Gesù Cristo si fece ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Gesù Cristo si fece ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 14 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. La Sacra Scrittura che è la Parola di Dio afferma che Gesù Cristo: “Essendo in forma di Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio, ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini; ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d’ogni nome, affinché nel nome di Gesù, si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”. Dunque, Gesù Cristo prima di venire nel mondo, prima di essere introdotto nel mondo, era in forma di Dio, cioè era Dio, e benché fosse Dio annichilì se stesso prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini. Egli infatti era la Parola, come dice la Scrittura: “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”. E nella pienezza dei tempi, “La Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità;”, e la Parola era l’unigenito Figliuolo di Dio. Egli dunque, era presso Dio, con Dio da ogni eternità, ma nella pienezza dei tempi prese forma di servo e divenne simile agli uomini; venne in carne simile a carne di peccato. Dunque, era un vero uomo, naturalmente mantenne la sua divinità, perché in Lui il Padre si compiacque di far abitare tutta la pienezza e non era contaminato dal peccato. Egli, infatti, fu generato dallo Spirito Santo nel seno di una giovane vergine di nome Maria che, quando rimase incinta per virtù dello Spirito Santo, era fidanzata ad un uomo di nome Giuseppe, che era della famiglia di Davide. E a tal proposito la Scrittura dice che: “E Giuseppe, suo marito, essendo uomo giusto, e non volendo esporla ad infamia, si propose di lasciarla occultamente. Ma mentre aveva queste cose nell’animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide, non temere di prendere teco Maria tua moglie; perché ciò che in lei è generato, è dallo Spirito Santo. Ed ella partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati. Or tutto ciò avvenne, affinché si adempiesse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figliuolo, al quale sarà posto nome Emmanuele, che, interpretato, vuol dire: ‘Iddio con noi’. E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli avea comandato, e prese con sé sua moglie; e non la conobbe finch’ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù”. Dunque, questa è la maniera in cui Gesù Cristo, che era in forma di Dio, che era con Dio, ed era Dio, venne in questo mondo o nacque in questo mondo. E dunque, la Scrittura ci fa sapere che Lui, pur essendo stato trovato nell’ esteriore come un uomo, abbassò se stesso quindi si umiliò e si fece ubbidiente fino alla morte, e alla morte della Croce; questo perché Iddio gli aveva dato un ordine, che era quello appunto di deporre la sua vita. Ecco perché, Gesù Cristo un giorno disse queste parole, che sono eloquenti: “Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho podestà di deporla e ho podestà di ripigliarla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio”. Quindi il Figliuolo ricevette dal Padre l’ordine di deporre la sua propria vita per i nostri peccati; Egli, infatti, era stato determinato da Dio che dovesse morire per i nostri peccati. Infatti, Iddio aveva preannunziato questo tramite il profeta Isaia: “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. In altre parole, il Cristo, il Figlio di Dio, la cui venuta era stata preannunciata dal Padre, doveva caricarsi dei nostri peccati, portare i nostri peccati nel suo corpo. E per questo Egli si fece ubbidiente alla morte, alla morte della croce perché era là, sulla croce, su quel legno, che appunto Egli doveva essere crocifisso, e nel suo corpo portare i nostri peccati. Dunque, Gesù Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, e dopo essere morto, Egli fu seppellito, ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti; sì, il suo corpo non rimase nella tomba, ma Iddio lo trasse dai morti. Egli risuscitò e apparve, apparve a molti, si fece vedere per diversi giorni dai suoi discepoli che poterono