Mancanza di veracità sul sito di Nicola Martella, a proposito di Daniel Ekechukwu

Salute a te.

Ti faccio sapere la seguente cosa, che ritengo molto importante.

In un articolo dal titolo ‘I MIRACOLI DI REINHARD BONNKE’ a cura di Alexander Seibel, presente sul sito di Nicola Martella si legge: ‘Un’osservazione, di cui purtroppo si deve prendere continuamente atto in relazione a queste storie di miracoli, è questa: la mancanza di veracità’.

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Sono d’accordo, esiste mancanza di veracità in relazione a tante storie di miracoli e guarigioni esistenti in mezzo al Movimento Pentecostale (non è questo però il caso della morte e della resurrezione di Daniel Ekechukwu, che per altro non è stato risuscitato da Bonnke, anche se purtroppo questo è quello che viene detto da molti): e come tu ben sai io confuto pubblicamente queste falsità diffuse, pur naturalmente credendo e predicando – a differenza di quanto fanno Nicola Martella e altri, per mancanza di conoscenza delle Sacre Scritture e della potenza di Dio – che lo Spirito ancora oggi distribuisce i doni di guarigioni e di potenza di operare miracoli tramite i quali vengono compiuti delle guarigioni e dei miracoli AUTENTICI.

Ora, ho fatto questa premessa per farti notare quanto segue: che la mancanza di veracità però c’è anche nella redazione di Puntoacroce, perché oltre a mentire contro la verità dicendo che i doni dello Spirito Santo oggi non vengono più distribuiti come ai giorni degli apostoli, diffondono una menzogna sul conto del pastore Daniel Ekechukwu dicendo quanto segue : ‘Nota editoriale: Per un profilo di Maurizio Bua si veda la sua pagina. Per una sua coazione col «pastore Daniel» si veda il filmato della conferenza a Palermo dell’08-09-2006 (chiesa antitrinitaria fondata da Antonino Chinnici); in esso il «pastore Daniel» difende l’antitrinitarismo di Chinnici, definendolo il «vero evangelo» e dichiarando la dottrina della Trinità come «dottrina di Babilonia»!). È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?’

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Ora, che Maurizio Bua sia antitrinitariano è certamente vero, ma è falso che in quel filmato Daniel Ekechukwu difenda l’eresia antitrinitariana, in quanto il Daniel che predica in quella conferenza non è Daniel Ekechukwu che è risorto dai morti: SONO DUE PERSONE DIVERSE, QUANTUNQUE AMBEDUE NERE DI PELLE E PORTINO LO STESSO NOME. Io ho scaricato il video e l’ho guardato attentamente, e posso assicurare che il Daniel che predica in quella conferenza (comincia al minuto 8 ) non è il Daniel che è risorto dai morti e che parla in questo video che abbiamo messo sul nostro sito a questa pagina

Ti esorto a verificare la cosa tu personalmente.

Il Daniel (dal Ghana) del video della conferenza a Palermo
Il Daniel (dal Ghana) del video della conferenza a Palermo
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Daniel Ekechukwu (dalla Nigeria)

Ora, che comportamento è questo? Certamente è un comportamento scorretto, condannato dalla Scrittura. Paolo dice: “Bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo, perchè siamo membra gli uni degli altri” (Efesini 4:25). Prima di dire di qualcuno che è un antitrinitario, occorre fare delle verifiche, come le ho fatte io sul conto di Maurizio Bua, ma qui si è lanciata un’accusa senza aver verificato nulla. Perché è palese come la luce del sole che quell’uomo Daniel che predica e difende l’eresia antitrinitariana nel filmato segnalato dal sito puntoacroce per cercare di confutare la resurrezione dai morti sperimentata dal fratello Daniel Ekechukwu, non è Daniel Ekechukwu.

Tu sei dunque avvertito. Potrei dire molte altre cose su questo comportamento, in quanto è sleale e ingiusto, ma mi fermo qui. Se sei una persona intelligente, bastano queste poche parole per farti capire tante cose sul conto di quegli ‘Evangelici’ che combattono i VERI MIRACOLI E LE VERE GUARIGIONI.

Dio ti benedica

Giacinto Butindaro

Aggiornamento 29.12.2008 – Appello alla fratellanza

Mi sono trovato costretto a scrivervi, fratelli nel Signore, questo appello poiché dopo la pubblicazione del mio articolo ‘Mancanza di veracità sul sito di Nicola Martella, a proposito di Daniel Ekechukwu’, il suddetto Nicola Martella ha agito furbescamente cercando con i suoi sofismi di ingannarvi in merito a quanto ho fatto chiaramente notare nel mio suddetto articolo.

Ma andiamo per ordine, e spieghiamo come sono andate le cose.

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In data 25 Dicembre 2008, il fratello Antonio Sammartino, dopo aver letto il mio articolo, scrive a Nicola Martella questa lettera:

Egregio signor nicola martella se per lei queste due foto appartengono alla stessa persona, le consiglio un ricovero urgente in un reparto oculistico della citta’ devo lei risiede, (visto che lei non crede che Dio faccia ancora miracoli). E dopo la cura, la invito a scusarsi pubblicamente sul suo sito per aver ingannato tutti coloro che hanno visto cio’ che e’ stato scritto da lei nella nota redazionale. A non risentirla e la prego di non rispondermi perche’ non mi sento per niente onorato di ricevere posta da persone che si comportano come lei, e lei di questa menzogna rendera’ conto all’IDDIO di verita’ . Questo e’ quanto le dovevo, sperando in un suo prossimo ravvedimento.

