Capitolo 1 – La salvezza. Conclusione

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Ecco dunque dimostrato con le Scritture che l’affrancamento dal peccato, la giustificazione, la remissione dei peccati e la vita eterna si ricevono da Dio per mezzo della sola fede nel Cristo di Dio, morto e risorto il terzo giorno. E’ quindi falso che il battesimo, sia che esso venga ministrato a dei neonati o a degli adulti, conferisce l’affrancamento dal peccato, la giustificazione, la remissione dei peccati e la vita eterna; e questo perché per quanto riguarda il neonato egli non ha ancora la fede, mentre l’adulto che veramente ha creduto nel Signore ancora prima di ricevere il battesimo è stato liberato dal peccato, giustificato, perdonato ed ha ricevuto la vita eterna, e questo appunto perché egli ha già la fede, egli ha creduto che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione.

Per quanto riguarda poi il dopo battesimo, siccome si possiede la fede, si è certi di essere salvati dal peccato, giustificati e perdonati e di avere la vita eterna. Nessun dubbio a riguardo; lo Spirito Santo nel cuore del credente gli attesta in maniera chiara ed inequivocabile ch’egli è un figlio di Dio lavato nel sangue dell’Agnello e perciò erede del Regno di Dio con tutti gli altri riscattati. Che dire allora dei peccati commessi dopo il battesimo? Essi devono essere confessati a Dio che nella sua fedeltà e giustizia ce li rimetterà; egli ci purificherà da essi con il sangue del suo Figliuolo. Nessun mediatore terreno è necessario per ottenerne la remissione, perché ne abbiamo uno in cielo che ci difende nel cospetto di Dio; il suo nome è Gesù Cristo, egli è il nostro avvocato, ed in virtù della sua intercessione noi sappiamo di avere i nostri peccati perdonati appieno. In virtù di questa sua opera intercessoria noi credenti continuiamo ad avere mediante la fede la certezza della salvezza. Ma oltre a non esserci affatto il bisogno di un uomo come il prete che pretende in nome di Dio di rimettere i peccati commessi dopo il battesimo, non c’è neppure il bisogno delle opere di soddisfazione per ottenere l’espiazione dei peccati commessi dopo il battesimo perché il prezzo per la loro remissione è stato già pagato appieno da Cristo sulla croce. Le opere buone non aggiungono nulla all’opera di Cristo; le opere buone non possono meritarci il perdono dei peccati; esse vanno sì praticate in ogni tempo, ma per esse non si può pensare di pagare a Dio parte del prezzo dovuto per i nostri falli perché questo costituirebbe un offesa nei confronti di Cristo. Anche il perdono dei peccati dopo il battesimo è totalmente gratuito. Occorre chiederlo con pentimento e per certo esso non ci verrà rifiutato da Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo ma l’ha dato per tutti noi mentre eravamo ancora dei peccatori, senza forza, lontani da Dio e suoi nemici. E’ sempre quindi mediante la fede che si continua ad essere perdonati appieno dal Signore. Stando così le cose, il credente è sicuro che quando morirà il Signore lo riceverà in gloria; non dovrà passare per nessun purgatorio. Se Cristo alla sua destra intercede per noi per quale motivo dovremmo andare in un purgatorio? Se Lui ci purifica da ogni peccato in virtù della fede che noi continuiamo a rimettere nel suo sangue prezioso, perché mai ci dovrebbe mandare dopo morti a penare in un luogo di tormento? No, Lui è fedele e i suoi angeli ci scorteranno nella casa del Padre suo quando moriremo perché il suo sangue è su di noi. La dottrina di Dio riguardo alla salvezza è chiara, ed è di grande consolazione per coloro che hanno creduto nel Signore; ma avete notato quanto oscura sia quella papista e come non è di nessun conforto per coloro che l’accettano perché li continua a mantenere nel dubbio, nell’incertezza più grande? E perché questo? Perché la salvezza ‘papista’ si fonda su dell’acqua cosiddetta benedetta che viene detto ha il potere di cancellare ogni peccato, anziché sul sangue prezioso di Cristo; e sulle opere di soddisfazione che l’uomo deve compiere anziché sull’opera di soddisfazione perfetta e fatta una volta per sempre da Gesù Cristo per la remissione dei nostri peccati, in altre parole sui meriti dell’uomo anziché su quelli di Cristo Gesù, il Figlio di Dio. Papi, cardinali, vescovi, preti e semplici Cattolici, parlano sempre di opere da compiere come se la salvezza fosse da meritare; ma mai gli si sente dire che l’opera di Cristo compiuta sulla croce è perfetta di nulla mancante e che chi crede in lui viene appieno salvato. Si basano sui loro meriti anziché su quelli di Cristo; per questo il Vangelo è loro velato, per questo non hanno la certezza della salvezza. Che fare dunque nei loro confronti? Scongiurarli nel nome del Signore a pentirsi e a credere in Gesù Cristo, a rinunciare alla loro giustizia che è un panno lordato davanti a Dio, per ricevere quella di Dio basata sulla fede che è una veste bianca, più bianca che neve davanti a Dio. Loro ci diranno: ‘Ma perché non andate a predicare ai pagani che si trovano nella giungla o in altre parti remote della terra? Noi siamo già dei Cristiani, non abbiamo bisogno della vostra evangelizzazione’. No, non è così, perché il loro non è cristianesimo ma paganesimo camuffato da cristianesimo; e loro non sono dei Cristiani, ma dei pagani che non conoscono Dio. Avanti quindi coll’evangelizzare i Cattolici romani; strappiamoli dal fuoco.