L’equilibrio dell’ecosistema del lago di Tiberiade è seriamente minacciato. La notevole diminuzione del numero di pesci nelle acque di uno dei laghi più famosi del mondo preoccupa le autorità israeliane. Inoltre, secondo gli esperti, alcune specie sono in via d’estinzione.
Per far fronte a questa situazione, il ministro dell’Agricoltura, Shalom Simhon (laburista), chiede di cessare ogni attività di pesca sul lago di Tiberiade per un periodo di due anni. Egli presenterà questo progetto al governo che lo dovrebbe approvare senza difficoltà. Chiede anche al ministero delle Finanze di dare un risarcimento di 15 milioni di Sheqel ai pescatori che non potranno esercitare la loro attività.
La situazione è critica secondo il direttore del settore della pesca del Ministero dell’Agricoltura, Haïm Anjoni: “In passato avevamo da 350 a 400 tonnellate di Amnouns (a volte chiamato il pesce di San Pietro) all’anno. Nel 2008 non ce n’erano più di 8 tonnellate. Il provvedimento adottato due anni fa di non pescare di martedì per consentire ai pesci di riprodursi non è stato efficace. Dobbiamo prendere una misura più drastica.”
Il divieto di pesca riguarda tutto il lago di Tiberiade, la foce del fiume Giordano e tutti i fiumi le cui acque sfociano nel lago. Esso entrerà in vigore il prossimo 1° marzo fino alla fine del mese di febbraio 2012.
Via | Un écho d’Israël
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