parlare con Lui, mangiare, bere con Lui, e quindi il Signore Gesù dimostrò in svariate maniere di essere risuscitato dai morti. Ora, questo è dunque l’Evangelo, la Buona Novella che Iddio ha ordinato appunto di predicare ad ogni creatura per tutto il mondo, che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, che apparve ai suoi discepoli, ai testimoni che erano in innanzi stati scelti da Dio. Questa è la Buona, la Buona Novella nella quale devi credere per essere salvato dai tuoi peccati, per ottenere la remissione dei tuoi peccati, per essere giustificato, e per ottenere la vita eterna. Altrimenti? Altrimenti l’ira di Dio resterà sopra di te, e tu continuerai a servire il peccato, e quando morirai, siccome che morirai nei tuoi peccati, te ne andrai all’inferno, perché esiste un luogo di tormento chiamato inferno, dove arde il fuoco e dove vanno le anime di quelli che muoiono nei loro peccati. Ora, tu sei sotto il peccato, quindi non illuderti, dovessi morire in questo preciso momento, ti assicuro che tu andresti all’inferno, perché sei un peccatore; quindi, ti devi ravvedere e devi credere, in colui che morì e il terzo giorno resuscitò dai morti, in colui che ha ricevuto il nome che è al di sopra d’ogni altro nome. Considera questo, ti sto parlando di colui appunto che ha il nome al di sopra, al di sopra d’ogni nome, nessuno è pari a Lui, nessuno è pari al Signore Gesù. Non c’è un uomo che si possa paragonare a Gesù, perché Egli è il Cristo, il Figlio di Dio, Egli è il Salvatore del mondo. È Lui, e soltanto Lui, che Iddio ha mandato nel mondo per essere il Salvatore del mondo; non è che ce n’è qualcun altro, no, la salvezza è in Gesù Cristo. “In nessun altro è la salvezza, poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”, così è scritto, è così devi credere. Per essere salvato cioè, devi credere che Gesù Cristo, te lo ripeto per l’ennesima volta, devi credere, per essere salvato, che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, e che resuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, apparendo ai suoi discepoli. Questo è quello che devi credere per essere salvato, affrancato dal peccato, non c’è un’altra maniera, non illuderti. Pensi di poterti salvare con le tue opere buone? Ti stai illudendo! Pensi di poter essere salvato affidandoti a qualcun altro, come Maometto, Buddha, o Maria la madre di Gesù e così via? Ti stai illudendo, ti stai illudendo! Sei sulla via della perdizione. Io ti avverto, devi credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo. Solamente, solamente credendo nell’Evangelo sarai salvato dai tuoi peccati, perdonato e riconciliato con Dio; riconciliato sì, perché, perché tu attualmente sei un nemico di Dio, e l’ira di Dio è sopra, è sopra di te. Quindi non indugiare, affrettati, ravvediti e credi in colui che è il Cristo, il Figlio dell’Iddio vivente e il suo nome è Gesù. Questo è quello che Dio ha comandato che ti sia predicato peccatore. Quindi sappi, questa è la Parola dell’Iddio vivente e vero; non disprezzarla, non rigettarla, perché altrimenti, altrimenti rimarrai perduto per l’eternità. Passerai un’eternità tremenda nei tormenti, prima te ne andrai all’inferno cioè nell’Ades, poi nel giorno della resurrezione quando risorgerai eh, risorgerai in resurrezione di giudicio e comparirai davanti al trono di Dio, per essere giudicato secondo le tue opere. E sarai poi scaraventato in un altro luogo di tormento, però questa volta anima e corpo eh, nello stagno ardente di fuoco e di zolfo che è la morte seconda, chiamata anche fuoco eterno; considera, sarai tormentato nei secoli dei secoli. Quindi, io ti ho avvertito, io ti ho avvertito! Io non ti sto illudendo, io non ti sto dicendo una cosa per un’altra, io ti sto dicendo che chi non avrà creduto nell’Evangelo sarà condannato. Quindi, se tu non crederai nell’Evangelo che ti ho annunziato, sarai condannato. Per cui? Che farai? Io ti dico quello che devi fare, ravvediti e credi nel Signore Gesù Cristo, che è morto ma è anche risuscitato dai morti, ed è apparso a molti facendosi vedere. Chi ha orecchi da udire, oda.