La nuova nascita

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È scritto: “Or v’era tra i Farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. Egli venne di notte a Gesù, e gli disse: Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui. Gesù gli rispose dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il Regno di Dio. Nicodemo gli disse: Come può un uomo nascere quand’è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel seno si sua madre e nascere? Gesù rispose: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel Regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne;e quel che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se t’ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il rumore, ma non sai né d’onde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito”.1

Nei cieli c’è un Regno eterno, è il Regno di Dio, nel quale entreranno solo coloro che sono nati da Dio, perciò è indispensa­bile nascere di nuovo per entrare nel Paradiso di Dio. La nuova nascita è una nascita spirituale che il peccatore deve sperimen­tare per ereditare il Regno, perché Gesù disse: “Bisogna che nasciate di nuovo”;2 vediamo ora perché è indispensabile nascere di nuovo. L’uomo che vive senza Cristo in questo mondo di tenebre è morto nei suoi peccati; non importa quanto sia religioso, non importa quante volte abbia udito parlare del Signor Gesù, non importa se canta a Dio o se recita delle preghiere, e non importa neppure a quale denominazione Cristiana dice di appartenere; chi non è nato di nuovo benché vivo è morto nelle sue iniquità, “perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”3 e perché “il salario del peccato è la morte”.4 Mediante la rigenera­zione, chi è morto nei suoi falli viene risuscitato spiritualmen­te perché il Signore gli perdona tutti i suoi peccati. Noi sap­piamo che siamo stati rigenerati da Dio mediante la Parola di Dio e mediante lo Spirito di Dio, ma non possiamo comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatto. Salomone disse: “Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l’opera di Dio, che fa tutto”;5 noi sappiamo che è Dio a far soffiare il vento perché è scritto: “Fa uscire il vento dai suoi tesori”6 e benché ne udiamo il rumore e vediamo i rami degli alberi agitarsi per effetto del vento, non ne conosciamo la via cioè non sappiamo né d’onde viene e né dove va.

Noi stessi che siamo stati partoriti da nostra madre non possiamo spiegare a nessuno come si siano formate le nostra ossa nel suo seno mentre lei era incinta di noi; possiamo dire che lo Spirito ci ha intessuti d’ossa e di nervi e che ci ha rivestito di pelle e di carne ma non possiamo spiegare come ciò sia avvenuto, perché la conoscenza di quest’opera è troppo meravigliosa per noi, tanto alta che noi non possiamo arrivarci.

Certo, siamo stati formati da Dio nel seno di nostra madre, sono le sue mani che ci hanno formato, ma è intendere come Egli abbia fatto che non possiamo; come non possiamo spiegare il nostro concepimento e la nostra formazione nel seno di nostra madre, così non possiamo spiegare la nuova nascita che abbiamo sperimen­tato, eppure sappiamo di essere passati dalla morte alla vita; anche quelli che ci hanno conosciuto per l’addietro, riconoscono che siamo delle altre persone totalmente diverse da quelle di prima, ma noi non siamo in grado di spiegare loro appieno questa meravigliosa rigenerazione che Dio ha operato in noi. Gesù disse: “Se uno non è nato d’acqua e di Spirito non può entrare nel Regno di Dio”,7 perciò chi nasce di nuovo, nasce dall’acqua e dallo Spirito Santo. L’acqua rappresenta la Parola di Dio e le Scrit­ture che attestano ciò sono le seguenti: “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell’acqua mediante la Parola”;8 e:”E come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritor­nano senz’aver annaffiata la terra, senz’averla fecondata e fatta germogliare, sì da dar seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello che io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata”.9 La Parola di Dio è paragona­ta all’acqua che discende dal cielo per annaffiare la terra e farla germogliare; Giovanni disse che “Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio”,10 difatti, Gesù, mandato da Dio, è disceso dal cielo e ci ha annunziato ciò che egli aveva udito dal Padre suo e noi che eravamo morti nei nostri falli, siamo stati rigenerati dalla Parola della Buona Novella annunziataci da Cristo, secondo che è scritto: “Siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la Parola di Dio vivente e permanente… E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata”11 ed altrove: “Egli ci ha di sua volontà generati mediante la Parola di verità”.12 Gesù disse: “Le parole che vi ho dette sono spirito e vita”;13 e non è forse vero che l’Evangelo della grazia di Dio ci ha vivificati, comunicandoci quella vita di cui noi eravamo un tempo privi? Sì, è questa la verità; noi siamo nati di nuovo dalla Parola di Dio.

