La crocifissione di Gesù [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “La crocifissione di Gesù” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 13 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 14 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

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Trascrizione audio:
Uomini e donne piccoli e grandi ricchi e poveri savi e ignoranti Ebrei e Gentili prestate la massima attenzione al messaggio che sto per trasmettervi perché è il messaggio della salvezza che è in Cristo Gesù il Signore Gesù Cristo il Figlio di Dio dopo avere predicato l’Evangelo del Regno per alcuni anni e avere cacciato i demoni avere risuscitato i morti avere guarito ammalati da ogni da ogni infermità dopo avere mondato i lebbrosi insomma dopo essere andato in giro facendo del bene liberando dalla podestà di Satana coloro che appunto erano sotto la podestà di Satana e questo perché Iddio era con Gesù Cristo dico dopo avere fatto tanto bene Gesù fu arrestato fu tradito da uno dei suoi discepoli di nome Giuda Iscariota e fu arrestato dai Giudei i quali lo portarono davanti al Sinedrio e là lo condannarono a morte lo condannarono come degno di morte perché aveva dichiarato di essere il Figliuolo di Dio dopodiché fu consegnato a Ponzio Pilato che era il governatore della Giudea in quei giorni il quale sentenziò che Gesù il Cristo doveva essere fatto flagellare e poi crocifisso e così avvenne e a tale proposito la Scrittura dice quanto segue leggerò dal Vangelo scritto da di da Matteo dal capitolo ventisette a partire dal versetto undici “Or Gesù comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogò, dicendo: Sei tu il re dei Giudei? E Gesù gli disse: Sì, lo sono. E accusato dai capi sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. Allora Pilato gli disse: Non odi tu quante cose testimoniano contro di te? Ma egli non gli rispose neppure una parola; talché il governatore se ne meravigliava grandemente. Ora ogni festa di Pasqua il governatore soleva liberare alla folla un carcerato, qualunque ella volesse. Avevano allora un carcerato famigerato, di nome Barabba. Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: Chi volete che vi liberi, Barabba, o Gesù detto Cristo? Poiché egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia. Or mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: Non avere nulla che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno a cagione di lui. Ma i capi sacerdoti e gli anziani persuasero le turbe a chiedere Barabba e a far perire Gesù. E il governatore prese a dire loro: Quale dei due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba. E Pilato a loro: Che farò dunque di Gesù detto Cristo? Tutti risposero: Sia crocifisso. Ma pure, riprese egli, che male ha fatto? Ma quelli vie più gridavano: Sia crocifisso! E Pilato, vedendo che non riusciva a nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della moltitudine, dicendo: Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi. E tutto il popolo, rispondendo, disse: Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri figliuoli. Allora egli liberò loro Barabba; e dopo avere fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore, tratto Gesù nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte. E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella mano destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo beffavano, dicendo: Salve, re de’ Giudei! E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo. E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo menarono via per crocifiggerlo. Or nell’uscire trovarono un Cireneo chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù. E venuti ad un luogo detto Golgota, che vuol dire: Luogo del teschio, gli dettero a bere del vino mescolato con fiele; ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne. Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando a sorte; e postisi a sedere, gli facevano quivi la guardia. E al disopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: QUESTO È GESÙ IL RE DE’ GIUDEI. Allora furono con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra. E coloro che passavano di lì, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei Figliuolo di Dio, e scendi giù di croce! Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è il re d’Israele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo in lui. S’è confidato in Dio; lo liberi ora, s’Ei lo gradisce, poiché ha detto: Son Figliuol di Dio. E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui. Or dall’ora sesta si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona. E verso l’ora nona, Gesù gridò con gran voce: Elì, Elì, lamà sabactanì? cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Ma alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Costui chiama Elia. E subito uno di loro corse a prendere una spugna; e inzuppatala d’aceto e postala in cima ad una canna, gli die’ da bere. Ma gli altri dicevano; Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo. E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rendé lo spirito. Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, e la terra tremò, e le rocce si schiantarono, e le tombe s’aprirono, e molti corpi de’ santi che dormivano, risuscitarono; ed usciti dai sepolcri dopo la resurrezione di lui, entrarono nella santa città, ed apparvero a molti. E il centurione e quelli che colà che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio. Ora quivi erano molte donne che guardavano da lontano, le quali avevano seguitato Gesù dalla Galilea per assisterlo; tra le quali erano Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e di Jose, e la madre de’ figliuoli di Zebedeo.” questo dunque il resoconto del processo che subì Gesù Cristo il Figlio di Dio davanti a Ponzio Pilato Ponzio Pilato dunque per fare piacere alla folla sentenziò quello che la folla desiderava la croc e aveva chiesto la crocifissione del Signore Gesù Cristo e difatti come abbiamo potuto vedere e Gesù fu crocifisso in un luogo detto Golgota che vuol dire Luogo del teschio e fu crocifisso in mezzo a due malfatto a due malfattori ecco sulla croce Gesù Cristo rendé lo spirito là morì sulla croce quindi Gesù Cristo è stato crocifisso e perché è stato crocifisso è stato crocifisso affinché si adempissero le Scritture sec secondo le quali egli doveva morire in questa maniera crocifisso a cagione dei nostri peccati infatti è scritto nel libro del profeta Isaia “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su lui,” ecco dunque la ragione per cui avvennero quei fatti a Gerusalemme eh sotto il governatorato di Ponzio Pilato affinché si adempissero le Scritture quindi Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati affinché si adempissero le Scritture egli fu seppellito infatti un certo Giuseppe d’Arimatea che era un discepolo di Gesù ma occulto per timore dei Giudei venne eh si presentò a Pilato chiese il corpo di Gesù e Pilato comandò che il corpo di Gesù gli fosse rilasciato allora Giuseppe prese il corpo lo involse in un panno lino netto e lo pose nella propria tomba nuova che lui aveva fatto scavare nella roccia e davanti a questa tomba gli rotolò una grande una grande pietra la mise proprio eh contro l’apertura del sepolcro e se ne andò ma Iddio lo risuscitò dai morti Iddio risuscitò Gesù Cristo dai morti il terzo giorno e dopo essere risuscitato apparve ai suoi discepoli facendosi vedere da loro per diversi giorni con molte prove egli si presentò loro vivente con quello stesso corpo con il quale era stato crocifisso sulla croce egli si presentò con quel corpo ma con un corpo trasformato dalla potenza di Dio perché era un corpo incorruttibile un corpo immortale un corpo glorioso questo è la buona notizia relativa al regno di Dio l’Evangelo di Cristo Gesù che è potenza di Dio per la salvezza d’ognuno che crede quindi voi che mi ascoltate e che siete schiavi del peccato e quindi morti nei vostri falli nelle vostre trasgressioni dovete sapere questo che siete sulla via della perdizione siete perduti siete su quella via che mena nelle fiamme dell’inferno sì perché dopo morti per coloro che sono schiavi del peccato quindi per i peccatori c’è un luogo di tormento chiamato inferno allora voi siete diretti là e per essere affrancati dal peccato e salvati da questo luogo di perdizione dovete ravvedervi dei vostri peccati e credere nell’Evangelo di Cristo che vi ho annunziato quindi dovete credere che Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati secondo le Scritture che fu seppellito e che il terzo giorno Iddio lo risuscitò dai morti a cagione della nostra giustificazione affinché si adempissero le Scritture anche in questa circostanza e dopo essere risuscitato apparve ai suoi discepoli dovete credere fermamente con il vostro cuore nell’Evangelo allora solamente in questa maniera sarete affrancati dal peccato otterrete la remissione dei vostri peccati e la vita eterna perché chi crede nel Signore Gesù Cristo riceve non solo la remissione dei peccati ma anche la vita eterna e quindi avrete la certezza quando morirete di morire nel Signore quindi riconciliati con Dio e sarete dunque accolti salvati nel regno celeste del Signore ma badate bene come vi ho già detto voi siete sulla via che mena in perdizione cioè nelle fiamme dell’inferno se vi rifiutate di ravvedervi e di credere nel Signore Gesù Cristo ciò