È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “La Sua ubbidienza fino alla morte, e alla morte della croce” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 15 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 16 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, prestate attenzione alla Parola che vi sto per annunziare, perché è la Parola del Dio vivente, di colui che ha creato tutte le cose, le invisibili e le visibili. La Sacra Scrittura che è la Parola di Dio, afferma che Gesù Cristo essendo in forma di Dio non reputò rapina l’essere uguale a Dio, o non reputò cosa da ritenere con avidità l’essere uguale a Dio, ma annichilì sé stesso prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini, ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò sé stesso facendosi ubbidiente fino alla morte e alla morte della croce. Dunque Gesù Cristo, la Parola che nel principio era con Dio ed era Dio, nella pienezza dei tempi prese forma di servo, divenne simile agli uomini in quanto come dice Giovanni: “La Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come quella dell’Unigenito venuto da presso al Padre”. Colui che scrisse queste parole era un discepolo di Gesù Cristo. Dunque Egli discese dal cielo, e discese dal cielo per fare non la sua volontà, ma la volontà di colui che lo aveva mandato. Ora, qual era la volontà di Dio? La volontà di Dio era che Gesù Cristo, il suo Figliuolo, morisse sulla croce per i nostri peccati, quindi che Egli desse la sua vita per noi. E Gesù ubbidì alla volontà dell’Iddio e Padre suo, si fece ubbidiente fino alla morte e alla morte della croce, aveva ricevuto questo ordine di deporre la sua vita per noi, e questo ordine Egli eseguì. Un giorno disse: “Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per ripigliarla poi, nessuno me la toglie, ma la depongo da me, io ho podestà di deporla e ho podestà di ripigliarla, quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio”.Ecco dunque che Gesù il Figlio, si mostrò ubbidiente al Padre, si mostrò ubbidiente fino alla morte e alla morte della croce, perché così Dio aveva innanzi determinato, che il suo Cristo morisse per i nostri peccati. Infatti secoli prima il profeta Isaia aveva detto: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”, e quelle parole si adempirono, si adempirono a Gerusalemme, al Golgota, dove Gesù fu appeso ad una croce in mezzo a due malfattori, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra. Dunque Gesù Cristo, il Giusto, il Santo d’Israele, fu annoverato tra i malfattori, Lui che non aveva conosciuto peccato, Lui che era nato senza peccato, Lui che era stato tentato in ogni cosa come noi però senza peccare, Lui che era puro d’ogni colpa, Lui che era l’agnello di Dio senza macchia, Lui morì sulla croce, fu immolato per i nostri peccati. Egli si caricò dei nostri peccati, li portò nel suo corpo sul legno per compiere l’espiazione dei nostri peccati, era infatti necessario che il Figlio di Dio, morisse per noi. Questo è il grande amore che Iddio dunque ha mostrato verso il mondo, ha mandato il suo Unigenito Figliuolo affinché Egli morisse per i nostri peccati. E dunque quel giorno a Gerusalemme, Gesù dopo alcune ore di agonia sulla croce spirò, e dopo che fu spirato, un certo Giuseppe d’Arimatea si recò da Ponzio Pilato, che era il governatore della Giudea e chiese il corpo di Gesù, e gli fu rilasciato. E Giuseppe d’Arimatea lo pose in una in una tomba nuova, e ci rotolò una grossa pietra davanti. Ma Iddio lo ha risuscitato dai morti il terzo giorno, ed anche la sua resurrezione avvenne affinché si adempisse quello che Dio aveva innanzi detto e determinato. Dunque la sua resurrezione avvenne in adempimento delle Scritture profetiche, la sua resurrezione avvenne a cagione della nostra giustificazione, dopo essere resuscitato apparve ai suoi discepoli, si fece vedere da loro per molti giorni, con molte prove; Gesù Cristo, il Figlio di Dio è veramente risuscitato dai morti dunque. E io vi annunzio la Buona Novella, la Buona Novella che Gesù è il Cristo, colui dunque nel quale si sono adempiute le Scritture profetiche, secondo le quali, Egli il Cristo, doveva morire per i nostri peccati e risuscitare il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione. E vi annunzio anche che di Lui attestano tutti i profeti, che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome, e mediante la fede nel suo nome chi crede in Lui viene salvato dai suoi peccati, quindi affrancato dal peccato e riceve la vita eterna. Quindi tutto questo per la grazia di Dio, non per