Noi abbiamo udito la Parola di Dio e all’udirla è venuta in noi la fede (la quale è certezza di cose che si sperano) secondo che è scritto: “La fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della Parola di Cristo”,14 e mediante la fede siamo stati salvati. Per essere vivificati non è sufficiente ascoltare la Parola di Dio e questo lo vediamo, perché molti ascoltano la Parola di Dio ma essa non giova loro nulla perché non viene da essi assimilata per fede (cioè non viene creduta); anche agli Israeliti nel deserto fu annunziata una buona notizia ma essa non giovò loro nulla, infatti è scritto: “La parola udita non giovò loro nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano udita”,15 questo ci insegna che per nascere di nuovo chi ascolta l’Evangelo deve credere con il suo cuore nella Buona Novella. L’Evangelo “è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente”,16 infatti per mezzo di esso vengono salvati dai loro peccati tutti coloro che credono in esso, ma finchè l’incredulo rifiuta di credere, l’Evangelo non gli giova a nulla, lui rimane morto nei suoi falli e le parole di Cristo non lo possono vivificare a motivo della sua incredulità.

Noi siamo nati dallo Spirito di Dio; quando noi abbiamo udito la Parola della Grazia, lo Spirito ci ha convinto quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio e difatti lo Spirito Santo è stato mandato dal cielo anche per compiere questa opera di convincimen­to, secondo quello che disse Gesù prima di essere glorificato: “E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato”.17 Fratelli, è lo Spirito Santo che ci ha convinti di essere dei peccatori e degli increduli; noi, prima di nascere di nuovo, ritenevamo (appoggiandoci sul nostro falso discernimento) di non essere dei peccatori che meritavano di andare nel fuoco eterno, poiché anche noi eravamo schiavi del peccato; noi non parlavamo come avremmo dovuto perché eravamo pure noi figliuoli della ribellione; c’era chi diceva: ‘Ma che male ho fatto per meritare il giudizio di Dio?’, chi: ‘Non ucci­do, non rubo, non bestemmio, di cosa devo ravvedermi se non ho peccati?’, mentre la Parola di Dio diceva e dice tutt’ora: “Tutti, Giudei e Greci sono sotto il peccato, siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppure uno. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno d’aspidi sotto le loro labbra. La loro bocca è piena di maledi­zione e d’amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue. Sulle loro vie è rovina e calamità, e non hanno cono­sciuto la via della pace. Non c’è timore di Dio dinanzi agli occhi loro”.18 Ma Dio ha pazientato con noi ed ha aspettato che noi riconoscessimo davanti a Lui di essere dei peccatori, che ci pentissimo e che lo invocassimo affinché Egli avesse pietà di noi. Quanti di noi prima di credere nel Signore, dicevano di credere? Molti; ma non eravamo dei credenti ma degli increduli, perché non avevamo ancora creduto con il nostro cuore nel Vange­lo. In effetti noi, quando dicevamo: ‘Io credo’, volevamo dire: ‘Ne ho udito parlare pure io’; per noi avere sentito parlare del Vangelo e credere nel Vangelo era la stessa cosa, mentre c’è una grande differenza tra aver solamente udito parlare di Cristo (senza credere in lui), e avere udito parlare di lui e creduto in lui con tutto il cuore; nel primo caso si è ancora perduti, nel secondo si è salvati con la certezza di avere la vita eterna. Noi tutti, prima di nascere di nuovo eravamo ribelli e malvagi, ma grazie siano rese a Dio che mediante il suo Spirito, prima ci ha convinti quanto al peccato, poi ci ha vivificati; “Lo Spirito è vita”19 ed Egli ci ha vivificati secondo che è scritto: “È lo Spirito quel che vivifica”.20 Molti sostengono che tutti gli uomini sono figliuoli di Dio, il che equivale a dire che tutti gli uomini sono nati da Dio, ma questa affermazione è falsa perché la Scrittura insegna che solo coloro che sono sulla via della salvazione sono figliuoli di Dio; tutti gli uomini sono stati creati da Dio ma non tutti gli uomini sono stati rigenerati da Dio. Gesù disse: “Larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”;21 noi sappiamo che la porta è Cristo, perché Gesù disse: “Io sono la porta; se uno entra per me sarà salvato”,22 e che la via che mena alla vita è pure Gesù Cri­sto, perché egli disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”,23 ma sappiamo pure che sono pochi coloro che trovano la via che mena alla vita e che la seguono, il che significa che il numero di quelli che sono nati da Dio e che sono sulla via della salvezza è piccolo parago­nato al numero degli increduli che camminano sulla via della perdizione. La Scrittura insegna che solo coloro che hanno ricevuto Cristo Gesù sono figliuoli di Dio, infatti è scritto: “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio; a quelli cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo ma sono nati da Dio”,24 ed ancora: “Siete tutti figliuoli di Dio per la fede in Cristo Gesù”.25

