È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Gesù Cristo e Lui crocifisso” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 16 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 17 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate, perché vi sto per annunziare la Buona Novella. E qual è questa Buona Novella? O meglio, qual è la Buona Novella? La Buona Novella è che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, cioè l’Unto di Dio, che Dio aveva innanzi determinato che dovesse venire nel mondo, per compiere l’espiazione dei nostri peccati. Dio infatti per mezzo dei suoi profeti, aveva preannunziato la venuta del suo Unto; aveva preannunziato l’opera di redenzione che Egli avrebbe compiuto morendo per i nostri peccati e risuscitando dai morti il terzo giorno. Infatti il profeta Isaia aveva detto da parte di Dio, “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”, ecco in che maniera Dio aveva preannunziato la morte espiatoria del suo Cristo; dunque il Signore Iddio aveva preannunziato che il suo Cristo si sarebbe caricato dei nostri peccati e li avrebbe portati nel suo corpo. Ma Iddio aveva anche preannunziato la resurrezione del suo Cristo, infatti Davide che era profeta, aveva parlato della resurrezione del Cristo, quando disse per lo Spirito, “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades ,e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”.Egli in questa maniera parlò della resurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione, e queste Scritture profetiche che sono Parola di Dio, Iddio le mandò ad effetto e le adempì in Gesù di Nazareth. Di Nazareth, perché fu allevato a Nazareth, una città della Galilea nel nord di Israele, mentre Egli era nato a Betlemme in terra di Giuda, sempre nella terra di Israele. E dunque quello che vi annunzio è che Gesù di Nazaret è il Cristo di Dio nel quale si sono adempiute le Scritture profetiche, per cui Egli è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito ma il terzo giorno risuscitò dai morti secondo le Scritture, e apparve ai suoi discepoli. Egli dunque, il Giusto, il Santo, perché Egli non conobbe peccato, non solo Egli nacque senza peccato in quanto fu generato dallo Spirito Santo nel seno di sua madre Maria, ma Egli visse senza peccare benché in ogni cosa fu tentato come noi, ma Egli non peccò mai. Il Giusto, il Santo d’Israele che andò attorno facendo del bene, guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con Lui, Egli, quando appunto venne la sua ora, fu arrestato, arrestato essendo stato tradito da uno dei suoi discepoli e fu condannato a morte dal Sinedrio dei Giudei, i quali appunto sentenziarono che era reo di morte, perché aveva dichiarato di essere il Cristo, il Figlio di Dio. Dunque reo di morte, perché secondo loro Gesù di Nazaret aveva bestemmiato e dopo che fu condannato a morte dal Sinedrio, fu consegnato o dato nelle mani del governatore della Giudea, che in quel tempo era Ponzio Pilato, il quale inizialmente voleva lasciarlo andare libero perché non trovava il Lui nulla che fosse degno di morte, ma i Giudei gridavano a gran voce “Crocifiggilo, crocifiggilo” e dunque Pilato ad un certo punto si arrese. Tutto questo naturalmente faceva parte del determinato consiglio di Dio, e dunque Pilato il governatore sentenziò che Gesù, chiamato Cristo doveva essere flagellato e poi crocifisso, e questo avvenne. Infatti lo portarono in un luogo fuori di Gerusalemme chiamato Golgota, e là lo appesero ad una croce eh, lo appesero ad una croce in mezzo a due malfattori, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra e questo affinché si adempissero le Scritture e dopo alcune ore di agonia Egli rese lo Spirito. E un uomo ricco, un discepolo di Gesù, occulto per timore dei Giudei, che si chiamava Giuseppe d’Arimatea, andò a Pilato chiese il corpo di Gesù, gli fu rilasciato e Giuseppe d’Arimatea lo prese e lo pose nella sua tomba, nella propria tomba nuova dove ancora non era stato posto nessuno, e rotolò una grande pietra diciamo davanti al Sepolcro. Ma Iddio lo risuscitò dai morti, lo risuscitò dai morti il terzo giorno e difatti Egli dopo essere risuscitato apparve ai suoi discepoli per diversi giorni, facendosi vedere da loro, facendosi toccare da loro, parlando con loro, dimostrando, provando che gli era veramente risuscitato. E dunque vi annunziamo in Gesù Cristo il Figlio di Dio, la resurrezione dei morti. Egli dunque, il Giusto portò i nostri i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, perché doveva compiere l’espiazione dei nostri peccati, versando, spargendo il suo prezioso sangue, perché senza spargimento di sangue non c’è remissione. Dio aveva stabilito nella legge che i peccati dovevano essere espiati mediante lo spargimento del sangue di animali, questo sangue una volta all’anno doveva essere portato nel luogo Santissimo del tabernacolo, che Dio aveva fatto erigere nel tempio e appunto in questa maniera, mediante lo spargimento di questo sangue di animali, veniva compiuta l’espiazione dei peccati del popolo. Ma era una espiazione che non toglieva i peccati, in quanto raffigurava l’espiazione che avrebbe compiuto il sangue