È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Affinché si adempisse la Scrittura” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 13 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. Dopo che Ponzio Pilato il governatore della Giudea, sentenziò che Gesù Cristo fosse crocifisso, e badate che questa sentenza la emanò dopo che il popolo aveva chiesto, cioè il popolo dei Giudei, aveva chiesto con insistenti grida, di crocifiggere Gesù Cristo. Infatti, il popolo gridò: “Crocifiggilo, crocifiggilo”, e dunque Ponzio Pilato sentenziò che fosse fatto, quello che il popolo voleva. E dunque, cosa avvenne? Avvenne che Gesù fu portato in un luogo detto Golgota per essere crocifisso, perché là fu crocifisso. E Giovanni dice quanto segue: “Presero dunque Gesù; ed egli, portando la sua croce, venne al luogo detto del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, dove lo crocifissero, assieme a due altri, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo. E Pilato fece pure un’iscrizione, e la pose sulla croce. E v’era scritto: GESU IL NAZARENO, IL RE DE’ GIUDEI. Molti dunque, dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l’iscrizione era in ebraico, in latino e in greco. Perciò i capi sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: Non scrivere: Il Re dei Giudei; ma che gli ha detto: Io sono il Re de’ Giudei. Pilato rispose: quel che ho scritto, ho scritto. I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Or la tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso. Dissero dunque tra loro: Non la stracciamo, ma tiriamo a sorte a chi tocchi; affinché si adempisse la Scrittura che dice: Hanno spartito fra loro le mie vesti, e han tirato la sorte sulla mia tunica. Questo dunque fecero i soldati. Or presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria moglie di Cleopa, e Maria Maddalena. Gesù dunque, vedendo sua madre e presso a lei il discepolo ch’egli amava, disse a sua madre: Donna ecco il tuo figlio! Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché la Scrittura fosse adempiuta, disse: Ho sete. V’era quivi un vaso pieno d’aceto; i soldati dunque, posta in cima a un ramo d’issopo una spugna piena d’aceto, gliel’accostarono alla bocca. E quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: E’ compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito. Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante sabato (poiché era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via. I soldati dunque vennero e fiaccarono le gambe al primo, e poi anche all’altro che era crocifisso con lui; ma venuti a Gesù, come lo videro già morto, non gli fiaccarono le gambe, ma uno de’ soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua. E colui che l’ha veduto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è verace; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate. Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura: Niun osso d’esso sarà fiaccato. E anche un’altra Scrittura dice: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”. Dunque, fu in questa maniera che Gesù Cristo fu crocifisso, e fu crocifisso affinché si adempisse la Scrittura. Egli fu trafitto; ma perché fu trafitto? Ce lo dice il profeta Isaia, e badate bene queste parole le disse secoli prima che Gesù Cristo venisse al mondo. Il profeta Isaia, infatti, aveva detto da parte di Dio: “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Dunque, la morte di Gesù Cristo fu una morte espiatoria, Egli morì sulla croce al Golgota per i nostri peccati, affinché la Scrittura fosse adempiuta, e dopo che morì fu seppellito. Un certo Giuseppe d’Arimatea che era discepolo di Gesù, ma occulto per timore dei Giudei, chiese a Pilato il corpo di Gesù. Pilato glielo permise, cioè glielo diede, e gli permise appunto di prendere il corpo di Gesù, e Giuseppe d’Arimatea lo seppellì nella sua propria tomba che egli aveva fatto scavare nella roccia, era una tomba nuova dove ancora nessuno era stato posto. Ma il terzo giorno Iddio lo risuscitò dai morti, e anche la sua resurrezione avvenne affinché la Scrittura fosse adempiuta. Infatti, Davide, che era profeta, aveva scritto: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Davide non parlò di se stesso, ma antivedendola parlò della resurrezione del Cristo di Dio, dicendo che l’anima sua non sarebbe stata lasciata nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Difatti questo è quello che è avvenuto, questo si è adempiuto, anche questo si è adempiuto in Gesù, in quanto Dio lo ha risuscitato dai morti avendo sciolto gli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che Egli fosse da essa ritenuto. Quindi, Gesù Cristo risuscitò dai morti e dopo essere risuscitato, apparve ai suoi discepoli facendosi vedere da loro per diversi giorni. Egli mangiò e bevve con loro, parlò con loro delle cose relative al regno di Dio. Quindi vi annunzio la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio; in Lui, infatti, si sono adempiute le Scritture profetiche concernenti il Cristo. Questa è la Buona Novella, ossia l’Evangelo “Potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente”. Dunque, sappi o peccatore, tu che sei senza Cristo, tu che sei sotto il peccato, che credendo nell’Evangelo si ottiene la liberazione dai peccati; non solo, si ottiene anche la giustificazione perché è scritto: “Il giusto vivrà per fede”. E dunque, credendo nell’Evangelo si viene giustificati, resi giusti. Credendo nell’Evangelo si ottiene la remissione dei peccati, perché di Lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome. Credendo nell’Evangelo si ottiene la vita eterna, perché chi crede nel Figliuolo ha vita eterna. La vita eterna è il dono di Dio in Cristo Gesù; non è qualcosa che si ottiene per meriti, o che si può guadagnare; no, la vita eterna si riceve da Dio gratuitamente mediante appunto la fede nell’Evangelo. Dunque, tu che mi ascolti, tu che sei senza Cristo, tu che sei sulla via della perdizione in quanto sei un peccatore, io ti ho annunziato l’Evangelo, e ti dico anche questo: ‘Ravvediti e credi nell’Evangelo’, perché Dio ha comandato di predicare il ravvedimento e l’Evangelo ad ogni creatura; quindi, pure a te che mi ascolti. Ravvediti, credi nell’Evangelo affinché il Signore abbia misericordia di te e ti strappi al fuoco dove sei diretto, perché tu sei diretto nel fuoco dell’inferno. Infatti, devi sapere che dopo la morte, chi muore appunto nei suoi peccati, va all’inferno. L’inferno è un luogo di tormento dove arde il fuoco, e là vanno le anime dei peccatori; tu stai andando all’inferno. Per quello appunto ti esorto a ravvederti e a credere nell’Evangelo, affinché tu sia salvato dai tuoi peccati e strappato alle fiamme del fuoco, e affinché tu così sia riconciliato con Dio per mezzo di Gesù Cristo. Sappi che appunto come ti ho detto, chi crede nell’Evangelo ha la vita eterna, per cui chi crede nell’ Evangelo ha la certezza che quando morirà, si dipartirà dal corpo e andrà ad abitare con il Signore nel regno dei cieli. Dunque, che farai peccatore? Ascolta, io ti scongiuro nel nome del Signore Gesù a ravvederti e a credere nell’Evangelo, perché non c’è un’altra maniera in cui tu puoi essere salvato; non c’è, non c’è, e non c’è nessun altro in cui tu puoi credere per essere salvato. Perché? Perché “In nessun altro è la salvezza, poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”. Infatti, l’Iddio vivente e vero, il Creatore di tutte le cose, ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per essere il Salvatore del mondo, e il nome del suo Figliuolo è Gesù Cristo. E io appunto, ti ho annunziato la Buona Novella che concerne il nome di Gesù Cristo, affinché tu credendo nella Buona Novella tu sia salvato. Ma sappi, te lo ribadisco, che se rifiuterai di credere nell’Evangelo sarai condannato; Gesù lo ha detto sai? Chi non avrà creduto sarà condannato. Quindi tu vai incontro a una condanna sicura, certa, se non crederai nell’Evangelo; quindi, io ti ho avvertito. Chi ha orecchie da udire, oda.