In data 26 Dicembre Nicola Martella risponde ad Antonio Sammartino così:

Egregio signor Antonio, shalom. Ti saluto nel Nome dell’unico Salvatore e Signore, Gesù Cristo. Se non vuoi che ti rispondo (e questo manca di buona creanza e di stile), perché mai scrivermi? Così solo per ferire qualcuno? Purtroppo non ho capito chi sei, che cosa vuoi con questa tua missiva e a che cosa tu ti riferisca. Strano modo di finire l’anno, no? Che Dio faccia miracoli, non deve certo chiederlo a me e a te. A noi sta di verificare ciò che altri dicono e fanno (1 Cor 14,29-32). Dovrò rendere conto a Dio un giorno? Tutti lo dovremo fare, addirittura tu. Dovrei ravvedermi? Prima dovrei sapere da che cosa. Intanto comincia da te, visto che ti ritieni saggio e sicuro? Chi sta in piedi, guardi di non cadere. E poi, ammesso e non concesso, che io fossi caduto, sebbene non abbia capito in che cosa, è questo il modo di rialzare un fratello in Cristo (Gcm 5), ossia buttando la pietra e nascondendo la mano? Questo la dice lunga sullo stato del tuo proprio cuore.

Se hai bisogno d’aiuto, sono a tua disposizione, così come faccio ogni giorno con altri. Se vuoi spiegarti meglio, fallo, usando parole di grazia e buona creanza. Se vuoi argomentare, usa la “Parola di verità”, tagliandola rettamente e badando bene a non andare oltre.

Saluti e benedizioni… Nicola Martella

In data 26 Dicembre Antonio Sammartino risponde al Martella chiarendo le cose:

Egregio Signor Martella forse non sono stato chiaro nel mio parlare e per questo la prego di scusarmi ma io mi riferivo al contenuto che si trova nel sito di mio fratello (in Cristo) Butindaro Giacinto che si trova in questa pagina web. http://www.lanuovavia.org/confutazioni-nota-editoriale-puntoacroce.html

Nicola Martella va a leggere il mio articolo e il 27 Dicembre mi scrive quanto segue:

Caro Giacinto, shalom. Giorni fa ho ricevuto una e-mail molto sibillina di Antonio Sammartino, che mi lanciava accuse, di cui però non capivo il senso.

Gli ho risposto chiedendogli di spiegarmi e mi ha risposto, rimandandomi al tuo sito e a un tuo articolo. Ci sono stato e mi sono meravigliato per diversi motivi. Ogni tanto mi arrivano su di te cose positive e negative e, pur essendo stato sul tuo sito, mi sono astenuto dal muoverti critiche particolari su ciò che tu scrivi. In secondo luogo, quando scrivo su qualcuno, in genere avverto tale persona del fatto e mando spesso a lui il link in anteprima perché verifichi i fatti, da me scritti, e prenda posizione.

Perciò in ubbidienza alla parola di Gesù di Mt 18, visto che tu hai qualcosa contro di me, muovo io il primo passo e ti chiedo: perché non mi hai messo al corrente di tutto ciò? perché non hai chiarito con me le cose? perché tali giudizi così sommari sulla mia persona? Ammesso e non concesso che io abbia confuso le due persone con lo stesso nome e cognome (che certo non si chiamano “Mario Rossi” e non abitano ambedue a Milano), questo ti autorizza a formulare giudizi così perentori sulla mia persona? Pensi che Dio ne sarà insensibile?

Poco fa un fratello che ha visionato tale pagina mi ha scritto sul “tono usato da Butindaro”: “E mi dispiace perché mi piace il suo tono, a volte discorsivo, che ha in qualche scritto che ho letto. Il Signore sarà il giusto Giudice”. Quando altri leggeranno le tue parole, esse avranno un effetto a doppia lama, quando confrontando le cose, vedranno che la tua reazione è ingiusta e ingiustificata. E ciò mi dispiace. Una cosa è portare fatti riscontrabili, altra cosa è diffamare.

Certo il tuo modo di fare spinge l’altro ad analizzare il tuo sito per trovarvi cose, che sono attaccabili dal punto di vista esegetico e teologico, e di portarle alla luce. Queste però non sono le mie intenzioni, avendo ben altro da fare. Ti lascio con queste parole: “Non andrai qua e là facendo il diffamatore fra il tuo popolo, né ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono l’Eterno. Non odierai il tuo fratello in cuor tuo; riprendi pure il tuo prossimo, ma non ti caricare d’un peccato a motivo di lui. Non ti vendicherai, e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso” (Lv 19,16ss).

Aspettando un tuo riscontro, ti saluto in Gesù Messia… Nicola Martella

Lo stesso giorno io gli rispondo così:

Pace a te. Nicola, le cose mi paiono chiare come la luce del sole. Tu hai mosso pubblicamente un accusa ingiusta contro un pastore pentecostale, definendolo antitrinitariano (e quindi se c’è qualcuno che sta diffamando sei tu) e rimandando le persone dal tuo sito a visionare un video dove non è ASSOLUTAMENTE lui che parla contro la Trinità. E tutti coloro che fino ad ora hanno letto la tua nota redazionale, si sono fatti quell’idea, anche perchè il video ci vuole una buona ora per scaricarlo con l’adsl, e sono convinto che la stragrande maggioranza dei fratelli che l’hanno letta non siano andati a vedere il video essendosi fidati delle tue parole.

