È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Fu trafitto a motivo delle nostre trasgressioni” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 18 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, ebrei e gentili, ascoltate quello che vi sto per annunziare perché è la Parola di Dio. Gesù di Nazareth, dopo che fu Unto di Spirito Santo e di potenza, andò in giro attorno, facendo del bene, guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, e questo perché Dio era con Lui. E difatti, la Sacra Scrittura ci dice che Gesù guarì molti malati di ogni sorta di malattia, cacciò molti demoni, sgridandoli, e quindi portando libertà nella vita di coloro che erano posseduti dai demoni. Egli fece molti segni e prodigi, miracoli, e predicò, predicò la Parola di Dio, predicò il ravvedimento, infatti esortò gli uomini a ravvedersi, come anche esortò gli uomini a credere nell’Evangelo. Ebbene, Egli benché andò in giro facendo del bene, solo del bene, fu contraccambiato con il male, Egli fu infatti odiato senza ragione, fu odiato dai Giudei senza ragione, essi lo perseguitarono e arrivò il giorno in cui Gesù fu arrestato. Fu arrestato dai Giudei e menato davanti al loro Sinedrio, e in quel Sinedrio Egli, cioè Gesù, fu condannato a morte, condannato a morte perché Egli aveva dichiarato di essere il Cristo, il Figliuolo di Dio. Perché dunque fu condannato a morte? Per bestemmia. Per i componenti infatti del Sinedrio, Gesù aveva bestemmiato, ma egli non aveva bestemmiato perché Egli aveva dichiarato quello che era, cioè il Cristo, il Figliuolo dell’Iddio vivente e vero. Iddio l’aveva mandato nel mondo nella pienezza dei tempi, per essere il Salvatore del mondo e dunque il Sinedrio lo condannò come reo di morte e gli sputarono in viso, gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono dicendo: “Oh Cristo, profeta, indovina chi ti ha percosso?”, e dopo di ciò, lo consegnarono al governatore della Giudea che era Ponzio Pilato, il quale inizialmente lo voleva liberare perché non trovava in Lui nulla che fosse degno di morte, perché i Giudei gli chiedevano di crocifiggerlo, di crocifiggere Gesù, quindi di ucciderlo. Ma Pilato dopo averlo esaminato, non aveva trovato in Lui nulla che fosse degno di morte, quindi si era proposto di lasciarlo libero, ma i Giudei gridarono: “Sia crocifisso”. I Giudei volevano che Gesù fosse crocifisso e quando Pilato disse loro: “Ma pure, che male ha fatto? Ma quelli vie più gridavano: Sia crocifisso! E allora Pilato visto che si sollevava un tumulto tra la folla, prese dell’acqua, si lavò le mani in presenza della moltitudine dicendo: Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi, e tutto il popolo, rispondendo, disse: Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri figliuoli”. E dunque, allora Pilato sentenziò che fosse fatto a Gesù, quello che i Giudei avevano domandato, quindi sentenziò che Gesù doveva essere crocifisso, e dopo che i soldati del governatore lo beffarono, lo ingiuriarono, gli sputarono addosso e gli percossero il capo con una canna, lo menarono via per crocifiggerlo. Lo menarono ad un luogo detto Golgota, che vuol dire “luogo del teschio” e là lo crocifissero, lo appiccarono su una croce e assieme a Lui crocifissero anche due malfattori, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. E dopo alcune ore di agonia, la Scrittura dice:” Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rendè lo spirito”. Egli dunque su quella croce in quel luogo detto “Golgota”, morì per crocifissione. Dopo essere morto, venne un uomo di nome Giuseppe di Arimatea, che era un discepolo di Gesù, occulto per timore dei Giudei, il quale si recò da Ponzio Pilato e gli chiese il corpo di Gesù, e Pilato comandò che il corpo gli fosse dato. E allora, Giuseppe preso il corpo, lo involse in un panno di lino netto e lo pose nella propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia, e dopo avere rotolato una grande pietra contro l’apertura del sepolcro se ne andò. Questo fu il seppellimento, come si svolse il seppellimento del corpo di Gesù, ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti, e dopo essere risuscitato dai morti, Gesù apparve ai suoi discepoli, si fece vedere da loro per diversi giorni, quindi dimostrando loro che Egli era veramente risuscitato, mangiò e bevve con loro, parlò con loro, prima di essere assunto in cielo alla destra di Dio. Ora, ma perché Gesù fu crocifisso? Perché si dovevano adempiere le Scritture secondo le