Molti passi del Libro di Mormon furono tradotti come lo erano nella Bibbia di re Giacomo I; una coincidenza significativa

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Quantunque il Libro di Mormon pretenda essere una nuova traduzio­ne inglese di tavole scritte originariamente in ‘geroglifici egi­ziani riformati’, lingua sconosciuta agli egittologi, bisogna dire che interi blocchi di esso corrispondono parola per parola alla traduzione inglese della Bibbia chiamata di Re Giacomo del 1611 che era la versione della Bibbia che usavano i credenti di New York del 1800. Questo sia per alcune parti dell’Antico Testa­mento che del Nuovo.

Ora, i Mormoni, per scusarsi, dicono che quando Cristo apparve sul continente americano dopo la sua risurrezione e predicò ai Nefiti egli naturalmente usò lo stesso linguaggio come registrato nella Bibbia. E anche che Nefi quando venne in America portò con sé copie delle Scritture ebraiche dell’Antico Testamento. Queste sono le giustificazioni che adducono a tutto ciò. Ma come si può pensare che le cose stiano così o che si tratti di una semplice coinci­denza quando queste presunte tavole d’oro (scritte circa mille duecento anni prima che fosse fatta la King James Version) una volta tradotte in inglese hanno rivelato contenere molti passi della Scrittura tradotti nello stesso inglese parola per parola della King James Version del 1611 che era la versione della Bibbia in uso ai giorni di Joseph Smith? Questa non è altro che la conferma che Joseph Smith nel redigere il suo libro fece uso della Bibbia che aveva, cioè la versione di re Giacomo! Altro dunque che rivelazione di Dio e traduzione operata per potere divino!!