Quindi, tu devi fare una cosa molto semplice: riconoscere il tuo errore, e poi scusarti pubblicamente sul tuo sito e in una mail per questo tuo errore, che ancora non ho capito a cosa sia stato dovuto. Tu dici che bisogna verificare le fonti, le informazioni e così via: e fai bene. Ma questa volta o non hai visionato il video da te segnalato nella nota redazionale o lo hai visto e non hai visto la differenza tra le due persone, il che mi sembra incredibile, perchè fino ad ora tutti i fratelli che lo hanno visto non hanno potuto scambiare le persone per la stessa persona. Vuoi spiegarmi come mai hai messo il link a quel video del ‘pastore Daniel’ alla conferenza di Palermo identificandolo con il Daniel che è risuscitato dai morti?

Io ho portato fatti riscontrabili da tutti, tu invece hai diffamato un servo del Signore. Non ti è piaciuto il mio tono? Non mi piace neppure il tuo, se è per questo, e non solo il tono ma non mi piacciono neppure le tue parole insensate contro la manifestazione dello Spirito Santo, che mostrano che non conosci le Scritture e neppure la potenza di Dio.

Ho espresso un giudizio sulla tua persona basato su dei fatti riscontrabili e non sul sentito dire. Hai diffamato pubblicamente un pastore; cosa pensavi che potessi dire dinnanzi ad una simile cosa? E poi, tu non hai peccato contro di me, che dovevo venire da te privatamente e riprenderti; perchè qui hai commesso il peccato di diffamazione contro un credente, e per questo si deve essere ripresi pubblicamente, affinché gli altri fratelli sappiano che la tua è una falsa accusa. Tu dovevi avere una riprensione pubblica perchè tu ti rivolgi al pubblico con le tue parole.

E bada bene che qui non si tratta di difendere un pentecostale, ma la verità. Avrei scritto le medesime cose, se l’errore tu lo avessi fatto anche nei confronti di un pastore battista o metodista: sia chiaro questo. Anzi ti dirò di più; avrei fatto la stessa cosa, anche nel caso su un sito fossi stato tu ad essere accusato di essere antitrinitariano, perchè so che tu credi nella Trinità.

La mia reazione non è nè ingiusta e neppure ingiustificata; semmai è la tua azione ingiusta e ingiustificata, perchè hai messo in rete una notizia falsa, priva di ogni fondamento sul conto di un pastore pentecostale; e tutto questo perchè? Perchè non credi che Dio lo ha risuscitato dai morti; e questa tua incredulità ti ha travolto la mente, al punto di metterti a diffamare quel credente definendolo antitrinitariano; pensando in questa maniera di portare i credenti a non credere anche loro nella sua resurrezione, dato che è antitrinitariano (tu dici infatti: ‘È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?’, certo che no, io rispondo, perchè il Daniel che è morto e risorto non è il Daniel che si vede nel video della conferenza a Palermo!!). E adesso quella notizia è nella testa di tanti credenti. Ravvediti, riconosci il tuo errore, e scusati pubblicamente; anche mandando una mail nella tua mailing list; perchè quello che hai fatto è grave, molto grave. Mi pare di intravedere in questa tua frase ‘Ammesso e non concesso che io abbia confuso le due persone’, la tipica reazione di chi non vuole riconoscere il suo errore, e quindi intravedo arroganza e superbia, spero di sbagliarmi. Nicola fai quello che la Parola di Dio ti chiama a fare. Pubblica una nota con le tue scuse, e che siano chiare come è stata chiara la falsa accusa da te lanciata contro il fratello Daniel della Nigeria.

Io spero che tu agisca da savio, come si conviene ai santi.

Dio ti benedica

Giacinto Butindaro

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Ora, dopo tutto ciò Nicola Martella fa le seguenti cose:

1) Modifica la prima parte della nota editoriale (che ora è la nota editoriale 1) all’intervento di Maurizio Bua, in cui diffamava Daniel Ekechukwu, e lo fa rendendola in questa maniera (le parti con scritta rossa e sfondo giallo sono quelle aggiunte):

Per un profilo di Maurizio Bua si veda la sua pagina. Per una sua coazione con un certo «pastore Daniel» (non è il nigeriano Daniel Ekechukwu) si veda il filmato della conferenza a Palermo dell’08-09-2006 nella chiesa antitrinitaria fondata da Antonino Chinnici. In esso, oltre a ciò che affermano Chinnici e Bua, è interessante vedere ciò che asserisce tale pastore africano che, essendo ospite, si sente in dovere di difende l’antitrinitarismo di Chinnici, definendolo il «vero evangelo» e dichiarando la dottrina della Trinità come «dottrina di Babilonia»! È questo il risultato  delle sublimi rivelazioni celesti, di cui si vantano? Se si leggono le opere di carismaticisti o si vedono i loro video, si prende atto che, per accreditare le sue dottrine particolari, pressoché ognuno di loro si appella a rivelazioni sovrannaturali, oltre a enumerare tutti i suoi risultati ottenuti sul campo.

