da Milano Enrico Lenzi
Obbligatorio o facoltativo, opzionale o pluriconfessionale, l’insegnamento religioso ha diritto di cittadinanza nella quasi totalità delle scuole pubbliche dell’Unione europea. Una presenza variegata e plurale, ma sempre prevista come materia da offrire ai propri studenti.
L’ultima fotografia della situazione europea risale al gennaio 2005, ad opera del professor Alberto Pisci per l’Osservatorio delle libertà e istituzioni religiose. In questi mesi il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) sta conducendo una ricerca che, spiega il coordinatore Alberto Campoleoni, «tra l’altro intende fotografare nuovamente la situazione. Non si tratta – spiega Campoleoni – di una ricerca per formulare tabelle o statistiche, ma si tratta di una ricerca mossa dall’esigenza interna alle comunità cristiane di mettersi in movimento insieme, di confrontarsi, di scambiare opinioni e sensibilità proprio su questi temi».