La Massoneria smascherata – Indice > La Massoneria nella Chiesa Cattolica Romana e nelle Chiese Protestanti > Nelle Chiese Protestanti > In Italia > Pentecostali Massoni > Avvertimento sull’influenza massonica valdese sulle Chiese Pentecostali
Come abbiamo visto in precedenza, il professore Antonio Panaino, che è un importante esponente del Grande Oriente d’Italia, e che è condirettore della rivista massonica ‘Hiram’ ha affermato: ‘… nel Grande Oriente abbiamo protestanti, cattolici, qualche mussulmano, molti ebrei, tanti Valdesi ….’ (Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, pag. 213 – evidenziatura mia).
Ora, questa cosa non può lasciare indifferenti, perchè egli parla di TANTI VALDESI che sono massoni, oltre naturalmente ad un certo numero di Protestanti non Valdesi perchè lui prima cita in generale i Protestanti e poi fa una specificazione riguardante la consistenza numerica dei Valdesi. E si badi che questo ‘tanti Valdesi’ riguarda solo il Grande Oriente d’Italia, quindi solo una delle Obbedienze massoniche italiane anche se la più numerosa, perchè ci sono le altre Obbedienze ufficiali in cui anche lì ci sono Protestanti, per non parlare delle Logge coperte, in cui non si può escludere la presenza di Protestanti, anzi.
Ma voglio concentrarmi sulla presenza valdese nel GOI, perchè è quella che ci riguarda più direttamente a noi Pentecostali. Ma andiamo per ordine, abbozzando prima la composizione sociale del GOI, per capire che ceto sociale ricoprono i Valdesi che ne fanno parte.
Gli operai sono il 2 per cento circa, gli impiegati l’11 per cento, gli imprenditori il 15 per cento, gli insegnanti il 20 per cento, i pensionati il 22 per cento, liberi professionisti 30 per cento. Oltre a questo, va detto che i titolari di scuola media superiore sono il 25 per cento degli iniziati, mentre i laureati sono il 70 per cento (cfr. Fratelli d’Italia, pag. 14-15). In base a questi dati si può quindi dire che i tanti Valdesi massoni contano nella Chiesa Valdese (per non parlare poi dei massoni valdesi senza grembiule!). D’altronde, abbiamo visto che in passato hanno fatto parte della Massoneria esponenti di spicco della Chiesa Valdese, quindi non ci meravigliamo nello scoprire che anche oggi è la stessa cosa.
Ma proseguiamo. Ora, è evidente che siccome ‘il vero Massone è colui che opera strenuamente per aiutare l’Ordine a realizzare i suoi grandi scopi’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 1, pag. 58 – 2° Compagno d’Arte), e difatti ai Massoni viene ordinato: ‘Siate fedeli alla Massoneria, che è fedele ai massimi interessi dell’umanità. Lavorate, con la fermezza e con l’esempio, per elevare il livello morale del corpo massonico, per allargare la sua sfera d’influenza, per divulgare i suoi insegnamenti, per fare che tutti lo conoscano come un grande apostolo della pace, dell’armonia e della buona volontà fra gli uomini sulla terra, per la libertà, l’eguaglianza, la fraternità’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 11 – 4° Maestro Segreto); anche i tanti Valdesi affiliati alla Massoneria operano strenuamente per aiutare la Massoneria, e noi conosciamo l’agenda della Massoneria. E quindi essi esercitano sicuramente una influenza nella Chiesa Valdese, non importa come, dove e quando, e in che misura, essi fanno sentire la loro influenza, che è una influenza dannosa per la Chiesa naturalmente. E credo che questo sia ben visibile.
Vedere dunque tante Chiese Pentecostali che ormai vanno ‘d’amore e d’accordo’ – per così dire – con la Chiesa Valdese, come le Assemblee di Dio in Italia (l’ex presidente Francesco Toppi era in ottimi rapporti con i Valdesi e difatti era amico di Giorgio Spini); la Federazione delle Chiese Pentecostali che ha nella sua facoltà dei docenti valdesi (Pawel Gajewski, pastore valdese, ha affermato con soddisfazione che ‘il corpo docente della Facoltà è composto anche da professori appartenenti alle chiese valdesi, metodiste e battiste’ – http://www.ildialogo.org/pentecostali/unita29112007.htm) e che dialoga (secondo il teologo valdese Paolo Ricca questo dialogo ‘ha dato sinora buoni frutti’! – http://www.ildialogo.org/pentecostali/fape11062008.htm) e collabora con i Valdesi da anni; e le Assemblee di Dio (AD) che addirittura nel 2009 hanno contratto una alleanza con la Chiesa Valdese-Metodista che prevede lo scambio dei pulpiti; dico vedere queste cose, non può che destare tanta indignazione, perchè è cosa certa che l’influenza massonica presente nella Chiesa Valdese – come anche nelle altre Chiese Protestanti storiche – è destinata a diffondersi anche in ambito pentecostale, e già questo sta avvenendo.
Il massone (appartenente alla Chiesa Battista) Giuseppe Gangale disse: «Il protestantesimo deve rendersi conto della realtà pentecostale” (Paolo Sanfilippo, Giuseppe Gangale araldo del nuovo protestantesimo italiano. Genova, Editrice Lanterna, 1981 pp. 91 ss), e difatti se n’è reso ben conto infatti è riuscito ad introdurre il suo pensiero massonico nelle Chiese Pentecostali che ormai assomigliano sempre di più alle Chiese Protestanti storiche.
D’altronde, se un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta, è evidente che il lievito malvagio costituito dalla Massoneria presente in mezzo alla Chiesa Valdese – e non solo in essa perchè esso è presente anche nelle altre Chiese Protestanti – è destinato a far lievitare tutto l’ambiente evangelico italiano che ha legami di amicizia e di collaborazione con la Chiesa Valdese. Nessuno si illuda dunque. E d’altronde i fatti parlano chiaro.
Davanti a questa situazione, non potete far finta di niente, fratelli che frequentate queste Chiese, dovete reagire per non trovarvi anche inconsapevolmente a dare una mano alla Massoneria, e già molti di voi una mano gliela state dando, eccome se gliela state dando, in quanto avete assimilato bene insegnamenti e concetti massonici.
Che dovete fare dunque? Sbarazzarvi in ogni modo del lievito malvagio che è in mezzo a voi, e rompere ogni legame con la Chiesa Valdese, quella Metodista, quella Battista, quella Luterana, e la Federazione delle Chiese Evangeliche, in cui la Massoneria e i Massoni sono tollerati.