http://www.youtube.com/watch?v=DQOR7vC6cVg
Quelli che appoggiano l’evangelizzazione fatta con scene teatrali e con mimi, affermano che oggi se ti presenti sulle piazze e per le strade e cominci a predicare il Vangelo senza fare qualcosa per attirare l’attenzione delle persone, nessuno o quasi nessuno si fermerà ad ascoltarti, mentre se prima di mettersi a predicare la Parola di Dio ci si esibisce in una rappresentazione teatrale che descrive la passione di Gesù, o la liberazione di un indemoniato, o la risurrezione di un morto, le persone si sentiranno attratte e si avvicineranno a centinaia, dopodichè al termine della rappresentazione si avrà un folto gruppo di persone a cui predicare la Parola. Ora, costoro chiamano questa maniera di agire ‘tecnica ministeriale’ o ‘particolare ministerio’, ma la sacra Scrittura la definisce ‘astuzia’. Ma il fatto è che tenere una rappresentazione del genere costituisce pure una menzogna. Perchè dico questo? Perchè quando uno si mette ad interpretare la parte di Gesù, o quella del diavolo, o quella dell’indemoniato di Gerasa, o di Zaccheo, o di Bartimeo, si immedesima in quella persona e comincia a parlare e ad agire bugiardamente perchè quello che dice e che fa non corrisponde alla realtà. Prendiamo l’incontro tra l’indemoniato di Gerasa e Gesù come lo ha descritto Marco per spiegare questo concetto: se un credente si mette in testa di interpretare la parte dell’indemoniato di Gerasa quando egli incontrò Gesù, si deve mettere a gridare e ad agire in una maniera che non s’addice ad una persona che è diventata una nuova creatura in Cristo. E poi si deve mettere a dire ad una persona che si immedesima in Gesù: ‘Che v’è fra me e te, o Gesù, Figliuolo dell’Iddio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi’, il che significa che deve mettersi a praticare la menzogna, perchè innanzi tutto si deve mettere a chiamare qualcuno sulla terra Gesù, Figliuolo dell’Iddio altissimo; e poi perchè si deve mettere a parlare come parlò quell’indemoniato mentre non è vero che egli è un indemoniato che ha bisogno di essere liberato dai demoni. Ed oltre a tutto ciò un’altro credente deve interpretare la parte di Gesù il che significa farsi chiamare come non è giusto farsi chiamare (Gesù ha detto: “Ma voi non vi fate chiamare ‘Maestro’…e non vi fate chiamare guide…” [Matt. 23:8,10], quindi non è neppure giusto farsi chiamare Gesù, Figlio di Dio) e mettersi a dire parole bugiarde dicendo al falso indemoniato: ‘Spirito immondo, esci da quest’uomo’? Ritengo di avervi spiegato cosa voglio dire. Noi come credenti ci dobbiamo astenere da ogni finzione, ed il teatro è una di queste finzioni da cui dobbiamo astenerci. (Tratto da: Giacinto Butindaro, Il fine (quello di guadagnare anime a Cristo) non giustifica i mezzi (quali scene teatrali, mimi, musica mondana e prove di forza).