È credendo in Gesù Cristo che si diventa figliuoli di Dio perciò gli increduli non sono figliuoli di Dio ma figliuoli del diavolo perché non credono nel nome del Figliuol di Dio e per confermarvi questo vi ricordo ciò che Gesù disse a quei Giudei che non crede­vano in lui e che volevano ucciderlo; egli disse loro: “Voi siete progenie del diavolo, che è vostro padre e volete fare i desideri del padre vostro”26. L’apostolo Paolo, in Cipro, chiamò quel falso profeta giudeo di nome Bar-Gesù (che cercava di stornare il proconsole dalla fede) ‘figliuolo del diavolo’. Noi sappiamo che i falsi profeti sono figliuoli del diavolo perché non credono nel Figliuolo di Dio e cercano di stornare dalla fede coloro che hanno creduto nel Signore.

Gesù, quando spiegò la parabola delle zizzanie del campo, disse ai suoi discepoli: “Colui che semina la buona semenza è il Fi­gliuol dell’uomo;il campo è il mondo, la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno;il nemico che le ha seminate è il diavolo”;27 dalle parole del Signore si intende chiaramente che in questo mondo vi sono sia i figliuo­li di Dio e sia i figliuoli del diavolo, perciò non possiamo dire che tutti gli uomini sono figliuoli di Dio. Ora, ma come si riconoscono i figliuoli di Dio in questo mondo? Come si fa a capire se uno è nato da Dio? Paolo ha detto: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco,sono diventate nuove”;28 coloro che sono nati da Dio sono delle nuove creature, nella cui vita le cose vecchie (cioè le vecchie e malvagie abitudini) sono passate e sono diventate nuove, quindi se uno dice di essere un cristiano ma non è una nuova creatura, egli non è nato da Dio. Alcuni dicono di essere cristiani ma non sono affatto delle nuove creature perché la loro condotta dissoluta e malvagia mostra che ancora essi sono fi­gliuoli della disubbidienza e schiavi di ogni sorta di concupi­scenza; Giovanni dice: “Chi commette il peccato è dal diavolo perché il diavolo pecca dal principio”29 ed anche: “Da questo sono manifesti i figliuoli di Dio e i figliuoli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non è da Dio…”.30 Anche in questi tempi v’è una razza di gente che si definisce cristiana ma adora gli idoli e va in delirio per essi, ma la Scrittura dice che “chi dice: Io l’ho conosciuto e non osserva i suoi comandamenti è bugiardo e la verità non è in lui”,31 quindi tutti coloro che rifiutano di ubbidire al Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo non sono nati da Dio e non sono figliuoli di Dio.

Coloro che sono nati da Dio credono che Gesù è il Cristo, infatti è scritto: “Chiunque crede che Gesù è il Cristo è nato da Dio”,32 perciò tutti coloro che non credono che Gesù è il Messia non sono nati da Dio e non sono figliuoli di Dio.