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La prima parte della precedente nota editoriale recitava così:

Per un profilo di Maurizio Bua si veda la sua pagina. Per una sua coazione col «pastore Daniel» si veda il filmato della conferenza a Palermo dell’08-09-2006 (chiesa antitrinitaria fondata da Antonino Chinnici); in esso il «pastore Daniel» difende l’antitrinitarismo di Chinnici, definendolo il «vero evangelo» e dichiarando la dottrina della Trinità come «dottrina di Babilonia»!). È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?’

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2) Introduce un’altra nota editoriale (la 2) che dice quanto segue:

Per chi scrive continuamente, ricostruire qualcosa che dista otto mesi prima, è un’impresa molto ardua. Sebbene in tale nota io non abbia espresso chiaramente che il «pastore Daniel», con cui Maurizio Bua ha interagito nella detta conferenza, fosse Daniel Ekechukwu, a questa conclusione è arrivato Giacinto Butindaro ed essa si trova in alcune pagine dei siti in cui scrive, ed è stata ripresa anche da altri. Ne sono venuto a conoscenza in questi giorni, solo perché qualcuno mi ha scritto, dopo aver letto lo scritto di Butindaro, rinfacciandomi tale cosa, senza che io capissi perché, fino a quando poi mi ha mandato il link.

Non ricordo che cosa mi abbia mosso a mettere tale dettaglio in quella nota editoriale sull’antitrinitarismo di Maurizio Bua. Col senno del poi, mi dispiace di aver contribuito a fraintendimenti riguardo allo scambio di persone, usando poca accortezza e precisione in tale nota editoriale; forse avrei fatto bene a parlare direttamente di Maurizio Bua, senza mettere in campo tale «pastore Daniel». Ho modificato leggermente la nota precedente, sperando di togliere ombre e dubbi. Mi dispiace di essere stato incauto, alimentando l’eventualità che due credenti africani, di colore, di nome Daniel e ambedue pastori di chiese potessero essere confusi. In ogni modo, il primo a essere contento che Daniel Ekechukwu non sia tale «pastore Daniel» nel video di Maurizio Bua, sono io stesso; un antitrinitario di meno sulla terra.

Chi poteva però pensare che qualcuno si attaccasse a una pulce e la gonfiasse fino a farla diventare elefante? L’oggetto principale era l’articolo di Alexander Seibel e non tale nota editoriale su Maurizio Bua. È il classico caso di chi cerca l’ago nel pagliaio! Avevo parlato di tale «pastore Daniel», specialmente perché nel filmato egli esprimeva chiaramente le idee antitrinitarie di Chinnici e Bua, di cui tesseva pubblicamente le lodi dottrinali antitrinitarie; poteva essere anche qualcun altro di nome Calogero o Liborio.

La cosa saggia sarebbe stata che, prima di pubblicare ciò, Butindaro si fosse sincerato riguardo a che cosa io avessi voluto veramente dire; gli avrebbe conferito stile. E nel caso, in cui la sua tesi fosse stata vera, avrebbe potuto semplicemente convincermi che mi sbagliavo e io gliene sarei stato grato e avrei rimediato. È già successo che qualcuno mi abbia corretto su qualche dettaglio, e ho rimediato subito. Visto che a me interessa sempre la verità oggettiva, basata sulle prove, sono contento ogni qual volta qualcuno mi aiuta ad accertarla. Butindaro, invece, dopo avere tirato le sue somme, ha preferito «battere il sacco (pubblicare un intero articolo su un dettaglio in una mia nota editoriale su Bua) per colpire il gatto (ossia me per aver pubblicato l’articolo di Alexander Seibel)», così come recita il proverbio. E pensare che citavo lui come fonte per l’antitrinitarismo di Maurizio Bua! Visto che a quella conferenza quest’ultimo c’era e che ha ricevuto le mie risposte alle sue lettere, non doveva essere il primo a smentirmi nel caso in cui avessi scambiato i vari «Daniel»? Se lo avesse fatto e io fossi stato nel torto, avrei modificato subito tale nota. {27-12-2008}

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3) Toglie dalla risposta che lui aveva dato a Alfonso Marchetta la seguente frase: ‘In un video in rete tale «pastore Daniel» difende l’antitrinitarismo di Chinnici, definendolo il «vero evangelo» e dichiarando la dottrina della Trinità come «dottrina di Babilonia»! Credi tu questo? È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?’ e aggiunge questa frase che prima non c’era: ‘riguardo alle cose asserite da Alexander Seibel?

La risposta come era prima:

Possibile che tu debba reagire così? Fai così ogni volta che non sei d’accordo con qualcosa o con qualcuno? E che dovrei fare io, quando ricevo la pubblicità della tua agenzia di viaggi? Mi sembra un atteggiamento un po’ infantile.

Perché non leggi l’intero articolo e poi rispondi nel merito, se ne sei capace? In un video in rete tale «pastore Daniel» difende l’antitrinitarismo di Chinnici, definendolo il «vero evangelo» e dichiarando la dottrina della Trinità come «dottrina di Babilonia»! Credi tu questo? È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?

Tolgo il tuo indirizzo. Che cosa dovrò fare io quando mi arriverà la tua pubblicità? Dovrò continuare a consigliare i tuoi viaggi in Israele?

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La risposta come appare adesso:

Possibile che tu debba reagire così? Fai così ogni volta che non sei d’accordo con qualcosa o con qualcuno? E che dovrei fare io, quando ricevo la pubblicità della tua agenzia di viaggi? Mi sembra un atteggiamento un po’ infantile.

Perché non leggi l’intero articolo e poi rispondi nel merito, se ne sei capace, riguardo alle cose asserite da Alexander Seibel?

