La cena del Signore

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Per ciò che riguarda la cena del Signore, nell’epistola di Paolo ai santi di Corinto è scritto: “Ho ricevuto dal Signore quello che anche v’ho trasmesso; cioè, che il Signor Gesù, nella notte che fu tradito, prese del pane e dopo avere rese grazie, lo ruppe e disse: Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me. Parimente, dopo avere cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo cali­ce, voi annunziate la morte del Signore, finch’egli venga. Per­ciò, chiunque mangerà il pane o berrà del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo ed il sangue del Signore. Or provi l’uomo se stesso, e così mangi del pane e beva del calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudicio su se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questa cagione molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo”.1


1 1 Cor. 11:23-32