandoti a confessare da un prete, da un vescovo, da un cardinale o finanche da colui che è chiamato Papa, che otterrai la remissione dei peccati. Perché la remissione dei peccati la puoi ottenere soltanto, te lo ripeto, soltanto credendo nell’Evangelo di Dio.
“Ma allora Maria non mi può salvare?”, dirà ancora il cattolico. Maria non ti può salvare. Maria, la madre di Gesù, è in cielo, nella gloria. Morì, si dipartì dal corpo, andò ad abitare col Signore, ma in cielo non intercede per nessuno, non può fare alcunché nei tuoi confronti. Ma allora tu dirai: “Non intercede per me?” No, non intercede per nessuno. C’è un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù, e in lui che devi credere per essere per essere salvato e per ottenere la remissione dei tuoi peccati. Non c’è un altro mediatore oltre a Gesù. Lo so che ti hanno insegnato ad appoggiarti su tanti di quei mediatori e intercessori che veramente non ne conosciamo il numero di questi intercessori e mediatori della Chiesa Cattolica Romana, è vero che tra questi cosiddetti presunti intercessori e mediatori il più importante è Maria. Però ti posso assicurare che Maria e tutta tutta la lunga schiera di intercessori e mediatori della Chiesa Cattolica Romana, i cosiddetti santi, i santi nel senso quelli come li definisce la Chiesa la Chiesa Cattolica Romana, quelli fatti santi per esempio, fatti santi dalla Chiesa Cattolica Romana con una cerimonia pomposa e inutile, quelli non intercedono. Ma nemmeno nemmeno quelli veri di santi intercedono per coloro che sono sulla terra. Facciamo un esempio: Paolo, l’apostolo Paolo, l’apostolo Pietro, e così via, l’apostolo Giovanni non intercedono, non sono degli intercessori. Sono in cielo, nella gloria, però non intercedono per i vivi che sono sulla terra.
Quindi, cattolico romano, smetti di illuderti, smetti di andare dal dal tuo prete a confessarti, smetti di appoggiarti sulla presunta mediazione di Maria. Ravvediti e credi nell’Evangelo, e il Signore avrà misericordia di te, ti perdonerà e ti giustificherà, e gusterai la bontà di Dio e capirai finalmente che cosa significa essere essere salvato. E poi, una volta che il Signore t’ha salvato, esci dalla Chiesa Cattolica Romana e unisciti ai santi dell’Altissimo.
Dunque, la fine orribile che faranno quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio, io ve l’ho fatta conoscere. Quindi, chi tra voi un giorno si ritroverà all’inferno non potrà dire che non l’avevo avvertito. Non potrai dirlo, non potrai dire: “Ah, ma non me l’aveva detto nessuno.” No, io te l’ho annunziato, te l’ho fatto sapere, perché è giusto che tu lo sappia, perché sei veramente sulla via della perdizione ed è una via che mena in un luogo orribile. E il mio desiderio, il mio sincero desiderio, è che tu sia salvato. Quindi, ravvediti, o peccatore, ravvediti e credi nell’Evangelo di Dio, altrimenti sarai condannato. Io ti ho avvertito. Chi ha orecchi da udire, oda.