Il giusto vivrà per fede

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Cari fratelli, mostriamoci mansueti in verso tutti gli uomini perché, dice la Parola: “Anche noi eravamo una volta insensati, ribelli, traviati, servi di varie concupiscenze e voluttà, menanti la vita in malizia ed invidia, odiosi e odiantici gli uni gli altri. Ma quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini sono stati manifestati, Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo”.1 Noi, quando eravamo di questo mondo eravamo nemici di Dio ed estranei alla vita di Dio, eravamo schiavi di ogni sorta di concupiscenze, non eravamo affatto meglio di quelli che ancora ne sono schiavi, anzi per molti di noi è doveroso dire ‘peggio’, ma nonostante ciò, Dio ci ha salva­ti mediante la sua grazia; non in virtù di qualche opera buona che noi avessimo fatto, ma “secondo la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù avanti i secoli”,2 la quale “è stata ora manifestata coll’apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù”.3 L’apostolo Paolo ha detto: “poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glori…”,4 e difatti è proprio perché per essere salvati noi non abbiamo fatto altro che credere nel Figlio di Dio, che noi attestiamo che è veramente per grazia che si viene perdonati da tutti i propri peccati, mediante la fede, ed è sempre per questa ragione che diciamo che noi non abbiamo nulla di che gloriarci dinnanzi a Dio.

Dio aveva preannunziato per mezzo di Habacuc che avrebbe giusti­ficato “il circonciso per fede, e l’incirconciso parimente me­diante la fede”5 senza le opere della legge, infatti Egli disse: “Il giusto vivrà per la sua fede”,6 perciò noi riteniamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è sol­tanto per mezzo della fede in Cristo. Ricordatevi che “per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacchè mediante la legge è data la conoscenza del peccato”7 e non la liberazione dal dominio di esso. Se si potesse essere giusti­ficati mediante le proprie opere, allora Cristo sarebbe morto inutilmente e se noi avessimo potuto ottenere la remissione dei nostri peccati in virtù di opere buone compiute, non ci sarebbe stato bisogno che Cristo venisse nel mondo e desse la sua vita come prezzo di riscatto per tutti noi versando il suo proprio sangue sulla croce. Dio ha fatto conoscere in questi ultimi termini dei tempi, la sua giustizia, che già la legge di Mosè ed i profeti attestavano ancora prima che venisse rivelata all’uomo. . . sto parlando della giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti.

Ora, vi è una giustizia che viene dalla legge che dice: “L’uomo che farà quelle cose vivrà per via di esse”,8 ma di questa giusti­zia non ci siamo potuti rivestire perché non avevamo messo in pratica tutte le cose scritte nel libro della legge. Noi eravamo sotto la maledizione della legge ed era necessario che qualcuno venisse a riscattarci dalla maledizione della legge, solo così avremmo potuto essere giustificati di tutte le cose delle quali la legge non aveva il potere di giustificarci. Solo un uomo senza peccato poteva riscattarci dalla legge e giustificarci, e questo è quello che ha fatto Gesù Cristo, Colui che non ha conosciuto peccato che Dio “ha fatto essere peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in Lui”.9 Gesù, facendosi appiccare al legno della croce, diventò maledizione per noi e ci ha libera­ti dal peccato ed ha manifestato la giustizia di Dio basata sulla fede che dice: “Non dire in cuore tuo: Chi salirà in cielo? (questo è un farne scendere Cristo) né: Chi scenderà nell’abisso? (questo è un fare risalire Cristo d’infra i morti)”10 ed ancora: “La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore”.11 È scritto: “Questa è la parola della fede che noi predichiamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottenere la giusti­zia e con la bocca si fa confessione per essere salvati”;12 fratel­li, noi con il nostro cuore abbiamo creduto che Dio ha risuscita­to dai morti il Signore Gesù e questa nostra fede ci è stata messa in conto di giustizia; Paolo dice che Gesù “è risuscitato a cagione della nostra giustificazione”13 e lo stesso apostolo disse ai Corinzi: “Se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati”,14 che significa questo? Significa che se Cristo non fosse risorto dai morti, noi saremmo ancora morti nei nostri falli, privi della vita di Dio, ma grazie siano rese a Dio perché ha risuscitato dai morti Gesù, e noi “con lui mediante la fede nella potenza di Dio che ha risuscitato lui dai morti”.15 Fratello, ricordati che è la tua fede che ti ha salvato; sì, la nostra fede ci ha salvati; qualcuno dirà: Ma questa fede da dove viene? “La fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della Parola di Dio”,16 e noi sappiamo che la Parola di Dio è scesa sulla terra dal cielo, quindi la nostra fede viene dall’alto, essa viene da Dio e non da noi stessi, perciò alzando gli occhi al cielo ricordiamoci da dove il Redentore scese per annunziarci la Parola di Dio, affinché per la fede (che da essa sarebbe scaturita in noi udendone l’annunzio) noi pure Gentili di nascita venissimo giustificati dalle nostre iniquità. Oh! quale fede preziosa abbiamo ottenuto da Dio! A Lui sia la gloria in Cristo Gesù. Amen.


1 Tito 3:3-5

2 2 Tim. 1:9

3 2 Tim. 1:10

4 Ef. 2:8,9

5 Rom. 3:30

6 Hab. 2:4; Rom. 1:17

7 Rom. 3:20

8 Rom. 10:5; Lev. 18:5

9 2 Cor. 5:21

10 Rom. 10:6,7; Deut. 30:12,13

11 Rom. 10:8; Deut. 30:14

12 Rom. 10:8-10

13 Rom. 4:25

14 1 Cor. 15:17

15 Col. 2:12

16 Rom. 10:17 (Diod.)

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