I Testimoni di Geova – Indice > L’anima, l’Ades, la Geenna > L’anima
Charles Russell rigettava la dottrina che afferma che l’uomo ha in sé un’anima immortale; ecco cosa scrisse: ‘Non avendo afferrato il significato del termine ‘anima’ molti si prendono la libertà di adoperarlo a loro piacimento, trasponendo la dichiarazione biblica, per cui, in luogo di parlare dell’uomo come essendo un’anima, ne parlano come avente un’anima (…) Ma su qual fondamento si appoggia una teoria così stravagante? Noi rispondiamo: Nessuno, poiché trae origine dal fatto che l’uomo ha adottato la propria concezione di una vita futura ed ha rigettato la concezione del Piano di Dio’,[1] ed anche: ‘A coloro i quali pensano che la Bibbia è piena di espressioni quali: anima immortale, anima imperitura, anima non morente giammai, noi non possiamo dar altro consiglio migliore che quello di prendere una concordanza biblica, e cercarvi queste espressioni e delle altre della stessa importanza. Essi non ne troveranno alcuna’.[2]
I Testimoni di Geova insegnano la medesima cosa riguardo all’anima. Essi dicono: ‘L’uomo è una combinazione di due cose, e cioè, della ‘polvere della terra’ e dell’alito vitale. L’insieme di queste due cose (o elementi) produce un’anima vivente o creatura chiamata uomo (…) Vediamo così che la pretesa dei religionisti che l’uomo abbia un’anima immortale, e differisca perciò dalle bestie, non è scritturale (…) Non c’è un solo testo nella Bibbia il quale affermi che l’anima umana sia immortale (…) Il fatto che l’anima umana è mortale può essere ampiamente dimostrato mediante un accurato studio delle Scritture’.[3] Essi rigettano dunque la dottrina dell’immortalità dell’anima;[4] per loro ‘il popolare insegnamento religioso dell’immortalità dell’anima non venne dalla Parola di Dio, ma dalla filosofia greca’.[5] Anzi, direttamente dal diavolo quando disse alla donna: “No, non morrete affatto…”.[6]
Ma allora per i Testimoni di Geova che cosa accade all’uomo quando muore? Avviene che ‘egli entra nell’incoscienza’,[7] perché si addormenta in attesa di essere risvegliato alla risurrezione; egli non sa più nulla. Questa dottrina è chiamata ‘sonno dell’anima’, ma in effetti è più appropriato chiamarla ‘estinzione dell’anima’. Ma come fanno essi a sostenere questa dottrina sull’anima e sulla sua mortalità con le Scritture? In questa maniera. Essi ritengono che siccome che la Scrittura afferma che “l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente”,[8] il corpo dell’uomo sia appunto l’anima umana. A questa Scrittura poi hanno collegato quella che dice: “L’anima che pecca sarà quella che morrà”,[9] e quella che dice nell’Ecclesiaste: “Ma i morti non sanno nulla”[10] ed altre Scritture che parlano dei morti come di persone che dormono e hanno fatto la dottrina che dice che quando uno muore dorme, non sa più nulla e rimarrà in questo stato di incoscienza fino alla risurrezione.
[1] Charles Russell, op. cit., serie V, pag. 300,301↩
[2] Ibid., pag. 347↩
[3] Sia Dio riconosciuto verace. pag. 59, 60, 61↩
[4] Per loro dunque quando una persona muore finisce tutto tranne però, come abbiamo già visto innanzi, per il residuo dei 144.000 che all’atto della loro morte mediante un atto di ricreazione, dato che non hanno anima, vengono rapiti in cielo!↩
[5] La Torre di Guardia, 1 giugno 1977, pag. 332↩
[6] Gen. 3:4. I Testimoni di Geova si danno molto da fare tramite tutte le loro riviste e i loro libri per negare l’esistenza dell’anima nell’uomo e la conseguente immortalità; è veramente notevole lo sforzo che queste persone accecate dal diavolo fanno nel combattere la verità.↩
[7] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 67↩
[8] Gen. 2:7↩
[9] Ez. 18:4↩
[10] Ecc. 9:5↩