Tolgo il tuo indirizzo. Che cosa dovrò fare io quando mi arriverà la tua pubblicità? Dovrò continuare a consigliare i tuoi viaggi in Israele?

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Mi aspettavo che Nicola Martella agisse da savio come auspicavo, e che quindi ammettese con chiarezza il suo errore ma così non è stato. Faccio queste affermazioni sulla base di questi fatti incontrovertibili che possono essere appurati da ogni lettore:

A) Nicola Martella avrebbe dovuto lasciare la nota editoriale così come era in precedenza (così che tutti potessero leggere quello che aveva detto a riguardo del pastore Daniel Ekechukwu e capire da loro stessi il suo errore e la ragione per cui chiedeva scusa), e scrivere una nota in cui riconosceva chiaramente il suo errore e chiedeva scusa. Tutto qua. Ma così non è stato.

B) Adesso chi legge la prima parte di questa nota si fa l’idea che egli voleva dire proprio questo con la prima parte di questa sua nota, ma così non è. Perché lui con la prima parte della nota precedente voleva confutare non solo Maurizio Bua ma anche il pastore Daniel Ekechukwu, e di conseguenza la sua resurrezione e le cose che aveva visto nell’aldilà. E dunque le sue parole erano anche rivolte contro il pastore Daniel Ekechukwu, il quale veniva dal Martella associato all’eresia sostenuta da Bua e Chinnici. E difatti dopo avere detto che il pastore Daniel difende l’antitrinitarismo, egli domanda: ‘È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?’ Dunque il presunto antitrinitarismo di Daniel Ekechukwu veniva messo in relazione alla rivelazione divina che aveva avuto dopo morto. Come dire insomma: ‘Ecco l’ennesimo Pentecostale, che dice di avere avuto una rivelazione divina, e poi predica delle eresie; la rivelazione divina da lui avuta dunque non può essere da Dio!’. E’ vero che tutta la nota del Martella aveva il chiaro intento di confutare Maurizio Bua (che è antitrinitariano) perché difendeva Reinard Bonnke, ma è innegabile che in essa lui cercava di confutare anche la rivelazione di Daniel Ekechukwu, mentre adesso appare che Nicola Martella è contro le nefaste conseguenze delle ‘sublimi rivelazioni celesti’ di cui si vantano i Pentecostali (che lui chiama carismaticisti) e non contro quello che Daniel Ekechukwu ha visto e sentito tra la sua morte e la sua resurrezione. E poi adesso la prima parte della nota editoriale 1, così come è stata modificata, non ha nessun senso in quel contesto in cui si dibatteva l’autenticità della resurrezione di Daniel Ekechukwu. Perché la parte prima della nota aveva un senso quando c’era ‘il pastore Daniel’, ma non ce l’ha adesso, o meglio ne ha un altro adesso, che ha ‘un certo pastore Daniel’. Dunque modificando in questa maniera la prima parte della nota, il Martella ha mutato l’obbiettivo che si era proposto con essa. Non ha senso dire adesso nella nota ‘non è il nigeriano Daniel Ekechukwu’, perché il suo intento era quello di fare credere che quel pastore Daniel che a Palermo difendeva l’antitrinitarismo era appunto Daniel Ekechukwu. Ecco perché la cosa migliore da fare era quella di lasciare così come era questa nota, e crearne una nuova in cui spiegare il proprio errore.

C) Nicola Martella nella nota editoriale 2 mente e usa sofismi di vario genere.

Martella dice: ‘Per chi scrive continuamente, ricostruire qualcosa che dista otto mesi prima, è un’impresa molto ardua. Sebbene in tale nota io non abbia espresso chiaramente che il «pastore Daniel», con cui Maurizio Bua ha interagito nella detta conferenza, fosse Daniel Ekechukwu, a questa conclusione è arrivato Giacinto Butindaro ed essa si trova in alcune pagine dei siti in cui scrive, ed è stata ripresa anche da altri. Ne sono venuto a conoscenza in questi giorni, solo perché qualcuno mi ha scritto, dopo aver letto lo scritto di Butindaro, rinfacciandomi tale cosa, senza che io capissi perché, fino a quando poi mi ha mandato il link.

Rispondo: Concordo che è impresa molto ardua ricostruire qualcosa che dista nel tempo 8 mesi indietro, ma non è impossibile. Con la grazia di Dio ce la si può fare, o meglio ce la si deve fare, soprattutto quando si tratta di riconoscere un proprio errore. E poi è falso che Martella non ha espresso chiaramente che il pastore Daniel con cui Maurizio Bua aveva interagito nella conferenza di Palermo era Daniel Ekechukwu. Come si fa a dire una simile cosa quando la discussione aveva come titolo: ‘FARE MISSIONE CON UN «MORTO» VIVENTE? PARLIAMONE’ ? Chi era il morto vivente in questione se non il pastore nigeriano Daniel Ekechukwu? Certamente il morto vivente non era il Daniel antitrinitariano che ha predicato a Palermo! Qualsiasi attento lettore giunge a questa conclusione nel leggere tutti gli interventi a quella discussione. E poi domando: ‘Se Martella avesse ragione nel dire che non ha espresso chiaramente che il pastore Daniel della conferenza di Palermo era Daniel Ekechukwu, cioè il morto vivente, come mai ha tolto dalla risposta data ad Alfonso Marchetta (l’intervento numero 10) la seguente frase: ‘In un video in rete tale «pastore Daniel» difende l’antitrinitarismo di Chinnici, definendolo il «vero evangelo» e dichiarando la dottrina della Trinità come «dottrina di Babilonia»! Credi tu questo? È questo il risultato della sua sublime rivelazione celeste?’ ? Evidentemente perché si è accorto che quel ‘tale pastore Daniel’ da lui detto nella risposta a Marchetta indica che egli stava riferendosi chiaramente al pastore Nigeriano Daniel Ekechukwu. Questa manomissione sta a dimostrare l’astuzia e la falsità con cui ha agito Nicola Martella in questa questione (per altro non ha fatto sapere di avere tolto questa parte dalla risposta data a Marchetta).