Coloro che sono nati da Dio amano Dio e la fratellanza perché è scritto: “Chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio”;33 coloro che amano a fatti e in verità i fratelli sono nati da Dio e conoscono Dio perché Dio è amore, ma “chi non ama rimane nella morte…e non ha conosciuto Iddio; perché Dio è amore”,34 ciò significa che coloro che ci odiano, anche se dicono di essere cristiani, non sono nati da Dio. Giovanni dice: “Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli”;35 noi, prima di conoscere Dio non amavamo i fratelli, essi non erano persone da noi gradite, con le quali amavamo stare e parlare, noi non gradi­vamo visitare ed aiutare i fratelli, perché eravamo nella morte; noi che eravamo morti bramavamo stare e parlare con quelli che erano morti come noi, noi eravamo fieri di essere gli amici e i compagni dei peccatori e amavamo il loro perverso modo di vivere e di parlare, ma grazie siano rese a Dio che ci ha fatti rinasce­re; il giorno che siamo nati di nuovo la nostra mente è stata rinnovata dallo Spirito Santo e noi abbiamo cominciato ad amare i santi, per l’amore di Dio sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito. Ma allora, come mai anche in questa nazione molti dicono di essere cristiani e ci odiano, ci disprezzano, ci guardano male, non amano stare con noi, né parlare con noi, e ci defini­scono una ‘setta’ come se fossimo i seguaci di qualche impostore? La ragione è che costoro sono nelle tenebre anche se dicono di essere nella luce; essi sono del mondo e ci odiano perché noi non siamo del mondo, infatti Gesù disse: “Se foste del mondo il mondo amerebbe quel che è suo; ma perché non siete del mondo ma io v’ho scelti di mezzo al mondo perciò vi odia il mondo”.36 Fratelli, Cristo ci ha riscattati dal presente secolo malvagio, per questa ragione coloro che sono di questo mondo di tenebre ci odiano; essi dicono di essere cristiani come noi e dicono di avere lo stesso nostro Padre, ma non sono da Dio ma dal diavolo.

Coloro che sono nati da Dio sono sicuri di essere stati perdonati da tutti i loro peccati e di avere la vita eterna, perché hanno creduto nel Figliuol di Dio; è scritto: “poiché in lui noi abbia­mo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei pecca­ti secondo le ricchezze della sua grazia…”,37 perciò noi che siamo da Dio siamo stati purificati dai nostri peccati perché essi ci sono stati rimessi mediante la fede in Cristo. Tutti coloro che dicono che quando moriranno andranno nel purgatorio per essere purgati dai loro peccati non sono nati da Dio e non sono dei nostri perché la Scrittura dice: “Se camminiamo nella luce come Egli è nella luce abbiamo comunione l’uno con l’altro e il sangue di Gesù suo Figliuolo ci purifica da ogni peccato”;38 il purgatorio non esiste e coloro che credono alla sua esistenza ingannano loro stessi.

Coloro che dicono che vanno a confessare i loro peccati ai preti e che facendo così i loro peccati gli vengono rimessi non sono nati da Dio e ingannano loro stessi, perché il prete non ha il potere di rimettere ad un uomo i peccati che egli ha commesso contro Dio. La Scrittura insegna che solo Dio può rimettere i peccati al peccatore, secondo che è scritto: “Egli è quel che ti perdona tutte le tue iniquità”.39 Coloro che vanno a confessarsi dai preti non vengono affatto purificati dai loro peccati, infat­ti continuano ad avere coscienza di peccati, perché la confessio­ne dei peccati, il peccatore la deve fare a Dio per essere perdo­nato e per rinascere, secondo che è scritto: “Io ho detto: Con­fesserò le mie trasgressioni all’Eterno; e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato”.40

