È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Fu trafitto a motivo delle nostre trasgressioni” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 12 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. L’Iddio che ha creato tutte le cose sia le visibili che le invisibili, ab antico parlò per mezzo dei suoi profeti, e per mezzo di loro preannunziò la venuta in questo mondo del suo Cristo, cioè del suo Unto. Il Cristo sarebbe venuto per essere la propiziazione per i nostri peccati, e difatti il profeta Isaia disse quanto segue, da parte di Dio: “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Dunque, Iddio aveva fatto sapere che il suo Unto sarebbe stato trafitto, quindi ucciso a cagione dei nostri peccati. Il peccato infatti è la trasgressione, la violazione della legge. Dunque, la sua morte, sarebbe stata una morte espiatoria, o propiziatoria, perché Dio avrebbe fatto cadere su di Lui l’iniquità di noi tutti. Egli si sarebbe caricato, Egli stesso, delle nostre iniquità. Non solo; Iddio aveva preannunziato in merito al suo Cristo, che Egli sarebbe risuscitato morti. Infatti, Davide che era profeta disse: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Davide, parlando per lo Spirito, non parlò di sé stesso, ma parlò della resurrezione del Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Quindi, non sarebbe stato possibile che il Cristo fosse ritenuto dalla morte, e queste parole concernenti il Cristo, si sono adempiute in Gesù di Nazareth. Egli, dunque, è il Cristo di cui preannunziarono la venuta i santi profeti. Egli, infatti, è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, ed apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio, cioè i suoi discepoli, con i quali Egli mangiò, bevve dopo che resuscitò. Infatti, quando apparve loro, mangiò in loro presenza, parlò con loro delle cose relative al regno di Dio, e la sua resurrezione si compì a cagione della nostra giustificazione. Dunque, in Cristo Gesù vi annunzio la remissione dei peccati, perché Egli versò, sparse il suo sangue prezioso, per la remissione dei nostri peccati; e di Lui quindi viene attestato, che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome. Dunque, voi che siete Mariani sappiate questo: la remissione dei peccati non si ottiene andandosi a confessare da un prete, o un cardinale, o un vescovo, o dal cosiddetto Papa. La remissione dei peccati, dovete sapere, che si ottiene soltanto mediante la fede nel Signore Gesù Cristo; quindi si ottiene per grazia, gratuitamente. Non ci sono opere da compiere, pellegrinaggi, mortificazioni, oboli da fare, non c’è nulla di tutto ciò da fare per ottenere la remissione dei peccati. La remissione dei peccati è gratuita e si ottiene mediante la fede nel Signore Gesù Cristo. In Cristo Gesù, vi annunzio anche la giustificazione, perché chi crede in Lui viene giustificato, quindi reso giusto, egli ottiene la giustizia di Dio che viene dalla fede. Giustizia di Dio che è rivelata nel Vangelo che vi ho annunziato poco fa, e che vi ricordo è questo: Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, e apparve ai testimoni che erano in innanzi stati scelti da Dio. Questo è l’Evangelo, la Buona Novella nella quale dovete credere per ottenere la remissione dei peccati, la giustificazione, nonché la vita eterna. Perché chi crede nell’Evangelo ha vita eterna, perché crede nel nome del Figliuolo di Dio, perché Gesù Cristo è il Figlio di Dio. E dunque, chi crede nell’Evangelo smette di essere un peccatore, perché viene giustificato Dio. Smette di essere sulla via della perdizione che mena all’inferno, perché appunto si incammina per la via della salvezza che mena nel regno dei cieli, dove appunto chi muore in Cristo va a riposarsi. Ma bada bene, bada bene, che se ti rifiuterai di credere nell’Evangelo, ciò che ti aspetta non è il regno dei cieli, ma è l’inferno. Sì, l’inferno è un luogo di tormento dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati. Ecco perché ti scongiuro nel nome del Signore, a ravvederti e a credere nell’Evangelo, nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo. Ricordati, Egli è colui, bada bene, Egli è colui che è stato trafitto; rifletti, trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità. Considera, l’amore di Cristo Gesù; considera, quello che Egli ha fatto. Egli lo ha fatto in adempimento delle Scritture, affinché si adempisse la Scrittura, e quindi affinché avvenisse ciò che Iddio aveva innanzi determinato. Ecco dunque, che Dio ha mandato ad effetto la sua parola, nella sua grande fedeltà, nella sua grande misericordia, nel suo grande amore, ha mandato ad effetto la parola che aveva pronunziata ab antico. E dunque, ora sai tu peccatore, quello che devi fare per essere salvato dai tuoi peccati, per ottenere la remissione dei tuoi peccati, per essere giustificato, e per essere così strappato al fuoco dell’inferno. Perché all’inferno c’è il fuoco, è un luogo di tormento, adesso lo sai. Sì, stai andando all’inferno. Nessuno mai te l’ha detto? Beh, te lo dico io. Questa è la verità stai andando all’inferno. Perché stai andando all’inferno? Perché sei un peccatore, sei un nemico di Dio, l’ira di Dio è sopra di te. Sì, sei un peccatore e quindi un nemico di Dio. “Ah, ma io non ho ucciso nessuno”, non importa, tu hai peccato, agli occhi di Dio sei un peccatore, schiavo del peccato, hai bisogno di essere affrancato dal peccato, hai bisogno del perdono di Dio, hai bisogno di essere giustificato, tu che sei senza Cristo. Per quello, ti devi ravvedere e credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, altrimenti perirai, l’ira di Dio resterà sopra di te, e perirai, andrai in perdizione quando morirai. Sì, andrai in perdizione, e poi sarà impossibile essere salvato; una volta che morirai nei tuoi peccati sarà impossibile ravvedersi, credere. Ti aspetta il tormento, il tormento all’inferno. Quindi che farai? Che farai? Dirai: Ma queste cose non sono per me, queste cose sono favole, valle a raccontare a qualcun altro. Ascoltami, ascoltami, la tua vita potrebbe terminare all’improvviso e sai dove ti ritroveresti? All’inferno. All’inferno, sì, perché moriresti nei tuoi peccati, ma io ti ho avvertito, sappilo, io ti ho avvertito, quindi ravvediti e credi nell’Evangelo, affinché il Signore abbia misericordia di te e ti strappi dal fuoco dell’inferno dove tu sei diretto. Chi ha orecchi da udire, oda.