È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “L’Evangelo di Dio, che concerne il Suo Figliuolo” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 12 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.
Trascrizione audio:
Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili, vi annunzierò l’Evangelo di Dio che concerne il suo Figliuolo; Evangelo che Iddio aveva innanzi promesso per mezzo dei suoi profeti nelle Sacre Scritture, infatti Iddio aveva detto tramite il profeta Isaia: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Dunque, il Figliuolo di Dio doveva venire nel mondo per morire per i nostri peccati e non solo morire, ma anche doveva risuscitare dai morti, infatti Davide che era profeta disse, parlando per lo Spirito, disse: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Davide parlò del Cristo di Dio, in quanto Iddio gli aveva, con giuramento, promesso che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, e antivedendola parlò della resurrezione di Cristo, del Figliuolo di Dio, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. E io vi annunzio che queste Scritture, Iddio le ha mandate ad effetto, nella pienezza dei tempi in Gesù di Nazaret, che Iddio fece nascere da una donna che fu visitata dallo Spirito Santo, nel senso che lo Spirito Santo venne sopra di lei e lei rimase incinta per virtù dello Spirito Santo; quella donna, una giovane vergine, si chiamava Maria. Quindi ciò che in lei fu generato, fu generato dallo Spirito Santo, e questo avvenne, cioè il fatto che lei rimase incinta per virtù dello Spirito Santo, mentre lei era fidanzata ad un uomo della casa di Davide di nome Giuseppe. E Giuseppe naturalmente, quando si accorse che la sua fidanzata era incinta la voleva lasciare di nascosto, ma un angelo del Signore gli apparve e gli disse di non temere, ma di prendere con sé Maria, sua, sua moglie, perché ciò che in lei era generato, era dallo Spirito Santo. E quindi Giuseppe se la prese per moglie, e poi a suo tempo, Maria diede alla luce un bambino, e a quel bambino fu posto nome Gesù, e quel bambino era il Figliuolo dell’Iddio Altissimo, che Dio aveva, la cui venuta Iddio aveva promesso tramite i suoi profeti. Ed Egli crebbe e all’età di circa 30 anni fu battezzato da Giovanni il Battista nel Giordano, nelle acque del Giordano, e cominciò il suo ministerio, cominciò il suo ministerio dopo essere stato unto di Spirito Santo e di potenza. Andò in giro per le città, per i paesi, predicando, e anche per le sinagoghe, i luoghi di riunione dei Giudei, predicando l’Evangelo, insegnando la Parola di Dio, guarendo gli ammalati, cacciando i demoni, risuscitando i morti, mondando i lebbrosi. Le folle si radunarono attorno a Lui a migliaia e a migliaia, e Egli divenne molto famoso anche oltre i confini di Israele, e tanti venivano a Lui non solo per udirlo ma anche per toccarlo, per essere guariti dalle loro infermità, perché da Lui usciva una virtù che sanava gli ammalati. Egli dunque andò in giro facendo del bene, molto bene, ma fu contraccambiato con il male, infatti i Giudei lo odiarono, lo perseguitarono, cercarono di ucciderlo diverse volte ma non ci riuscirono perché l’ora su ancora non era venuta; e appunto, quando venne l’ora sua, Egli fu arrestato perché fu tradito da uno dei suoi discepoli di nome Giuda Iscariota. Fu arrestato da una turba di persone che andarono ad arrestarlo nel giardino del Getsemani a Gerusalemme, e lo portarono nel Sinedrio giudaico dove lo condannarono a morte. Reo di morte perché secondo il Sinedrio, secondo il sommo sacerdote Egli aveva bestemmiato proclamando di essere il Figlio di Dio. E dunque Egli fu dato nelle mani del governatore della Giudea, che allora era Ponzio Pilato, il quale inizialmente aveva, aveva pensato di liberarlo, perché non