Pregare di pari consentimento

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Fratelli, quando noi preghiamo Dio assieme, dobbiamo essere di pari consentimento, per essere esauditi da Dio.

Gesù ha detto: “Se due di voi sulla terra s’accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro”.1 Gesù ha detto che il Padre suo esaudirà coloro che si mettono d’accordo nel domandare qualche cosa a Dio: come potete vedere, in queste sue parole, il ‘se’ spiega quale sia la condizione alla quale la preghiera fatta con altri verrà esaudita da Dio.

Vi è un esempio di preghiera fatta di pari consentimento nel libro degli atti degli apostoli; è la preghiera che gli antichi discepoli fecero, quando Pietro e Giovanni vennero presso di loro dopo che erano stati minacciati dal Sinedrio, infatti è scritto che essi “alzarono di pari consentimento la voce a Dio”.2 In questa preghiera essi chiesero a Dio di concedere ai suoi servi­tori di annunziare la sua parola con franchezza e di stendere la sua mano per guarire e perché si facessero segni e prodigi mediante il nome di Gesù Cristo, e Dio esaudì quella preghiera.

La preghiera fatta assieme ad altri (come anche quella fatta da solo) deve essere fatta a Dio nel nome di Gesù Cristo. Le Scrit­ture che attestano questo sono le seguenti:

– “In verità, in verità vi dico che quel che chiederete al Padre, Egli ve lo darà nel nome mio. Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrez­za sia completa”;3

– “V’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia”;4

– “Quel che chiederete nel mio nome, lo farò”;5

– “Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”.6

Ricordatevi che Gesù Cristo è il Sommo Sacerdote della nostra professione di fede e che egli è alla destra di Dio ed intercede per noi. Gesù prega Dio in nostro favore, perché Egli fa da mediatore fra Dio e noi, questa è la ragione per cui noi dobbiamo pregare Dio nel suo nome. Se noi pregassimo Dio nel nome di Paolo o di Pietro non otterremmo nessuna risposta da Dio, perché loro, benché abitino col Signore nei luoghi celesti, non possono media­re fra Dio e noi. Loro non possono ascoltare le nostre preghiere e trasmetterle a Dio, quindi è assurdo ed illusorio appoggiarsi sulla loro mediazione. Molti uomini e molte donne in tutto il mondo pensano che Maria, la madre di Gesù, interceda per loro presso Dio: il diavolo li ha sedotti, facendogli credere la menzogna. Maria, in cielo non può prendere neppure una sillaba delle preghiere degli uomini e portarle a Dio, e questo perché è scritto: “V’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo…”.7 Noi, per la grazia di Dio, abbiamo il privilegio di accostarci a Dio, l’Onnipotente, nel nome del suo Figliuolo, e la ferma fiducia che Egli accoglie le nostre supplicazioni. A Dio sia la gloria in eterno. Amen.


1 Matt. 18:19,20

2 Atti 4:24

3 Giov. 16:23,24

4 Giov. 15:16

5 Giov. 14:13

6 Giov. 14:14

7 1 Tim. 2:5