Nacque a Betleem, fu allevato a Nazareth, e morì e risuscitò a Gerusalemme [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Nacque a Betleem, fu allevato a Nazareth, e morì e risuscitò a Gerusalemme” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 23 MB (128 Kbps), 4 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 24 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. L’Iddio vivente e vero parlò ab antico per bocca dei suoi profeti, e predisse la venuta nel mondo del suo Cristo, ossia del suo Unto, e predisse in merito al suo Cristo tante cose, tra cui anche il luogo dove sarebbe nato, cioè Betlemme. Infatti, il profeta aveva detto: “E tu Betlemme, terra di Giuda non sei punto la minima fra le città principali di Giuda, perché da te uscirà un principe che pascerà il mio popolo Israele”, e difatti Il Cristo nacque a Betlemme. Fu partorito a Betlemme da una donna di nome Maria, sposata ad un uomo di nome Giuseppe che era della famiglia della casa di Davide. Ora Maria era rimasta incinta per virtù dello Spirito Santo e questo prima che Giuseppe la prendesse in moglie. Dunque, quel bambino, che nacque a Betlemme nella pienezza dei tempi, a cui fu posto nome Gesù, che significa ‘Yahweh salva’, quel bambino che era il Cristo di Dio fu generato dallo Spirito Santo. Dunque, Maria lo diè alla luce a Betlemme, si trovava a Betlemme assieme a Giuseppe suo marito, perché era uscito un decreto da parte dell’imperatore Cesare Augusto che si facesse un censimento di tutto l’Impero e tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella sua città. E Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazareth, in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme, perché lui era della casa e della famiglia di Davide. Andò là a farsi registrare con Maria sua sposa che era incinta, e mentre si trovavano a Betlemme venne il tempo del parto e quindi Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, al quale fu posto nome Gesù per ordine dell’angelo, dell’angelo che era apparso a Giuseppe, perché Giuseppe quando aveva scoperto che la sua fidanzata era incinta, si era proposto di lasciarla di nascosto non volendo esporla ad infamia. E allora aveva deciso di lasciarla di nascosto, ma mentre lui aveva queste cose nell’animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno. Questo angelo del Signore gli aveva detto innanzitutto appunto di non temere di prendere con sé Maria sua moglie, perché ciò che era in lei era generato dallo Spirito Santo, ma poi gli disse: “Ed ella partorirà un figliolo e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati”. Dunque, in queste parole che riguardano il nome Gesù, c’è proprio l’opera che Dio ha mandato Gesù il suo Cristo a compiere sulla terra, cioè a salvare; qual è la missione, qual è l’opera che Iddio ha affidato a Gesù il Cristo? Quella di salvare i peccatori, infatti è scritto che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Dunque, il Cristo nacque a Betlemme di Giudea, e fu allevato a Nazareth in Galilea, perché Giuseppe al suo rientro dall’Egitto, perché il Signore tramite un angelo parlò a Giuseppe e gli disse appunto di prendere il fanciullino e sua madre e di fuggire in Egitto e di rimanere in Egitto finché non glielo avrebbe detto; perché? Perché il re Erode avrebbe cercato il fanciullino per farlo morire. Poi appunto, Giuseppe prese sua moglie e il bambino e andarono in Egitto, poi quando appunto morì Erode, che cosa avvenne? Che, dopo che morì Erode, un angelo del Signore apparve a Giuseppe in Egitto, e gli disse di prendere il fanciullino e sua madre, e di andare nel paese di Israele, perché erano morti coloro che cercavano la vita del fanciullino. E dunque, egli appunto partì e andò in Israele, e venuto in Israele andò ad abitare in una città detta Nazareth eh, nel nord di Israele e questo affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti, che “Egli sarebbe stato chiamato Nazareno”. Infatti, Gesù Cristo è il Nazareno, dunque fu allevato a Nazareth. E che cosa avvenne circa l’età di trent’anni? Che Gesù lasciò Nazareth, quindi lasciò la Galilea per recarsi al Giordano, il fiume Giordano per esservi battezzato da Giovanni, da Giovanni il battezzatore. Un uomo di Dio, un santo uomo di Dio, che Dio aveva mandato a preparare la via davanti al suo Cristo. Dunque, Giovanni lo battezzò nel Giordano e avvenne che appena Gesù fu battezzato salì fuori dall’acqua, e i cieli si apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire sopra di Lui. Non solo, egli sentì una voce venire dai cieli che disse: “Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi sono compiaciuto”, sì, perché Gesù Cristo è il Figlio di Dio, l’Unigenito venuto da presso al Padre. Che cosa, dunque, avvenne dopo che Gesù fu battezzato in acqua? Che Egli fu unto di Spirito Santo, lo Spirito Santo venne sopra di Lui eh, infatti cosa c’è scritto? “Egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire