In questo video vedrete una rappresentazione teatrale di evangelizzazione realizzata dalla Chiesa delle ADI (Assemblee di Dio in Italia) di Ravenna-Lugo. E’ stata fatta sotto una tenda evangelistica (con lo scopo di annunciare il Signore Gesù Cristo ai bambini) in un luogo pubblico, questo lo vedrete molto bene, e il video è stato reso pubblico da un membro delle ADI su Internet.
Questo della Chiesa ADI di Ravenna-Lugo però non è un caso isolato nelle ADI, perché il 23 Giugno del 2007, nel piazzale a fianco del locale di culto della Chiesa ADI di Catania (di cui è pastore Paolo Lombardo), sito in via Susanna, si è tenuta una manifestazione teatrale di evangelizzazione (intitolata ‘Il dono’), manifestazione in cui c’è stato di tutto: Rap, yoga, chi interpreta il diavolo (con tanto di corna e forcone!!!) con urla e sottofondi diabolici, chi interpreta Gesù che porta la croce, e altro.
Che dire? Ho provato una grande tristezza nel vedere il video di questa manifestazione della Chiesa di Ravenna, come anche il video di quella organizzata dalla Chiesa di Catania. Non pensavo che le ADI si fossero ridotte a questo livello. Le cose hanno preso una brutta, brutta piega anche nelle ADI. D’altronde quando la Chiesa si conforma al mondo e perde la potenza, che piega ci si può aspettare che essa prenda?
Mi domando poi con quale faccia le ADI si permettono di mettere in guardia da quei credenti che non sono delle ADI che usano gli stessi metodi per evangelizzare!! E poi mi domando come facciano a dire che le ADI ‘hanno deciso di ‘praticare il non oltre quel che è scritto’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, vol. III, pag. 86).
Vi ricordo, fratelli, che queste ‘tecniche evangelistiche’ sviliscono il messaggio del Vangelo perché lo fanno apparire come una favoletta per bambini e rendono dunque vana la croce di Cristo. Chi ha orecchi per udire, ODA.
Trascrivo inoltre qua di seguito alcune parole tratte da un articolo dal titolo ‘La recitazione come espressione di lode a Dio e mezzo di evangelizzazione?’ scritto da Enzo Martucci, e apparso su ‘Cristiani Oggi’ (Organo Ufficiale delle ADI) nel 1994, in cui viene riprovata la recitazione come mezzo di evangelizzazione:
‘Anche in Italia, a cominciare dalla metà degli anni ’70, gruppi interdenominazionali di origine americana, come ‘Cristo è la Risposta’ e ‘Gioventù in Missione’, hanno utilizzato nelle loro attività evangelistiche la rappresentazione di scene dal contenuto biblico …. nel Medioevo la Chiesa Cattolica ha fatto largo uso della recitazione, ma non è affatto di poco conto che questo sia accaduto proprio nel momento in cui essa ha toccato il suo più basso livello spirituale …. Durante il periodo di risveglio sperimentato in Inghilterra grazie al ministero di John Wesley, non esiste traccia dell’uso di questi mezzi. Ciò testimonia probabilmente del fatto che essendo impegnati in un’impresa tanto grande non rimaneva tempo per tutte quelle cose che, pur non essendo dannose, non erano di alcuna utilità alla causa di Cristo. Charles H. Spurgeon, grande predicatore evangelico del secolo scorso, nei suoi sermoni parlò spesso della recitazione: ‘Vedo uomini che si chiamano cristiani affermare pubblicamente che bisognerebbe consigliare ai credenti di frequentare il teatro per far sì che la qualità della rappresentazione si elevi … Se la Chiesa deve imitare il mondo per elevarne la qualità, vuol dire che le cose sono cambiate dal giorno in cui il Signore disse: ‘Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla di immondo; ed io v’accoglierò’ (Enzo Martucci, La recitazione come espressione di lode a Dio e mezzo di evangelizzazione?, ‘Cristiani Oggi’, 1-15 Aprile 1994, pag. 7-8).
Pastori ADI che permettete e tollerate queste buffonerie, svegliatevi.
Giacinto Butindaro
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