Gli Annali di Roma riportano la seguente lettera che Publio Cornelio Lentulo, proconsole in Giudea all’epoca di Tiberio Cesare, inviò ad un suo amico senatore a Roma: “È qui apparso e vive tuttora un uomo di straordinario potere di nome Gesù. Dalla gente è detto profeta di verità, i suoi discepoli lo chiamano Figlio di Dio; risuscita i morti e guarisce tutte le malattie. È un uomo dalla statura ben alta e proporzionata, dallo sguardo allo stesso tempo autorevole ed amabile: quanti lo guardano lo possono amare o temere. Il suo aspetto è semplice e maturo. I suoi occhi sono vivaci e brillanti. È temibile quando rimprovera, accarezzevole e amabile quando insegna e consola. Non fu mai visto ridere bensì piangere (di compassione per gli altri). La statura del suo corpo è alta e diritta. Parla poco e in modo misurato”.
Tratto da: LENTULA, Laura Battistini
Da: Grido di Battaglia, supplemento di 67, Marzo 2008, pag. 6
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