Noi che siamo nati da Dio abbiamo la vita eterna perché abbiamo creduto nel Figliuol di Dio; Gesù disse: “Chi crede ha vita eterna”41 e Giovanni ci ha scritto: “Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuolo di Dio”.42 Se uno dice di essere un Cristiano, ma dice di non avere la vita eterna non è nato da Dio; molti ci considerano presuntuosi perché diciamo di avere la vita eterna, ma ciò che diciamo è la verità, perché è scritto: “Iddio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figliuolo”.43 Coloro che dicono di essere dei Cristiani ma nello stesso tempo dicono che non hanno la vita eterna perché stanno ancora facendo del loro meglio per guadagnarsela non sono nati da Dio; la vita eterna non la si può guadagnare compiendo opere buone perché essa non è in vendita; la vita eterna non è la mercede che Dio dona al peccatore che si sforza di guadagnarsela, ma il suo dono che Egli da gratuitamente a tutti coloro che si ravvedono e credono in Gesù Cristo, secondo che è scritto: “Il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”.44

In cielo vi è la città che ha i veri fondamenti e il cui archi­tetto e costruttore è Dio, essa è chiamata “la nuova Gerusalemme”;45 per le porte di questa città entreranno solo coloro che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello e che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello.

Questa città santa è nostra madre, secondo che è scritto: “Ma la Gerusalemme di sopra è libera ed essa è nostra madre”.46 Ora, Abramo ebbe due figliuoli; uno dalla schiava Agar e uno dalla donna libera, di nome Sara, e Paolo dice: “Ma quello dalla schia­va nacque secondo la carne; mentre quello dalla libera nacque in virtù della promessa. Le quali cose hanno un senso allegorico; poiché queste donne sono due patti, l’uno del monte Sinai, genera per la schiavitù, ed è Agar. Infatti Agar, è il monte Sinai in Arabia, e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente, la quale è schiava coi suoi figliuoli”.47 Ismaele, il figlio di Abramo natogli da Agar, nacque secondo la carne, non in virtù della promessa che Dio aveva fatto ad Abramo, infatti Dio non aveva promesso Ismaele ad Abramo. Agar rappresenta la Gerusalemme del tempo presente che è schiava coi suoi figli; ora, tutti coloro che non sono nati da Dio sono figliuoli della schiava, essendo ancora schiavi del peccato; essi sono nati dalla carne ma non dallo Spirito.

Abramo ebbe pure da Sara (che non era una schiava ma una donna libera) un figlio di nome Isacco, ma egli nacque in virtù della promessa che Dio aveva fatto ad Abramo: “In questa stagione io verrò e Sara avrà un figliuolo”.48 Sara era sterile e non era più in grado di essere madre; quando Dio fece questa promessa ad Abramo, Sara “non aveva più i corsi ordinari delle donne”49 ed Abramo aveva il suo corpo svigorito, quindi fu necessario un miracolo di Dio per fare nascere Isacco da una donna vecchia e sterile e da un uomo che aveva quasi cent’anni, infatti Isacco nacque “secondo lo Spirito”.50 Paolo spiega che Sara quale donna libera corrisponde alla Gerusalemme di sopra che è nostra madre e con ciò si accordano le parole di Isaia che disse: “Considerate Abrahamo vostro padre e Sara che vi partorì”;51 ricordatevi che Abrahamo “è padre di noi tutti (secondo che è scritto: Io ti ho costituito padre di molte nazioni) dinanzi al Dio a cui egli credette”52 ma anche che Dio aveva detto ad Abramo, circa Sara sua moglie: “Io la benedirò ed essa diverrà nazioni”.53 Noi che siamo nati da Dio, siamo stati affrancati dal peccato, secondo che è scritto: “La legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha affrancato dalla legge del peccato e della morte”,54 quindi siamo figli della libera (cioè di Sara) e non della schiava. La Gerusa­lemme di sopra è libera ed essa ci ha partoriti e noi siamo i figliuoli della promessa alla maniera d’Isacco perché noi eravamo stati promessi da Dio alla Gerusalemme di sopra che è nostra madre, quando questa era sterile, infatti Dio le aveva detto: “Giubila o sterile, tu che non partorivi! Dà in gridi di gioia ed esulta, tu che non provavi doglie di parto! poiché i figliuoli della derelitta saran più numerosi dei figliuoli di colei che ha marito, dice l’Eterno”,55 ed anche: “Tutti i tuoi figliuoli saranno discepoli dell’Eterno e grande sarà la pace dei tuoi figliuoli”.56