opere, affinché nessuno si glori nel suo cospetto, ma per grazia, solo per grazia. Dunque mi rivolgo a voi che siete senza Cristo, senza Dio nel mondo, che brancolate nel buio, che siete sulla via della perdizione in quanto siete dei peccatori, vi esorto a ravvedervi e a credere nel Signore Gesù Cristo, perché è Lui colui che il Padre ha mandato nel mondo per essere il Salvatore del mondo, è Lui colui che il Padre ha mandato nel mondo per essere la propiziazione per i nostri peccati; “In nessun altro è la salvezza, perché non v’è sotto il cielo, alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”. Non c’è un’altra maniera per ottenere la remissione dei propri peccati, perché Gesù Cristo è l’agnello di Dio che doveva venire nel mondo, per versare il suo sangue per la remissione dei nostri peccati. Ecco perché appunto Iddio comanda di predicarvi il ravvedimento e la remissione dei peccati mediante la fede nel suo nome. Non illudetevi, non potete ottenere la remissione dei vostri peccati in nessun’altra maniera, non potete ottenerla andandovi a confessare ad un prete, non potete ottenerla facendo opere buone, la potete solo ottenere credendo nel Signore Gesù Cristo. E così anche la salvezza dai vostri peccati, non c’è opera meritoria che possiate fare, mediante la quale essere salvati dai vostri peccati. La salvezza dai peccati si ottiene per grazia, anch’essa per grazia mediante la fede in Gesù Cristo. E così la vita eterna, non c’è opera buona che voi possiate fare tramite la quale vi potete guadagnare la vita eterna, perché la vita eterna è il dono di Dio in Cristo Gesù, si riceve gratuitamente da Dio. Io che vi parlo sono stato salvato, ho ottenuto la remissione dei peccati, e ho ricevuto la vita eterna da Dio molti anni addietro, e vi attesto che è come dice la Sacra Scrittura: per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo. E dunque per questo che vi annunzio il ravvedimento, vi annunzio la fede nell’Evangelo, affinché veramente credendo nell’Evangelo voi possiate essere riconciliati con Dio perché in questo preciso momento siete dei nemici di Dio, dei nemici di Dio perché siete dei peccatori. Ma Iddio nella sua grande misericordia, ha mandato il suo Figliuolo nel mondo al fine di riconciliare il mondo con sé; ma affinché voi possiate essere riconciliati con Dio vi dovete ravvedere, convertire dai vostri peccati, e dovete credere nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo. Quindi affrettatevi, non indugiate, non sottovalutate quello che vi ho annunziato, perché è la Parola di Dio, non rigettatela, non rigettate la Parola del Signore, ma credete nella Parola di Dio. Dunque sappiate che in Cristo Gesù c’è la salvezza dai peccati, in Lui c’è la remissione dei peccati, Lui è la vita eterna, e quindi chi crede in Lui ottiene tutte queste cose. Ma voglio che sappiate anche che se rifiuterete di ravvedervi e di credere nel Signore Gesù Cristo, rimarrete dei peccatori sulla via della perdizione, l’ira di Dio dunque rimarrà sopra di voi, e quando morirete, morirete nei vostri peccati e ve ne andrete in un luogo di tormento chiamato inferno, in mezzo al fuoco, nelle fiamme, per esservi tormentati. L’inferno esiste non è una favola, non è qualcosa che ha creato, si è inventato la chiesa, l’inferno esiste e ci state andando, siete sulla via che mena all’inferno, per quello dovete ravvedervi e credere nell’Evangelo, per ottenere la remissione dei vostri peccati, per essere giustificati ed essere riconciliati con Dio, altrimenti farete un orribile fine; un orribile fine farete! Molti si fanno beffe dell’inferno come se non esistesse, ma ascoltate, la Sacra Scrittura che è la Parola di Dio, attesta l’esistenza di questo luogo di tormento, dove scendono le anime degli empi e dove in questo preciso momento, le anime degli empi sono in mezzo alle fiamme. E dunque ravvedetevi, convertitevi e credete nell’Evangelo della grazia di Dio, nell’Evangelo che concerne il nome del Figliuolo di Dio, l’Evangelo che è potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede. Credete nell’Evangelo e sarete salvati dei vostri peccati, i vostri peccati vi saranno cancellati e Dio nella sua grande misericordia vi darà anche la vita eterna, e quindi avrete la certezza che quando morirete, morirete in Cristo e vi dipartirete dal corpo per entrare in paradiso, nel regno dei cieli, dove appunto le anime dei giusti si riposano dalle loro fatiche. Quanto a me dunque, questo è quello che il Signore mi ha ordinato di predicarvi: ravvedetevi e credete nell’Evangelo di Dio. Chi ha orecchi da udire, oda!