di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, nella pienezza dei tempi. Infatti la legge ha un’ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose, e quel sangue gli animali era impossibile che togliesse i peccati, era dunque necessario che discendesse dal cielo il Cristo, il Figlio di Dio, colui che appunto, con il suo prezioso sangue, avrebbe compiuto l’espiazione dei nostri peccati, e avrebbe dunque provveduto a rendere perfetta la nostra coscienza davanti al Signore; e questo Egli ha compiuto versando il suo sangue sulla croce. Quel sangue prezioso dunque è potente, potente a purificare dai peccati. E noi vi attestiamo per esperienza personale, che il sangue di Gesù purifica dai peccati perché con il suo sangue siamo stati lavati, con il suo sangue siamo stati purificati e siamo stati resi perfetti, perfetti quanto alla coscienza, perché appunto quel sangue che Gesù ha sparso, cioè il suo proprio sangue ha purificato la nostra coscienza dalle opere morte per servire all’Iddio vivente. Dunque sappiate questo, che il Cristo Eh, sì caricò dei nostri peccati per espiarli, questo Egli ha compiuto morendo sulla croce, quel giorno a Gerusalemme, ma il terzo giorno è risuscitato dai morti, ed è risuscitato dai morti a cagione della nostra giustificazione. E dunque vi annunzio che in Cristo Gesù c’è la remissione dei peccati e in Lui vi annunzio la remissione dei peccati, per cui chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome. Sappi dunque, che per ottenere la remissione dei peccati devi credere nel Signore Gesù Cristo, non devi andarti a confessare da un prete eh, non devi andare a confessarti da un prete, da nessun altro, perché per ottenere la remissione peccati devi credere nel Signore Gesù Cristo, e allora sì, allora sì che otterrai la purificazione dei tuoi peccati, e non solo la purificazione dei tuoi peccati, ma otterrai anche la vita eterna che è il dono di Dio in Cristo Gesù .E quindi sarai sicuro che quando morirai, ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con il Signore in cielo, perché là vanno quando muoiono, coloro che credono nel Signore Gesù Cristo. Ma bada bene a quello che ti sto per dire, se rifiuterai di credere nel Signore Gesù Cristo, te ne andrai all’Inferno, quando morirai, morirai nei tuoi peccati e te ne andrai in un luogo di tormento dove arde il fuoco e là sarai tormentato, tormentato, tormentato. Il fuoco dell’inferno è reale, non è simbolico, non è allegorico è reale, quelli che vi sono in questo preciso momento, sono tormentati. E dunque io ti avverto, ti avverto perché è mio dovere farlo, se rifiuterai di credere nel Signore Gesù Cristo quando morirai, sappi ti aspetta una orribile fine. Ma ti voglio anche dire questo, che non, che non diciamo passerai l’eternità poi all’inferno, perché quando poi ci sarà il giorno del giudizio, quando appunto, i peccatori risusciteranno e risusciterai pure tu che sei morto nei tuoi peccati, sappi che in quel giorno comparirai davanti al trono di Dio, sarai giudicato secondo le tue opere e sarai scaraventato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo che è un altro luogo di tormento e vi sarai dunque gettato anima e corpo e là sarai tormentato nei secoli dei secoli, dunque per l’eternità. Dunque considera quello che ti aspetta se rifiuterai di credere nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, d’altronde è l’unica maniera per ottenere la remissione dei peccati, e l’unica maniera per essere giustificati, e l’unica maniera per essere riconciliati con Dio è credere nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo. È per quello che ti annunzio Gesù Cristo e Lui Crocifisso, affinché anche tu credendo in Lui, ottenga la remissione dei peccati, e tu sia riconciliato con Dio. Questo è il mio desiderio, questa è la mia preghiera. Dunque quello che devi fare per ottenere la remissione dei tuoi peccati è ravvederti, ravvediti e credi, credi nella Buona Novella che Gesù è il Cristo. È potente questo messaggio a salvarti, a salvarti dai tuoi peccati. Dunque ricordati che la salvezza, appunto perché è mediante la fede nel Signore Gesù Cristo, è per grazia non è per opere, e non è per opere affinché nessuno si glori nel suo cospetto. Dunque ti ho annunziato la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio. Ravvediti e credi in Lui, e Dio avrà misericordia di te perdonandoti e riconciliandoti con Lui. Altrimenti te lo ripeto per l’ennesima volta, te ne andrai in perdizione, te lo ripeto te ne andrai in perdizione eh, ricordati quel luogo chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo, dove sarai gettato anima e corpo un giorno eh, se appunto rifiuterai di credere, è dove sarai tormentato per l’eternità. Tu devi considerare questo, perché io ti dico questo affinché tu sia spinto, dalla paura, dal terrore non importa eh, a piegare le tue ginocchia davanti all’Iddio vivente e vero per ravvederti dei tuoi peccati, ravvederti e credere in colui che è il Cristo di Dio, affinché tu veramente sia perdonato riconciliato con Dio. Questo è quello che Dio ha ordinato che ti sia annunziato a te peccatore, ravvediti e credi nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio.