Roma, 18 mar. (Apcom) – E’ tornato in carcere don Ruggero Conti, il sacerdote accusato di aver abusato di sette minorenni. Il prete era agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Carmine Castaldo, in accoglimento della richiesta del pm Francesco Scavo, sulla base del decreto sicurezza. Ieri si era avuta notizia che per don Ruggero era stato chiesto il rinvio a giudizio per le accuse di prostituzione minorile e atti sessuali su minori. Il sacerdote era già finito in carcere il 30 giugno scorso, per una serie di episodi abuso, avvenuti nell’arco degli ultimi dieci anni, nel corso di diverse attività parrocchiali della chiesa ‘Natività di Maria Santissima’, in via di Selva Candida, alla periferia della Capitale. Dopo un periodo di carcerazione don Ruggero, dopo l’estate, aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Il difensore del sacerdote, l’avvocato Patrizio Spinelli, ha fatto istanza di scarcerazione alla luce dei gravi problemi di salute che ha don Ruggero. Al prete, la Procura contesta il fatto di aver approfittato di persone a lui affidate per ragioni di educazione culturale e religiosa, di istruzione nonché di vigilanza e custodia, “con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e/o comunque in violazione dei doveri derivanti dalla qualità da lui rivestita di ministro di culto”. Secondo il capo d’imputazione don Ruggero approfittò dei minori in occasione di alcuni campi scuola, durante le feste di Pasqua, alla fine della scuola, durante la pausa del Natale. La dinamica descritta è quasi sempre la stessa. Il giovane che frequentava i locali della parrocchia viene attirato in altre stanze e qui costretto a soggiacere ai desideri del sacerdote. In cambio alcuni potevano avere piccole somme, dai 10 ai 30 euro, o altro, come capi d’abbigliamento.
Fonte: Apcom.net