Martella dice: ‘Non ricordo che cosa mi abbia mosso a mettere tale dettaglio in quella nota editoriale sull’antitrinitarismo di Maurizio Bua. Col senno del poi, mi dispiace di aver contribuito a fraintendimenti riguardo allo scambio di persone, usando poca accortezza e precisione in tale nota editoriale; forse avrei fatto bene a parlare direttamente di Maurizio Bua, senza mettere in campo tale «pastore Daniel». Ho modificato leggermente la nota precedente, sperando di togliere ombre e dubbi. Mi dispiace di essere stato incauto, alimentando l’eventualità che due credenti africani, di colore, di nome Daniel e ambedue pastori di chiese potessero essere confusi. In ogni modo, il primo a essere contento che Daniel Ekechukwu non sia tale «pastore Daniel» nel video di Maurizio Bua, sono io stesso; un antitrinitario di meno sulla terra’.

Rispondo: Strano, veramente strano, che il Martella non si ricorda cosa lo abbia mosso a mettere quel dettaglio in quella nota editoriale sull’antitrinitarismo. Io ricordo, grazie a Dio, che cosa mi spinge a mettere dei dettagli nelle mie note dei miei libri, ma lui no. Eppure lui è uno scrittore che di dettagli ne scrive molti nelle sue note. Io penso che se facesse uno sforzo di memoria il Martella si ricorderebbe che cosa lo ha spinto a mettere quelle parole; la sua avversione verso tutto quello che di soprannaturale avviene in mezzo ai Pentecostali, e quindi la sua avversione verso i miracoli, le guarigioni, e le visioni che vengono concessi da Dio ancora oggi in mezzo al suo popolo. Quel dettaglio infatti aveva lo scopo di screditare la resurrezione del pastore nigeriano Daniel. Prendo atto del suo dispiacere, ma prendo atto anche che non c’è stato nessun fraintendimento delle sue parole né da parte mia né da parte di altri fratelli, perché le sue parole erano chiare come la luce del sole. Non era possibile capire una cosa per un’altra, perché si evinceva che il Martella stava riferendosi a Daniel Ekechukwu quando parlava del pastore Daniel del video della conferenza degli antitrinitari a Palermo. In altre parole, Martella voleva che chi leggeva la sua nota capisse che il pastore nigeriano risuscitato dai morti era antitrinitariano, e quando ha trovato in rete quel video della conferenza degli antitrinitariani a Palermo o qualcuno glielo ha segnalato, quando ha visto che a quella conferenza c’era anche un pastore che di nome faceva Daniel, ha pensato male di fare credere che era il Daniel risuscitato dai morti!! E qui vorrei dire qualcosa che ancora il Martella non ha chiarito: ma il video lo ha visto o no prima di scrivere quella nota editoriale? Ci sono tre possibilità: 1) Ha visto il video di Palermo e non ha visto il video della resurrezione di Daniel Ekechukwu come neppure nessuna foto che lo concerne (tutte cose che in Internet sono facilmente trovabili), per cui non sapendo che faccia abbia Daniel Ekechukwu, e siccome che il Daniel che predica nel video di Palermo non si capisce che cognome abbia (il Bua durante la predicazione dice il cognome ma non si capisce bene; potete sentirlo al 54 minuto e 12 secondi del video della conferenza), lui ha subito pensato che si trattasse del Daniel nigeriano risorto dai morti; 2) Ha visto il video della resurrezione di Daniel, ma non ha visto il video di Palermo; 3) Ha visto ambedue i video, e pur vedendo chiaramente che le due persone erano del tutto differenti, ha deciso ugualmente di scrivere quelle cose. E’ chiaro che la terza possibilità è la più grave e la più inquietante, perché ciò significherebbe che ha mentito sapendo di mentire. Quanto alle sue parole: ‘In ogni modo, il primo a essere contento che Daniel Ekechukwu non sia tale «pastore Daniel» nel video di Maurizio Bua, sono io stesso; un antitrinitario di meno sulla terra’, viene da domandarsi: ‘Ma se Martella dice che è contento che Daniel Ekechukwu non è il Daniel antitrinitariano del video di Maurizio Bua come mai scrisse quella nota editoriale citando proprio il Daniel del video del Maurizio Bua identificandolo con Daniel Ekechukwu? Parrebbe da questa sua affermazione che abbia preso atto che si tratta di due persone differenti solo ora che l’ho fatto notare io con quell’articolo; il che è a dir poco inquietante. Martella poi dice ‘Ho modificato leggermente la nota precedente, sperando di togliere ombre e dubbi’; al che io dico che Martella, con questo suo modo di agire, di ombre e dubbi ne ha gettati non pochi sulla sua persona.