che vi aspetta è l’inferno ve lo ripeto ciò che vi aspetta è l’inferno un luogo di tormento terribile là c’è il pianto e lo stridore dei denti quindi affrettatevi non indugiate non sottovalutate questo messaggio ravvedetevi e credete nell’Evangelo di Cristo ve lo ripeto l’Evangelo di Cristo è potenza di Dio per la salvezza d’ognuno che crede voi siete schiavi del peccato siete perduti avete solo una via di salvezza quella appunto che prescrive la parola di Dio eh che la salvezza che si ottiene per mezzo della fede nel Signore Gesù Cristo ravvedetevi ravvedetevi e credete nel Signore Gesù Cristo ricordatevi egli è stato crocifisso per i nostri peccati ed è risuscitato il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione chi crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome e anche la vita eterna chi ha orecchi da udire oda

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Trascrizione audio:
Uomini e donne piccoli e grandi ricchi e poveri savi e ignoranti Ebrei e Gentili prestate attenzione al messaggio che sto per trasmettervi perché questo è il messaggio della salvezza che è in Cristo Gesù dopo che Gesù fu arrestato fu fatto comparire davanti al Sinedrio giudaico che lo condannò come reo di morte per bestemmia perché aveva dichiarato di essere il Figliuolo di Dio e dopo la condanna a morte appunto dichiarata dal Sinedrio fu dato in mano del governatore della Giudea che era Ponzio Pilato e a questo punto è scritto quanto segue nel Vangelo scritto da Marco “E subito la mattina, i capi sacerdoti, con gli anziani e gli scribi e tutto il Sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù e lo menarono via e lo misero in man di Pilato. E Pilato gli domandò: Sei tu il re dei Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Sì, lo sono. E i capi sacerdoti l’accusavano di molte cose; e Pilato daccapo lo interrogò dicendo: Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano! Ma Gesù non rispose più nulla; talché Pilato se ne meravigliava. Ora ogni festa di pasqua e’ liberava loro un carcerato, qualunque chiedessero. C’era allora in prigione un tale chiamato Barabba, assieme a de’ sediziosi, i quali, nella sedizione, avevano commesso omicidio. E la moltitudine, venuta su, cominciò a domandare ch’e’ facesse come sempre aveva lor fatto. E Pilato rispose loro: Volete che io vi liberi il Re de’ Giudei? Poiché capiva bene che i capi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi sacerdoti incitarono la moltitudine a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. E Pilato, daccapo replicando, diceva loro: Che volete dunque che io faccia di colui che voi chiamate il Re de’ Giudei? Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo! E Pilato diceva loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ma essi gridarono più forte che mai: Crocifiggilo! E Pilato, volendo soddisfare la moltitudine, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, per essere crocifisso. Allora i soldati lo menarono dentro la corte che è il Pretorio, e radunarono tutta la coorte. E lo vestirono di porpora; e intrecciata una corona di spine, gliela misero intorno al capo, e cominciarono a salutarlo: Salve, Re de’ Giudei! E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso, e postisi inginocchioni, si prostravano dinanzi a lui. E dopo che l’ebbero schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono dei suoi proprî vestimenti. E lo menarono fuori per crocifiggerlo. E costrinsero a portar la croce di lui un certo Simone cireneo, il padre di Alessandro e di Rufo, il quale passava di là, tornando dai campi. E menarono Gesù al luogo detto Golgota; il che, interpretato, vuol dire luogo del teschio. E gli offersero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese. Poi lo crocifissero e si spartirono i suoi vestimenti, tirandoli a sorte per sapere quello che ne toccherebbe a ciascuno. Era l’ora terza quando lo crocifissero. E l’iscrizione indicante il motivo della condanna, diceva: IL RE DE’ GIUDEI. E con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra. E quelli che passavano lì presso lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Eh, tu che disfai il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso e scendi giù di croce! Parimente anche i capi sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l’uno all’altro: Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Il Cristo, il Re d’Israele, scenda ora giù di croce, affinché vediamo e crediamo! Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo insultavano. E venuta l’ora sesta, si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona. Ed all’ora nona, Gesù gridò con gran voce: Eloì, Eloì, lamà sabactanì? il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Ecco, chiama Elia! E uno di loro corse, e inzuppata d’aceto una spugna, e postala in cima ad una canna, gli diè da bere dicendo: Aspettate, vediamo se Elia viene a tirarlo giù. E Gesù, gettato un gran grido, rendé lo spirito. E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. E il centurione ch’era quivi presente dirimpetto a Gesù, avendolo veduto spirare a quel modo, disse: Veramente, quest’uomo era Figliuolo di Dio! Or v’erano anche delle donne, che guardavano da lontano; fra le quali era Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il piccolo e di Iose, e Salome; le quali, quand’egli era in Galilea, lo seguivano e lo servivano; e molte altre, che erano salite con lui a Gerusalemme.” dunque in questa maniera Marco descrive quello che avvenne davanti al governatore della Giudea vale a dire Ponzio Pilato che dietro le insistenti grida della folla sentenziò che Gesù doveva essere crocifisso e prima fu flagellato prima di essere crocifisso dopodiché fu portato a un luogo detto Golgota dove fu crocifisso in mezzo a due malfattori e là sulla croce Gesù Cristo il Figlio di Dio il Giusto il Santo colui che non aveva conosciuto peccato là egli morì morì sulla croce quindi morì crocifisso annoverato fra i malfattori per quale ragione Gesù fu crocifisso Gesù Cristo fu crocifisso per noi per i nostri peccati affinché si adempisse quello che Dio aveva detto tramite il profeta “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su lui” dunque la crocifissione di Cristo Gesù fu innanzi determinata da Dio per compiere l’espiazione dei nostri peccati sì perché la verità è questa Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati per espiare i nostri peccati ecco dunque perché in quel giorno di molti secoli fa a Gerusalemme Gesù Cristo fu crocifisso ora voi che ascoltate voi che ancora siete senza Cristo dovete sapere questo siete davanti a Dio dei peccatori siete dei peccatori perché siete schiavi del peccato e l’ira di Dio è sopra di voi siete sotto la condanna di Dio ma come avete potuto sentire Iddio nel suo grande amore ha fatto sì che il suo Figliuolo Gesù Cristo morisse sulla croce quindi fosse crocifisso per i nostri peccati quindi egli è morto sulla croce carico dei nostri peccati quello dunque che dovete fare affinché l’ira di Dio sia rimossa da sopra di voi è questo dovete ravvedervi dei vostri peccati e credere nel Signore Gesù Cristo credere fermamente credere con il vostro cuore che Gesù Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati e badate Gesù è morto sì ma è anche risuscitato il terzo giorno Iddio lo ha risuscitato dai morti e anche la sua resurrezione è avvenuta perché si dovevano adempiere le Scritture secondo le quali appunto il Cristo sarebbe risuscitato dai morti a cagione della nostra giustificazione quindi ravvedetevi dei vostri peccati e credete nel Signore Gesù Cristo in questa maniera otterrete la remissione dei vostri peccati eh e quindi i vostri peccati saranno cancellati la vostra coscienza sarà purificata dalle opere morte mediante il sangue di Gesù Cristo e otterrete la vita eterna quindi tutto per grazia sì tutto per grazia perché la salvezza è per grazia mediante la fede in Gesù Cristo e quindi sarete riconciliati con Dio Padre avrete la certezza che quando morirete vi dipartirete dal corpo e andrete ad abitare col Signore nella gloria nel regno dei cieli altrimenti cioè se vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nel Signore Gesù Cristo l’ira di Dio continuerà a stare sopra di voi e quando morirete badate bene quando morirete siccome che morirete nei vostri peccati ve ne andrete all’inferno nel fuoco dell’inferno sì perché l’inferno è un luogo di tormento un reale luogo di tormento dove arde un vero fuoco e dove vanno le anime di coloro che muoiono nei loro peccati quindi per questa ragione vi scongiuro da parte di Dio nel nome di Cristo Gesù a ravvedervi dei vostri peccati e a credere nel Signore Gesù Cristo per essere salvati perché voi in questo momento siete perduti siete sulla via della perdizione siete su una via larga una via una via spaziosa eh ma è una via che mena in un luogo terribile dopo la morte che un luogo di tormento che è l’inferno quindi ravvedetevi e credete nel Signore Gesù Cristo la Bibbia lo dice la Bibbia è la parola di Dio Cristo è stato crocifisso per noi Cristo è morto sulla croce per i nostri peccati e il terzo giorno è risuscitato dai morti questa è la buona notizia che noi vi annunziamo da parte di Dio affinché voi credendo otteniate la vita la vita nel Signore Gesù Cristo ravvedetevi dunque e credete nel Signore Gesù Cristo chi ha orecchi da udire oda

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