La Nuova Gerusalemme (cioè la Gerusalemme di sopra) è la moglie dell’Agnello, infatti Giovanni dice: “E venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene delle sette ultime piaghe e parlò meco dicendo: Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell’Agnello. E mi trasportò in ispirito su di una grande ed alta montagna e mi mostrò la santa città, Gerusalemme…”,57 quindi lo sposo della Gerusalemme celeste è Gesù Cristo, il nostro grande Iddio, e con ciò che dice Giovanni, si accordano le parole che Dio, tramite Isaia, disse alla Gerusalemme di sopra: “Il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è: l’Eterno degli eserciti”.58 Noi, per la grazia di Dio, siamo nati dall’alto, perché Dio (Colui che è l’Alto, come è scritto in Isaia) ci ha generati mediante la Parola di verità, e la Gerusalemme di sopra che è nostra madre ci ha partoriti, secondo che è scritto: “Sion non appena ha sentito le doglie ha subito partorito i suoi figli”.59 Noi tutti figliuoli della Gerusalemme di sopra siamo discepoli di Cristo e grande è la pace che abbiamo in lui, perciò quello che Dio aveva detto tramite Isaia si è adempiuto. Fratelli, noi siamo figliuoli della Gerusalemme di sopra e “la nostra cittadinanza è nei cieli”60 perché siamo cittadini della città futura; la Scrittu­ra dice a noi che siamo nati da Dio: “Siete venuti al monte di Sion, e alla città dell’Iddio vivente che è la Gerusalemme cele­ste”,61 dunque noi non siamo più forestieri, ma siamo concittadini dei santi, ma ricordatevi che concittadini dei santi lo siamo diventati nascendo di nuovo. A Dio che ci ha fatti rinascere sia la gloria in eterno. Amen.


1 Giov. 3:1-8

2 Giov. 3:7

3 Rom. 3:23

4 Rom. 6:23

5 Ecc. 11:5

6 Sal. 135:7

7 Giov. 3:5

8 Ef. 5:25,26

9 Is. 55:10,11

10 Giov. 3:34

11 1 Piet. 1:23,25

12 Giac. 1:18

13 Giov. 6:63

14 Rom. 10:17

15 Ebr. 4:2

16 Rom. 1:16

17 Giov. 16:8-11

18 Rom. 3:9-18; Sal. 14:1-3; 5:9; 140:3; 10:7; Is. 59:7,8; Sal. 36:1

19 Rom. 8:10

20 Giov. 6:63

21 Matt. 7:13,14

22 Giov. 10:9

23 Giov. 14:6

24 Giov. 1:12,13

25 Gal. 3:26

26 Giov. 8:44

27 Matt. 13:37-39

28 2 Cor. 5:17

29 1 Giov. 3:8

30 1 Giov. 3:10

31 1 Giov. 2:4

32 1 Giov. 5:1

33 1 Giov. 4:7

34 1 Giov. 3:14; 4:8

35 1 Giov. 3:14

36 Giov. 15:19

37 Ef. 1:7

38 1 Giov. 1:7

39 Sal. 103:3

40 Sal. 32:5

41 Giov. 6:48

42 1 Giov. 5:13

43 1 Giov. 5:11

44 Rom. 6:23

45 Ap. 21:2

46 Gal. 4:26

47 Gal. 4:23-25

48 Rom. 9:9; Gen. 18:10

49 Gen. 18:11

50 Gal. 4:29

51 Is. 51:2

52 Rom. 4:17; Gen. 17:5

53 Gen. 17:16

54 Rom. 8:2

55 Is. 54:1; Gal. 4:27

56 Is. 54:13

57 Ap. 21:9,10

58 Is. 54:5

59 Is. 66:8

60 Fil. 3:20

61 Ebr. 12:22