sopra lui”. Quindi, ecco dove Gesù fu unto di Spirito Santo, presso il Giordano, e dopo che fu unto di Spirito Santo, fu condotto dallo Spirito nel deserto per esservi tentato dal diavolo. Fu sottoposto a delle tentazioni ma Egli resistette al diavolo, quindi Gesù non cadde in tentazione, e Gesù gli rispose al diavolo, ad ogni tentazione gli rispose con le Scritture, e il diavolo allora la lasciò. E Gesù allora cosa fece, cosa dice la Scrittura? Che lasciata Nazareth venne ad abitare in Capernaum, che era un’altra città nella Galilea. È una città sul mare, ai confini di Zàbulon e di Neftali, e questo naturalmente, anche questo avvenne affinché si adempisse qualcosa che era stato detto dalle Scritture, eh. Infatti, il profeta Isaia cosa aveva detto? “Il paese di Zàbulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, la Galilea dei gentili, il popolo che giaceva nelle tenebre, ha veduto una gran luce; su quelli che giacevano nella contrada e nell’ombra della morte, una luce s’è levata”. Dunque, vedete che anche questo che era stato detto del Cristo si adempì in Gesù, e difatti Capernaum è chiamata ‘la sua città’. Ecco che dopo che Gesù andò a Capernaum, lasciata Nazareth, andò a Capernaum e cominciò il suo ministerio, eh. Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro Sinagoghe, predicando l’Evangelo del Regno, sanando ogni malattia ed ogni infermità fra il popolo, e naturalmente queste guarigioni, questi miracoli che Egli compiva lo resero famoso. La sua fama si sparse per tutta la Siria, e gli recavano i tutti i malati colpiti da varie infermità, da vari dolori, indemoniati, lunatici, paralitici, e Gesù li guarì, perché la potenza del Signore era con Lui per compiere guarigioni, e delle folle che venivano dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano si accalcavano presso di Lui, tant’è che spesso non aveva, Lui e i suoi discepoli, perché Gesù fece anche dei discepoli, non avevano il tempo di mangiare. Molti, diciamo lo toccavano perché volevano essere guariti, perché da Gesù usciva una virtù che sanava gli ammalati, e allora ecco che la sua fama si sparse e dalla sua bocca uscirono parole che non erano mai uscite dalla bocca di nessun altro uomo. Parole di grazia, parole sagge, le parole intelligenti, parole gloriose, parole che erano le parole di Dio, e appunto Lui aveva ricevuto ordine di dire. Egli, dunque, andò attorno facendo del bene, ma in cambio del bene ricevette il male, perché fu odiato. Fu odiato sì, ma anche questo diciamo avvenne affinché si adempisse la Scrittura: “Mi hanno odiato senza ragione”. E uno dei suoi discepoli che si chiamava Giuda Iscariota, lo diede in mano ai capi sacerdoti, agli scribi, ai Farisei, lo vendette, in cambio di denaro egli tradì il Signore Gesù Cristo e lo diede nelle mani di uomini peccatori. Lui il Giusto, il Santo, il Principe della vita eh, fu tradito da uno dei suoi discepoli e dato nelle mani appunto degli anziani, dei capi sacerdoti, degli scribi, i quali appunto lo condannarono a morte. Infatti, lo portarono, dopo averlo arrestato, lo portarono nel loro Sinedrio dove lo condannarono a morte. Lo condannarono a morte perché Gesù aveva proclamato di essere il Cristo, il Figlio di Dio, e secondo loro, secondo i Giudei, Egli aveva bestemmiato e quindi era degno di essere messo a morte per bestemmia, cioè come un bestemmiatore. Allora cosa fecero i Giudei? Lo dettero in mano di Ponzio Pilato. Chi era Ponzio Pilato? Il governatore della Giudea a quel tempo, il quale però inizialmente lo voleva liberare, perché? Perché non trovava in Lui nulla che fosse meritevole di morte, ma i Giudei gridavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo”, essi veramente volevano che Pilato sentenziasse che Gesù fosse crocifisso, e alla fine Pilato sentenziò, sentenziò che Gesù doveva essere crocifisso. E allora leggiamo che: “Allora i soldati del governatore, tratto Gesù nel Pretorio radunarono attorno a lui tutta la coorte. E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo beffavano, dicendo: Salve, re dei giudei! E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo. E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo menaron via per crocifiggerlo”. E lo crocifissero in un luogo detto Golgota, che vuol dire luogo del teschio, a Gerusalemme eh, questo avvenne a Gerusalemme. Cioè tutti questi ultimi eventi, cioè il tradimento eh, poi la condanna a morte da parte del Sinedrio, poi la sua comparsa davanti a Ponzio Pilato e la sua crocifissione, sono eventi che avvennero a Gerusalemme, la città del grande Re. Ed ecco dunque che lo crocifissero, lo crocifissero in mezzo a due malfattori, infatti uno alla sua destra e l’altra alla sinistra, e questo affinché si adempissero le Scritture eh, affinché si adempisse la Scrittura secondo la quale Egli doveva essere annoverato fra gli iniqui. Considerate dunque, il Giusto fu annoverato tra gli iniqui, e