quali Egli doveva essere trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità, Egli infatti era il Giusto, il Santo, colui che non conobbe peccato e doveva caricarsi dei nostri peccati, portandoli nel suo corpo sul legno della croce. La ragione di ciò, era che Egli doveva espiare con il suo prezioso sangue, i nostri peccati; Egli dunque, morì per i nostri peccati. Le Scritture che avevano preannunziato la sua morte per i nostri peccati, concernevano il Cristo cioè l’Unto di Dio, che Iddio aveva promesso per bocca dei suoi profeti, di mandare nel mondo per salvare i peccatori, e dunque, in quel giorno quando Gesù di Nazareth fu crocifisso, in quel luogo detto “Golgota”, si adempirono le Scritture: “Ma Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”, questo è quello che aveva detto infatti il profeta Isaia. E dunque la morte di Gesù Cristo, il Figliuolo di Dio, fu una morte espiatoria, Egli morì per nostri peccati, ma non solo Egli morì, la Scrittura dice che Egli risuscitò e risuscitò a cagione della nostra giustificazione, affinché si adempissero anche in questo caso le Scritture, perché Davide aveva detto, per lo Spirito da parte di Dio, “anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”.Egli, Davide, parlò del Cristo di Dio, parlò della risurrezione del Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione e quella Scrittura si adempì, perché Dio risuscitò dai morti Gesù di Nazareth. E dunque, vi annunzio la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, in Lui si sono adempiute le parole dei santi profeti, e dunque vi annunzio che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome; e non solo la remissione dei peccati si ottiene credendo in Lui, ma anche la vita eterna, la Scrittura infatti dice che “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna”. Dunque voi peccatori che mi ascoltate, che siete sotto il peccato e quindi siete schiavi del peccato, dovete sapere questo, siete nemici di Dio nella vostra mente, nelle vostre opere malvagie, siete figliuoli d’ira, l’ira di Dio è sopra di voi, siete sulla via della perdizione; ma Iddio, nel suo grande amore ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per salvare i peccatori, dunque io vi annunzio la salvezza di Dio che è in Cristo Gesù. Cosa dovete fare per essere salvati dai vostri peccati? Dovete ravvedervi e credere nell’Evangelo, cioè credere che Gesù è il Cristo, che è morto sulla croce per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai suoi discepoli. Questo dovete credere per essere affrancati dal peccato, salvati dai vostri peccati; e questo è quello che dovete credere per ottenere la remissione dei vostri peccati, e questo è quello che dovete credere per ricevere la vita eterna. Quindi qualcuno dirà: “Ma allora è tutto per grazia? Si, è tutto per grazia, mediante la fede nell’Evangelo, nell’Evangelo di Dio. Dunque sappiate che in Cristo Gesù vi annunzio la salvezza dal peccato, la remissione dei peccati ed anche la vita eterna. Solamente credendo in Lui potete essere giustificati e riconciliati con Dio e quindi scampare alle fiamme dell’inferno dove siete diretti, perché quando vi ho detto che state andando in perdizione, vi ho voluto dire che state andando all’inferno; in un luogo di tormento dove arde il fuoco e dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati. E dunque, voi che ascoltate, ravvedetevi e credete nell’Evangelo di Dio affinché il Signore abbia pietà di voi e vi salvi dai vostri peccati, vi rimetta i vostri peccati e vi dia la vita eterna. Sappiate questo, che soltanto Gesù Cristo è il Salvatore del mondo, solo in Lui c’è salvezza “In nessun altro è la salvezza, poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”. E dunque, vi rinnovo l’esortazione a ravvedervi e a credere nell’Evangelo della grazia di Dio, affinché anche voi, come è avvenuto con noi un giorno, anche voi dico, siate salvati, perdonati, giustificati, riconciliati con Dio, perché il nostro desiderio per voi è che voi siate salvati; il nostro desiderio sappiate, è che voi siate salvati. Quindi ravvedetevi e credete nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, seppellito e risuscitato dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e apparse ai suoi discepoli. Credete nell’Evangelo, credete nell’Evangelo e sarete salvati, perdonati, giustificati, riconciliati con Dio Padre per mezzo di Gesù Cristo, il Figliuolo di Dio, che è benedetto in eterno. Chi ha orecchi da udire, oda!