Martella dice: ‘Chi poteva però pensare che qualcuno si attaccasse a una pulce e la gonfiasse fino a farla diventare elefante? L’oggetto principale era l’articolo di Alexander Seibel e non tale nota editoriale su Maurizio Bua. È il classico caso di chi cerca l’ago nel pagliaio! Avevo parlato di tale «pastore Daniel», specialmente perché nel filmato egli esprimeva chiaramente le idee antitrinitarie di Chinnici e Bua, di cui tesseva pubblicamente le lodi dottrinali antitrinitarie; poteva essere anche qualcun altro di nome Calogero o Liborio. La cosa saggia sarebbe stata che, prima di pubblicare ciò, Butindaro si fosse sincerato riguardo a che cosa io avessi voluto veramente dire; gli avrebbe conferito stile. E nel caso, in cui la sua tesi fosse stata vera, avrebbe potuto semplicemente convincermi che mi sbagliavo e io gliene sarei stato grato e avrei rimediato. È già successo che qualcuno mi abbia corretto su qualche dettaglio, e ho rimediato subito. Visto che a me interessa sempre la verità oggettiva, basata sulle prove, sono contento ogni qual volta qualcuno mi aiuta ad accertarla. Butindaro, invece, dopo avere tirato le sue somme, ha preferito «battere il sacco (pubblicare un intero articolo su un dettaglio in una mia nota editoriale su Bua) per colpire il gatto (ossia me per aver pubblicato l’articolo di Alexander Seibel)», così come recita il proverbio. E pensare che citavo lui come fonte per l’antitrinitarismo di Maurizio Bua! Visto che a quella conferenza quest’ultimo c’era e che ha ricevuto le mie risposte alle sue lettere, non doveva essere il primo a smentirmi nel caso in cui avessi scambiato i vari «Daniel»? Se lo avesse fatto e io fossi stato nel torto, avrei modificato subito tale nota. {27-12-2008}

Rispondo: io non mi sono attaccato ad una pulce e non l’ho fatta diventare un elefante; non sono dedito a questo modo di fare. Semmai il Martella ha preso un elefante e lo ha sgonfiato e lo ha fatto diventare una pulce, cioè ha fatto la cosa opposta. Come si fa infatti a definire un simile comportamento, che è molto grave perché lede la reputazione di un credente, una pulce o un dettaglio? Mi domando che credibilità possa avere una simile persona che dice in sostanza che diffondere una notizia falsa su qualcuno è una pulce, perché la pulce a cui io mi sarei attaccato è la notizia falsa che Martella ha dato su Daniel Ekechukwu? Io al posto suo, avrei subito ammesso pubblicamente il mio errore con una nota chiara e molto visibile in cui chiedevo scusa. Se poi ho trovato un ago nel pagliaio non dovrei essere biasimato ma semmai ringraziato per questo, perché ho trovato qualcosa che anche in un pagliaio può fare male se uno lo tocca inavvertitamente: non vi pare? Martella poi dice: ‘Avevo parlato di tale «pastore Daniel», specialmente perché nel filmato egli esprimeva chiaramente le idee antitrinitarie di Chinnici e Bua, di cui tesseva pubblicamente le lodi dottrinali antitrinitarie; poteva essere anche qualcun altro di nome Calogero o Liborio.’ Ma io domando: ‘Perché citarlo come ‘il pastore Daniel’ di cui si dibatteva l’autenticità della resurrezione?’ E’ chiaro il motivo, per screditare Daniel Ekechukwu, cioè un altro Daniel, di cui il Martella doveva provare che non era risuscitato. E poi è falso che poteva essere qualcun altro di nome Calogero o Liborio, perché se in quel video quel predicatore africano si fosse chiamato Calogero o Liborio, il Martella non lo avrebbe per nulla citato, in quanto non avrebbe potuto collegare in nessuna maniera l’antitrinitarismo di Calogero o di Liborio al pastore Daniel Ekechukwu, mentre in questo caso lo ha potuto fare perché il predicatore antitrinitariano porta lo stesso nome del morto vivente, cioè Daniel!! Martella soggiunge poi: ‘La cosa saggia sarebbe stata che, prima di pubblicare ciò, Butindaro si fosse sincerato riguardo a che cosa io avessi voluto veramente dire; gli avrebbe conferito stile. E nel caso, in cui la sua tesi fosse stata vera, avrebbe potuto semplicemente convincermi che mi sbagliavo e io gliene sarei stato grato e avrei rimediato.’ Ma io dico: ‘E perché mai avrei dovuto chiedere al Martella cosa voleva veramente dire, se le sue parole erano così chiare?’ Non capisco proprio. E poi se la mia tesi è errata (notate infatti che lui non riconosce che quello che ho detto è vero), perché ha rimediato? Non avrebbe dovuto lasciare tutto come era prima, e semmai riprendermi pubblicamente per avere io capito fischi per fiaschi? Invece qui, se c’è qualcuno che ha capito fischi per fiaschi, e preso lucciole per lanterne, è proprio Martella, che dinnanzi alla mia osservazione (‘priva di stile’, a differenza delle sue osservazioni che invece di stile ne hanno!!!!) ha capito di avere sbagliato, anche se non lo ha riconosciuto perché tipo arrogante, e ha cercato di porre rimedio a questo suo errore, ma senza rendersi conto di avere peggiorato la sua situazione. Con quale faccia poi il Martella afferma: ‘A me interessa sempre la verità oggettiva, basata sulle prove’? E allora se gli interessa la verità oggettiva basata sulle prove, come mai mi rimprovera per avergli dato le prove del suo errore? Come mai non è contento della mia correzione? Strano modo di parlare questo di Martella, veramente strano. Io poi avrei colpito un dettaglio di una nota del Martella per colpirlo personalmente in quanto aveva pubblicato l’articolo di Alexander Seibel contro Bonnke. Questo è falso, in quanto la ragione per cui ho fatto notare questo errore del Martella sul pastore Daniel è l’amore per la verità e la giustizia, e non il fatto che lui ha pubblicato quell’articolo contro Reinard Bonnke. Avrei fatto notare la stessa cosa se a diffondere una simile notizia falsa fosse stato un Pentecostale Trinitariano. Non solo, avrei fatto la stessa cosa, se un Pentecostale Trinitariano avesse messo in rete la notizia falsa che Nicola Martella è un antitrinitariano! Dunque, io non ho battuto il sacco per colpire il gatto, ma ho colpito direttamente il gatto perché si è comportato male. Mi fa piacere che mi ha citato contro gli Antitrinitariani, ma quella citazione non mi ha accecato gli occhi, impedendomi di vedere la notizia falsa diffusa dal Martella sul conto di Daniel Ekechukwu. Per quanto riguarda poi l’affermazione del Martella ‘Visto che a quella conferenza quest’ultimo [Maurizio Bua] c’era e che ha ricevuto le mie risposte alle sue lettere, non doveva essere il primo a smentirmi nel caso in cui avessi scambiato i vari «Daniel»? Se lo avesse fatto e io fossi stato nel torto, avrei modificato subito tale nota’, dico quanto segue: ‘Se, come lascia intravedere Martella, il Bua sapeva da una corrispondenza avuta con Martella, che Martella aveva citato il pastore Daniel di Palermo identificandolo con il Daniel risorto, e ammettendo che il Bua conoscesse la differenza tra le due persone, io non so come mai non glielo abbia fatto notare. Ma tutto ciò non cambia niente: l’errore il Martella l’ha fatto, poi è relativo chi glielo abbia fatto notare. Io non ero presente a quella conferenza di Palermo, ma quando ho visto il video ho capito l’errore del Martella e quindi ho scritto il mio articolo per smascherare quell’errore, non facendo per altro niente di straordinario, ma solo quello che ogni cristiano deve fare quando un altro cristiano viene accusato ingiustamente o diffamato. Io avrei voluto vedere, se al posto di Daniel Ekechukwu ci fosse stato Nicola Martella ad essere diffamato in quella maniera in Internet, e io avessi scritto quell’articolo in sua difesa, se non avrebbe ringraziato Iddio? Invece, dato che il diffamato non era lui ma un altro, e lui era il diffamatore, allora ha reagito in questa maniera scomposta e stolta, che ritengo mostri in maniera chiara che tipo di persona egli sia.