dopo essere appunto stato appeso al legno, dopo alcune ore di agonia Egli rese lo Spirito, morì. E dopo che morì, avvenne che un uomo di nome Giuseppe d’Arimatea, venne a Pilato e chiese il corpo di Gesù e Pilato comandò che il corpo gli fosse rilasciato. Allora Giuseppe cosa fece? Prese il corpo, lo involse in un panno lino netto e lo pose nella propria tomba; tomba nuova che aveva fatto scavare nella roccia e, dopo avere rotolato una grande pietra contro l’apertura del sepolcro, se ne andò. Ecco, dunque, che Gesù quindi morì, Gesù Cristo morì, poi fu seppellito, ma il terzo giorno risuscitò dai morti, sì, Egli risuscitò dai morti ed apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Si fece vedere da loro per diversi giorni, parlò con loro, mangiò con loro; Egli dunque risuscitò dai morti. Allora, perché Gesù il Cristo morì sulla croce? Egli morì sulla croce, ucciso dai Giudei, Egli morì per i nostri peccati, sì, la sua morte fu una morte propiziatoria e questo, infatti, era stato detto dal profeta Isaia: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Ecco dunque, perché Gesù quel giorno fu crocifisso, ecco perché fu ucciso dai Giudei: per il determinato consiglio di Dio, perché Egli doveva morire per i nostri peccati. E come vi ho detto, risuscitò dai morti il terzo giorno e anche la sua resurrezione fu l’adempimento della Scrittura. Infatti, Davide che era profeta aveva detto: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Davide antivedendola parlò della resurrezione del Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Dunque, anche la resurrezione di Cristo fu un adempimento della Scrittura. Ora questo è quello che Gesù ha compiuto per ordine di Dio: Egli è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e dopo essere resuscitato apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Questo è l’Evangelo della grazia di Dio, l’Evangelo che il Signore mi ha chiamato a predicare e che vi predico, affinché voi credendo nell’Evangelo riceviate la salvezza dai vostri peccati, la remissione dei vostri peccati, la giustificazione, e siate così riconciliati con Dio affinché scampiate così dalle fiamme dell’inferno dove siete diretti, perché siete dei peccatori, l’ira di Dio è sopra di voi. Voi meritate di andare all’inferno perché siete dei peccatori, dei trasgressori della legge di Dio, ecco perché meritate l’inferno. Ma credendo nell’Evangelo si viene giustificati, perdonati, salvati, e quindi strappati al fuoco ecco perché vi esorto a ravvedervi e a credere nell’Evangelo, cioè nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo. Lui è il Salvatore del mondo, Lui è stato mandato da Dio per essere nel mondo, per essere il Salvatore del mondo. Considerate questo: “In nessun altro è la salvezza poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini per il quale noi abbiamo ad essere salvati”. La salvezza è solo in Gesù Cristo. Quindi vi ho detto cosa dovete fare per essere salvati, io vi ho avvertito eh, vi ho avvertito della fine che farete, orribile fine, se vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nell’Evangelo. Sarete condannati eh, ciò che vi aspetta dopo la morte è l’inferno, le fiamme dell’inferno, dove sarete tormentati. Ah, non vi illudete eh, non vi illudete, la salvezza in Cristo Gesù, la salvezza si ottiene credendo nell’Evangelo, e io vi ho annunziato l’Evangelo, non potete dire: A me nessuno mai mi ha annunziato l’Evangelo. Io ve l’ho annunziato, quindi ravvedetevi e credete nell’Evangelo, il Signore avrà misericordia di voi, avrà pietà di voi, vi perdonerà, vi farà rinascere, diventerete dei suoi figlioli, eh. Quindi sarete poi, sulla via della salvezza, sulla via che mena nel Regno dei cieli, non avrete più paura della morte, e saprete con certezza che una volta morti vi dipartirete e andrete con il Signore nella gloria, perché dovete sapere che Gesù, dopo essere apparso ai suoi discepoli, fu assunto in cielo alla destra del Padre, Egli è in Paradiso, nel Regno dei cieli, e là appunto vanno, nel Regno dei cieli vanno tutti coloro che poi muoiono in Cristo Gesù. Sarai tra quelli che morirà in Cristo Gesù? Io lo spero. Naturalmente, se sarai tra quelli che moriranno in Cristo Gesù vuol dire che ti ravvedrai e crederai nell’Evangelo e persevererai fino alla fine nella fede, e io naturalmente questo è il mio desiderio, questa è la mia preghiera, che tu che mi ascolti, che sei sotto il peccato, che sei schiavo del peccato, la mia preghiera è che tu sia salvato, che tu veramente possa gustare la bontà di Dio, come l’ho gustata io molti, molti anni fa, quando il Signore ebbe misericordia di me. Quindi peccatori, uomini che siete senza Cristo, senza Dio nel mondo, senza speranza, voi che siete sulla via della perdizione che mena all’inferno, ravvedetevi, credete nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio. Io l’ho annunziata la Buona Novella. Chi ha orecchi da udire, oda.