Israele, Ecologia: pesca vietata per due anni nel lago di Tiberiade

Pescatori sul Lago di Tiberiade

L’equilibrio dell’ecosistema del lago di Tiberiade è seriamente minacciato. La notevole diminuzione del numero di pesci nelle acque di uno dei laghi più famosi del mondo preoccupa le autorità israeliane. Inoltre, secondo gli esperti, alcune specie sono in via d’estinzione.

Per far fronte a questa situazione, il ministro dell’Agricoltura, Shalom Simhon (laburista), chiede di cessare ogni attività di pesca sul lago di Tiberiade per un periodo di due anni. Egli presenterà questo progetto al governo che lo dovrebbe approvare senza difficoltà. Chiede anche al ministero delle Finanze di dare un risarcimento di 15 milioni di Sheqel ai pescatori che non potranno esercitare la loro attività.

La situazione è critica secondo il direttore del settore della pesca del Ministero dell’Agricoltura, Haïm Anjoni: “In passato avevamo da 350 a 400 tonnellate di Amnouns (a volte chiamato il pesce di San Pietro) all’anno. Nel 2008 non ce n’erano più di 8 tonnellate. Il provvedimento adottato due anni fa di non pescare di martedì per consentire ai pesci di riprodursi non è stato efficace. Dobbiamo prendere una misura più drastica.”

Il divieto di pesca riguarda tutto il lago di Tiberiade, la foce del fiume Giordano e tutti i fiumi le cui acque sfociano nel lago. Esso entrerà in vigore il prossimo 1° marzo fino alla fine del mese di febbraio 2012.

Via | Un écho d’Israël

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Rinvenuti a Magdala i resti di una sinagoga del tempo di Gesù

magdala-sinagogaSulle rive del lago di Galilea sono stati trovati i resti di una sinagoga dove, secondo gli archeologi che l’hanno scavata, Gesù avrebbe potuto pregare.

La sinagoga, una delle più antiche mai rinvenute, è stata portata alla luce a Magdala, che i cristiani pensano sia la città di Maria di Magdala, una delle discepole di Gesù.

E’ probabile che Gesù abbia pregato in questa sinagoga, perché Magdala, ai suoi tempi, era un’importante città ebrea.

Nella regione che circonda il lago Gesù si soffermò a lungo a pregare e in varie occasioni compì dei miracoli.

La scoperta di una menorah (candelabro a sette braccia) scolpita su pietra del periodo del secondo tempio ha entusiasmato gli archeologi.

Dina Abshalom-Gorni, che guida gli scavi, ha ipotizzato che l’autore della menorah probabilmente si recò a Gerusalemme dove vide di persona il candelabro del tempio per poi riprodurlo.

La sinagoga, costruita tra il 50 a.C. e il 100 d.C., è una delle sette sinagoghe finora conosciute risalenti al periodo del secondo tempio.

Nella sala principale, che ha una superficie di 120 metri quadri, si trovano un mosaico pavimentale e una pietra squadrata ornata con la menorah, posta su un piedistallo che poggia su una base triangolare, e fiancheggiata da due anfore.

Adattamento: R.P.

Fonte: SFB Taccuino / Google news – AFP (11 settembre 2009)

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