Dinnanzi dunque a questo modo di agire di Nicola Martella, che è doppio e confusionario, falso e arrogante, vi esorto fratelli a stare in guardia da costui. So che già tanti fratelli hanno capito quale sia il modo di agire di Nicola Martella, ma spero che ancora più fratelli lo capiscano dopo quanto è accaduto in merito a questa questione.

La grazia del Signore Gesù Cristo sia con voi

Giacinto Butindaro

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[Video] La testimonianza resa qui a Roma dal pastore nigeriano morto e risuscitato

Salute a te.

Ti faccio sapere che alla seguente pagina abbiamo messo il video (che puoi vedere anche qui sotto) della testimonianza resa qui a Roma (presso il locale di culto della Chiesa Apostolica in Italia sito in via Galvani) nel novembre del 2006 (nel corso di tre serate) da Daniel Ekechukwu, pastore evangelico nigeriano morto in un incidente stradale il 30 Novembre 2001 e risuscitato da Dio in presenza di molti testimoni nel pomeriggio del 2 Dicembre nel seminterrato del locale di culto della Grace of God Mission, che si trova a Onitsha, Nigeria.
La testimonianza dura 2 ore.

Dio ti benedica

Giacinto Butindaro

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Parte 4

Parte 5

Parte 6

[Video] Daniel Ekechukwu, a nigerian pastor raised from the dead

Nigerian pastor Daniel Ekechukwu physically died in the late evening of Friday, November 30th, 2001, was dead for at least 42 hours, visited heaven and hell during the time of his physical death, and was raised from the dead between 3:50 P.M. and 5:15 P.M. on Sunday, December 2nd, 2001 in the basement of the place of worship of Grace of God Mission, located in Onitsha, Nigeria.

In 2006 he came to Rome and gave his testimony at the place of worship of the Apostolic Church in Italy located in Via Galvani. His words were translated into italian by pastor Andrea Thomas and another brother.

You can download the video of Daniel’s testimony from this page or watch it online.

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[Video-audio] Ritorno alla vita, un pastore evangelico risuscitato dai morti dopo circa due giorni

La testimonianza video-audio della resurrezione di Daniel Ekechukwu, pastore evangelico nigeriano morto in un incidente stradale il 30 Novembre 2001 e risuscitato da Dio in presenza di molti testimoni nel pomeriggio del 2 Dicembre nel seminterrato del locale di culto della Grace of God Mission, che si trova a Onitsha, Nigeria. Il video

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