trovava in Lui nulla che fosse degno di morte. Ma i Giudei che glielo consegnarono nelle mani, chiesero che Egli fosse crocifisso e gridarono:” Crocifiggilo, crocifiggilo”, al che, dietro le insistenti grida del popolo che gridava quelle parole, Pilato sentenziò che Gesù, chiamato Cristo, doveva essere flagellato e poi crocifisso. Infatti fu portato in un luogo detto Golgota, dove fu crocifisso appeso ad una croce, in mezzo a due malfattori, e dopo alcune ore di agonia, Egli spirò. Egli dunque, su quella croce a Gerusalemme, portò i nostri peccati, li portò nel suo corpo perché appunto, Egli si caricò delle nostre iniquità. E dopo che spirò, venne un uomo ricco che era diventato discepolo di Gesù, un uomo che si chiamava Giuseppe d’Arimatea e chiese a Pilato il corpo di Gesù, e Pilato glielo consegnò. Ed egli lo prese e lo, diciamo, pose in una tomba nuova, davanti alla quale egli appunto, pose una grossa pietra e se ne andò. Ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti, affinché appunto, si adempissero le Scritture profetiche secondo le quali Egli doveva risuscitare dai morti a cagione della nostra giustificazione. E dunque dopo essere resuscitato, apparve ai suoi discepoli per molti giorni, facendosi vedere da loro, con molte prove, Egli mangiò e bevve con loro, parlò con loro, prima di essere assunto in cielo alla destra di Dio, dove Egli è tutt’ora e dove intercede per tutti coloro che hanno creduto in Lui. Dunque, quello che Iddio aveva promesso, Egli lo ha adempiuto. Aveva promesso di mandare il suo Figliolo nel mondo, per compiere la propiziazione per i nostri peccati e così Egli ha fatto. Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l’Unigenito venuto dal Padre, si caricò delle nostre iniquità; Lui, il Giusto, il Santo, colui che nacque senza peccato, colui che visse senza peccato, infatti Egli fu tentato in ogni cosa come noi, però senza peccare, Egli dunque adempì quello che il Padre aveva preordinato. E dunque ora, vi annunzio che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome; in Gesù Cristo quindi, c’è la remissione dei peccati. Mediante la fede in Lui, tu peccatore puoi essere perdonato e giustificato, e dunque reso giusto agli occhi di Dio, perché adesso sei un peccatore e dunque un nemico di Dio. Sei un nemico di Dio perché violi la legge di Dio e l’ira di Dio è sopra di te, e sei sulla via che mena in perdizione, cioè in un luogo di tormento chiamato Ades dove c’è il fuoco e dove vanno le anime di coloro che muoiono nei loro peccati. Ma credendo nel nome del Figliuolo di Dio cioè in Gesù Cristo, si riceve la remissione dei peccati, si viene giustificati, si riceve la vita eterna, la vita eterna; infatti è scritto che chi crede ha vita eterna. E dunque chi crede nel Signore Gesù Cristo, ha la certezza che quando morirà, morirà nel Signore, quindi si dipartirà dal corpo e andrà ad abitare con il Signore nel regno dei cieli. Questo il Signore ha promesso a coloro che credono in Lui, la vita eterna. Dunque voi che mi ascoltate, che siete senza Cristo, senza Dio nel mondo, e siete sotto il peccato, vi annuncio la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo, per adempiere quello che Iddio Padre, che è il Creatore di tutte le cose, aveva predeterminato. Egli dunque è il Salvatore del mondo, l’unico Salvatore, perché “In nessun altro è la salvezza, poiché non v’è sotto il cielo, alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati”, così è scritto e così devi credere per essere salvato dai tuoi peccati, per ottenere la remissione dei suoi peccati, per essere giustificato e per scampare alle fiamme dell’Inferno dove sei diretto, peccatore. Ravvediti dunque e credi, credi nell’Evangelo di Dio che concerne il suo Figliolo che è Benedetto in eterno. Chi ha orecchi da udire, oda!