La Bibbia tradotta da Giovanni Diodati (1576-1649), rimane un monumento della teologia evangelica. Si tratta della più antica versione italiana della Bibbia. Passando attraverso varie revisioni, è giunta fino a noi oggi, offrendo a generazioni di credenti e no la possibilità di leggere la Parola di Dio.
La Bibbia “Diodati” fu pubblicata a Ginevra nel 1607. Conobbe una seconda edizione, migliorata, nel 1641. Pensata per l’evangelizzazione dell’Italia, ma vietata dalle autorità della Chiesa cattolica, essa ha avuto una storia avventurosa: diffusione clandestina per secoli, sequestri, pregiudizi, roghi, processi ecc. Ha anche accompagnato i moti risorgimentali come segno di libertà, dando sostanza all’opera delle chiese evangeliche e contribuendo all’alfabetizzazione della popolazione.